FINALMENTE SINKEWITZ

settembre 6, 2010
Categoria: News

Dopo una fuga di 50km è Sinkewitz che si aggiudica lo sprint superando sul traguardo Pozzovivo. Il gruppo giunge con circa un minuto di ritardo regolato da Visconti quindi Sagan e Marcato a chiudere la top five. Per Pozzovivo un altro piazzamento a metà tra la gioia e il disappunto.

Foto copertina: Patrik Sinkewitz taglia per primo il traguardo di Lugo (foto Riccardo Scanferla)

Un anno, abbondante. Tanto tempo ci è voluto per rivedere Sinkewitz tagliare un traguardo a braccia alzate: il tedesco si è aggiudicato l’edizione 2010 del Giro di Romagna battendo in volata il compagno di fuga Pozzovivo.

Un’edizione molto intensa fin dai primi chilometri. Sono, infatti, stati sette i tentativi di fuga visti solo nei primi cento chilometri pianeggianti: Sapa, Ginanni, Ratto, Lorenzetto, Longo Borghini, Noè, Marcato, Loria, solo per citare alcuni di quelli che hanno tentato di sorprendere il gruppo da lontano.

Alla fine riesce ad evadere dal plotone Ratto che entra a Forlì con un vantaggio di più di 3’ su Longo Borghini, Ricci Bitti e Nakajima. Il gruppo, invece, transitava a quasi sei primi. Il battistrada perde però rapidamente il suo vantaggio, facendosi scavalcare sulle prime rampe del Bertinoro dal più diretto inseguitore Longo Borghini.

È negli ultimi chilometri che la corsa si infiamma seriamente. Le salite di Rocca delle Caminate, Baccanello, Monte Trebbio e Monte Carla sono infatti il trampolino di lancio per il duo Sinkewitz-Pozzovivo, che a cinquanta chilometri dal traguardo vanno a richiudere sugli ultimi fuggitivi e si involano verso l’arrivo.

Dopo essere scollinati con 40” in cima al Trebbio, sul Monte Carla i due battistrada aumentano il loro vantaggio fino a 2’, sufficiente per affrontare gli ultimi venti chilometri pianeggianti senza farsi riprendere dal gruppo inseguitore, forte dopo lo scollinamento di una ventina di unità.

A questo punto il vantaggio della coppia al comando scende sensibilmente, ma altrettanto velocemente il traguardo si avvicina davanti a loro. La gara si decide così in uno sprint dall’esito scontato: uno dei più grandi talenti da corse di un giorno, prima della squalifica per doping datata 2007, ha avuto la meglio sullo scalatore puro e quindi poco adatto a questo genere di arrivi. Pozzovivo si è, infatti, dovuto accontentare del secondo posto, staccato tra l’altro di due secondi.

Alle loro spalle è giunto a 58” Visconti, compagno di Sinkewitz, che ha regolato il gruppo anticipando Sagan e Marcato.

Per Pozzovivo un altro piazzamento nelle gare da un giorno che da un lato fa vedere come sia l’italiano più forte in questo momento quando le pendenze si fanno interessanti, dall’altro lascia l’amaro in bocca per le numerose ottime prestazioni non coronate nel migliore dei modi, a causa delle carenze allo sprint indispensabili per certe gare.

Andrea Mastrangelo

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