POWER POWLESS! UN AMERICANO VINCE A SAN SEBASTIAN 26 ANNI DOPO ARMSTRONG.

luglio 31, 2021
Categoria: News

La Classica di San Sebastian si conferma corsa d’attacco e si decide negli ultimi 30 km quando se ne vanno in quattro nella discesa di Erlaitz. E’ Neilson Powless (Team EF Education Nippo) a battere in una volata ristretta Matej Mohoric (Team Bahrain Victorious) e Mikkel Honorè (Team Deceuninck Quick Step). Quarto posto per Lorenzo Rota (Team Intermarchè Wanty Gobert), vittima di una caduta nella discesa finale che gli preclude le chance di vittoria.

La Classica di San Sebastian è una delle corse di un giorno più attese del periodo estivo e ritorna al suo posto dopo la cancellazione del 2020 per colpa del Covid. Quest’anno la prova è lunga quasi 224 e segue le Olimpiadi di Tokyo, dalle quali provengono alcuni ‘stakanovisti’. Il percorso come sempre si adatta agli scattisti-scalatori e la presenza di Julian Alaphilippe, capitano designato della Deceuninck Quick Step, sarà lo spauracchio per tutti gli altri ciclisti. Il campione del mondo si ripresenta ai nastri di partenza dopo un Tour de France in cui è stato protagonista soprattutto nella prima settimana e in qualche fuga successiva. Il percorso gli si addice perfettamente, anche perché ha già vinto qui nel 2018. Il punto chiave, come è stato negli ultimi anni, potrebbe essere la durissima salita finale di Murgil-Tontorra: sono solo 2 km e mezzo ma ci sono punte superiori al 20%. Alaphilippe dovrà fare comunque i conti con un’agguerrita concorrenza. Tra le squadre più attese la Trek Segafredo porta ad esempio Giulio Ciccone e Bauke Mollema, reduci da Tokyo e ottimi scalatori. La stessa Bora Hansgrohe può essere temibile con Wilco Kelderman e Patrick Konrad. La Jumbo Visma ha in Jonas Vingegaard, secondo al Tour, la sua punta di diamante. Nella Israel StartUp Napion un Daniel Martin al top potrebbe dare filo da torcere a molti avversari, mentre l’INEOS porta come sempre una squadra piena di capitani, con Gianni Moscon, Adam Yates, Egan Bernal che cercheranno lo spunto giusto per primeggiare. Da segnalare anche il ritorno alle corse di Mikel Landa nella Bahrain Victorious dopo un periodo di stop. La corsa si animava soltanto intorno al km 73, sulle prime rampe della salita di Urraki. In testa si formava un gruppo di 16 ciclisti composto da Tsgabu Grmay (Team BikeExchange), Lilian Calmejane e Mikael Cherel (Team AG2R Citroen), Mikel Bizkarra (Team Euskaltel Euskadi), Valerio Conti ed Alexandr Riabushenko (UAE Team Emirates), Javier Romo (Team Astana), Johan Jacobs e Josè Joaquin Rojas (Team Movistar), Jeremy Cabot (Team Direct Energie), Jokin Murguialday (Team Caja Rural), Oscar Cabedo e Dani Navarro (Team Burgos BH), Xandres Vervloesem (Team Lotto Soudal) e Romain Hardy (Team Arkea Samsik). Il gruppo di testa scollinava con circa 1 minuto e 30 secondi di vantaggio sul gruppo principale. La fuga guadagnava fino a 4 minuti sul gruppo nel tratto centrale che portava alla successiva salita dello Jaizkibel. Erano Trek Segafredo, INEOS Grenadiers, Deceuninck Quick Step e Jumbo Visma le squadre più attive all’inseguimento del drappello di testa. Il ritmo imposto da queste squadre, soprattutto lungo l’ascesa dello Jaizkibel, imprimeva una decisa accelerazione da parte del gruppo, il quale scollinava nella nebbia con 1 minuto e 40 secondi di ritardo dalla testa della corsa. Il gruppo guadagnava ulteriormente nel tratto in pianura che conduceva alla salita di Erlaitz, penultima asperità a meno di 50 km dal termine. Nel frattempo una curva verso destra, presa troppo velocemente e resa insidiosa dall’asfalto bagnato, faceva grossi danni tra le fila della Bora Hansgrohe, visto che cadevano in tre: Matteo Fabbro, Wilco Kelderman e Giovanni Aleotti. Romo affrontava da solo in testa la salita di Erlaitz: 4 km al 10.6%, un vero e proprio muro. Il giovane spagnolo aveva ancora 40 secondi di vantaggio sul gruppo tirato dalla Jumbo Visma. Simon Carr (Team EF Education First) e Mikel Landa (Team Bahrain Victorious) erano i primi a riportarsi su Romo. Il britannico accelerava e scollinava in prima posizione. A 38 km dalla conclusione Carr aveva 36 secondi di vantaggio su Landa ed 1 minuto di vantaggio su un gruppo molto affievolito, che contava una trentina di unità. A 30 km dall’arrivo Landa veniva ripreso dal gruppo e Carr aveva ancora circa 40 secondi di vantaggio. A 25 km dal termine usciva dal gruppo un gruppo di quattro attaccanti formato da Matej Mohoric (Team Bahrain Victorious), Mikkel Honorè (Team Deceuninck Quick Step), Neilson Powless (Team EF Education First) e Lorenzo Rota (Team Intermarchè Wanty Gobert), che raggiungevano Carr in testa. Si avvicinava l’ultima asperità di Murgil Tontorra, salita sulla quale si sarebbe giocata molto probabilmente la corsa con le sue pendenze al 20%. Honorè, Powless e Mohoric erano i primi a scollinare , mentre Rota perdeva un centinaio di metri ma riusciva a rientrare sui tre a 7 km dall’arrivo. In una curva in discesa verso destra Rota, Mohoric ed Honorè venivano rallentati. Powless si avvantaggiava ma veniva ripreso da Mohoric a 2 km dal termine. Anche Honorè rientrava sulla testa della corsa quando mancava 1 km e mezzo al traguardo. La volata a tre, lanciata da Mohoric, veniva vinta da Powless, che otteneva così la vittoria più prestigiosa della sua carriera, portando in USA la seconda Classica di San Sebastian 26 anni dopo Lance Armstrong. Secondo era lo sloveno mentre Honoré terminava in terza posizione. Uno sfortunato Rota concludeva quarto a 29 secondi di ritardo da Powless mentre ciò che rimaneva del gruppo veniva regolato da Alessandro Covi (UAE Team Emirates) per la quinta posizione. L’estate prosegue con un Agosto molto interessante e fitto di impegni. Nelle prime due settimane pioveranno, è il caso di dirlo, le corse a tappe con Vuelta a Burgos, Giro del Portogallo, Giro di Polonia, Giro di Danimarca e Giro di Spagna, che sarà l’ultimo GT e si concluderà il 5 Settembre. Non mancheranno però anche le corse di un giorno, le più importanti delle quali si disputeranno verso fine mese con la Classica di Amburgo, la Brussels Cycling Classic e la Bretagne Classic – Ouest-France.

Giuseppe Scarfone

Neilson Powless vince a la Classica di San Sebastian (foto Getty Images Sport)

Neilson Powless vince a la Classica di San Sebastian (foto Getty Images Sport)

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