DEGENKOLB DOMA LA CARICA DEI 109
Si è conclusa con il previsto volatone la prima frazione in linea del Tour de l’Avenir. Rispetto anche il solito copione delle fughe, nate prima in partenza e poi in prossimità dei traguardi GPM, nel finale il gruppo ha fatto valere la sua legge, rientrando sugli ardimentosi di giornata e presentandosi compatto sul rettilineo d’arrivo di Saint-Amand-Montrond, dove si sono giocati il successo ben 109 pretendenti (su un plotone composto di 118 corridori). Il più lesto è stato il tedesco Degenkolb, che ha avuto ragione dell’australiano Matthews e del polacco Kwiatkowski. Lo statunitense Taylor Phinney conserva senza troppi problemi la maglia gialla
Foto copertina: il successo allo sprint di Degenkolb (foto ASO/P.Perreve)
A Saint-Amand-Montrond dopo 144 km di bagarre la prima tappa in linea del Tour de l’Avenir si è conclusa con la vittoria del tedesco Degenkolb, a capo d’un volatone a gruppo quasi completamente compatto, con 109 pretendenti al successo lanciati a tutta velocità.
Il sigillo del teutonico ha messo la parola fine ad una tappa battagliata fin dai primi metri di gara, con il francese Loïc Desriac ad animare la fuga che ha caratterizzato la giornata.Il tentativo del francese della “nazionale B” non è però stato ben accettato dal plotone, che ha provato in tutti i modi a rintuzzare le velleità del fuggitivo.
Il vantaggio massimo di 2’45” non ha spaventato gli inseguitori che, alternandosi continuamente nelle avanguardie del gruppo, sono riusciti a colmare il gap quando mancavano 30 km al traguardo.
Prima dell’ultimo passaggio sulla Côte de Vieille si scatena ancora di più la bagarre, con Delaplace che si invola e passa al GPM con 25’’ su Bardet, Cousin e Atapuma. Ma le rappresentative tedesca, americana, svizzera, francese, inglese e australiana si sono leste gettate all’inseguimento delle lepri, avendo tutti gli interessi ad arrivare a ranghi compatti e a mettere nella miglior posizioni le proprie ruote veloci.
Questo gran lavoro ha avuto buon esito e il tedesco Degenkolb è riuscito a passare davanti a tutti sotto lo striscione, con l’australiano Matthews e il polacco Kwiatkowski a occupare gli altri gradini del podio.
Il quinto posto dello statunitense Phinney è sufficiente a fargli mantenere la maglia gialla di leader, mentre il gran lavoro del “fuggitivo” Desriac è stato ricompensato con la conquista della maglia a pois di miglior scalatore.
Oggi è atteso il secondo round tra i velocisti, nonostante la seconda tappa, tracciata tra Saint-Amand-Montrond e Cusset su tracciato vallonato di 150 km, preveda ben 4 GPM di 4a categoria e due di 3a. L’ultima difficoltà, la Côte des Corres, 2,6 km al 5,2 % sarà scavalcata quando mancheranno 12 km al traguardo.
Mario Prato