LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): CLUSES – TIGNES
luglio 4, 2021
Categoria: Approfondimenti
La seconda delle tre tappe alpine ripropone l’arrivo a Tignes, dove si sarebbe dovuto arrivare anche nel 2019 quando una frana interruppe la corsa nella discesa dell’Iseran. Stavolta si arriverà dalla direzione opposta rispetto a due anni fa, scalando in precedenza il Col du Prè e il Cormet de Roselend
La seconda tappa di montagna del Tour 2021 ha caratteristiche differenti rispetto a quella di Le Grand-Bornand (ieri l’arrivo era in discesa, oggi sarà in salita) ma ha un comun denominatore con la frazione appena vissuta dal gruppo, quello della presenza di due salite consecutive prese dal recente passato e dalla tradizione del Tour. Ventiquattrore fa si erano affrontati uno di fila all’altro il poco noto Col de Romme e il più conosciuto Col de la Colombière, oggi il gruppo dovrà arrampicarsi prima verso il Col du Prè – i cui 12.6 Km al 7.7% vantano uno solo precedente al Tour (anno 2018) – e successivamente punteranno ai quasi 2000 metri del Cormet de Roselend (5.7 Km al 6.5%), che di passaggi del Tour ne ha visti di più, 13 per la precisione. Di certo anche questa accoppiata potrebbe lasciare il segno, anche perché la strada del Col du Prè è piuttosto stretta e innescherà inevitabile selezione naturale, ma con tutta probabilità non dovremmo vedere qui grandi attacchi al vertice perché stavolta l’arrivo non sarà in fondo alla discesa dal secondo colle. Terminata quest’ultima, infatti, mancheranno ancora più di trenta chilometri al traguardo, che debutteranno con un lungo tratto di falsopiano nel quale, se davanti non staranno andando a tutta, chi si sarà staccato sui due colli precedenti senza accumulare un ritardo pesante potrebbe agevolmente rientrare. È ai meno 23 Km da Tignes che la strada tornerà a salire e si manterrà costante in questo assetto fin quasi al traguardo, incontrando 20.7 Km complessivi d’ascesa al 5.6%, con le pendenze più interessanti – pur non essendo particolarmente cattive – nei primi 6 Km e negli ultimi 7.7 Km. Da segnalare che questo non sarà un vero e proprio arrivo in salita perché dopo il GPM della Montée de Tignes bisognerà percorrere 2 Km pianeggianti per andare al traguardo, mentre la salita più ripida di giornata sarà affrontata ad inizio tappa, una ventina di chilometri dalla partenza da Cluses: è la Côte de Domancy (2.5 Km al 9.7%), l’ascesa che fu ripetuta venti volte nel durissimo circuito dei mondiali di Sallanches del 1980, vinti da Bernard Hinault e che furono conclusi da soli 15 corridori (su 107 partenti).
L’ANGOLO DELLA STORIA
Rinomata stazione di sport invernali cara all’ex sciatore francese Jean-Claude Killy, che dal 1992 al 2001 è stato anche presidente di ASO (il gruppo organizzatore del Tour), Tignes aveva un conto aperto con la corsa francese dopo che la tappa che vi sarebbe dovuta terminare il 26 luglio del 2019 fu interrotta ai 2770 metri del Col de l’Iseran, dopo che un’improvvisa frana di fango aveva travolto la strada che il gruppo avrebbe pochi minuti dopo percorrere in discesa. Nell’immediatezza degli eventi la giuria decise di non assegnare la vittoria di tappa al corridore che era transitato in testa all’Iseran, Egan Bernal, ma di considerare validi per la classifica i distacchi che il colombiano aveva impresso nel tratto finale dell’Iseran, grazie ai quali strappò per 45” la maglia gialla al francese Julian Alaphilippe. L’organizzazione, invece, promise al “maire” di Tignes che la corsa sarebbe tornata gratuitamente nel centro della Savoia ma il disegno dell’edizione 2020 era già fatto e così sarà la nona tappa del Tour del 2021 a fare da “pendant” con quella qui terminata nel 2007. Quel giorno si disputava l’ottava frazione che, come quella odierna, presentava l’ascesa al Cormet de Roselend (completa, senza il Col du Prè) e quella conclusiva, in mezzo alle quali era stata inserita la Montée d’Hauteville, tratto iniziale del versante francese del Piccolo San Bernardo. Fu una tappa che avrebbe potuto essere decisiva perché a Tignes s’impose il danese Michael Rasmussen, che prese la maglia gialla con un importante vantaggio sugli avversari, mantenuto anche dopo le frazioni pirenaiche, dove si era imposto sul Col d’Aubisque. Lo stesso giorno di quest’ultima tappa sarà, però, licenziato con effetto immediato dalla sua squadra dopo che si era scoperta una sua “bugia” sul luogo dove tempo prima aveva effettuato un allenamento, saltando così l’appuntamento con un controllo antidoping a sorpresa. In quel momento era in testa alla classifica con 3’10” su Alberto Contador e senza quell’inciampo difficilmente gli sarebbe stata levata la maglia gialla dopo la crono prevista qualche giorno più tardi ad Angoulême, alla vigilia della passerella finale parigina. Quella prova contro il tempo, invece, rischiò per davvero di cambiare il volto alla maglia gialla perché a imporsi fu lo statunitense Levi Leipheimer, che fece meglio di 51” dell’australiano Cadel Evans mentre Contador fu soltanto 5° a 2’18”: lo spagnolo riuscì a salvare la sua leadership per il rotto della cuffia, imponendosi nella 94a edizione del Tour con soli 23” di vantaggio su Evans, mentre terzo a 31” si collocherà Leipheimer, piazzamento che nel 2012 gli sarà tolto dopo aver ammesso di aver fatto uso di prodotti dopanti.
METEO TOUR
Le previsioni meteo per la tappa del giorno
Cluses: previsioni non disponibili
Praz-sur-Arly (traguardo volante – Km 32.7) : temporale con pioggia consistente (1.5 mm), 15.1°C (percepiti 16°C), vento debole da WSW (10 km/h), umidità al 91%
Bourg-Saint-Maurice (112.2 Km): pioggia consistente (1.5 mm), 17.3°C, vento moderato da WSW (10-13 km/h), umidità al 92%
Tignes: pioggia consistente (0.9 mm), 9.3°C, vento moderato da W (12-16 km/h), umidità al 91%
GLI ORARI DEL TOUR
12.55: inizio diretta su Eurosport1
13.00: partenza da Cluses
13.10: partenza ufficiale
13.40-13.45: scollinamento Côte de Domancy
14.00: inizio diretta su RAI 2 (a circa 32 Km dalla partenza)
14.05-14.10: traguardo volante di Praz-sur-Arly
14.40-14.55: scollinamento Col des Saisies
15.00-15.20: inizio salita Col du Pré
15.30-15.55: scollinamento Col du Pré
16.00-16.20: scollinamento Cormet de Roselend
16.35-17.10: inizio salita Montée de Tignes
17.25-18.05: scollinamento Montée de Tignes
17.30-18.10: arrivo a Tignes
TOURALCONTRARIO
Ordine d’arrivo dell’ottava tappa, Oyonnaz – Le Grand-Bornand
1° Arnaud Démare
2° Neilson Powless a 33″
3° Primož Roglič s.t.
4° Geraint Thomas s.t.
5° Jérémy Cabot s.t.
Miglior italiano: Jacopo Guarnieri, 36° a 33″
Classifica generale
1° Roger Kluge
2° Daniel McLay a 54″
3° Clément Russo a 1′46″
4° Marc Hirschi a 3′32″
5° Mads Pedersen a 5′33″
Miglior italiano: Jacopo Guarnieri, 15° a 12′55″
STRAFALGAR SQUARE
L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti
De Luca: “Non ha neanche bisogno di riverirsi” (rivestirsi)
Conti: “Ha intascato i punti per l’abbuono per la maglia verde”
De Luca: “Rolf Sorensen ha militato tra i professionisti dal 1991 al 2002″ (è passato nel 1986)
De Luca: “Bahrain Vittorio” (Bahrain Victorious)
Garzelli: “Gli altri corridori che sono lontano”
Garzelli: “Salita molto liunga”
De Luca: “Jim Morrison è sepolto nel cimitero di un paese vicino a Parigi” (è sepolto del cimitero di Père-Lachaise, che si trova a Parigi)
De Luca: “Era partito il posteriore”
Garzelli: “A Vingegaard gli parte il posteriore”
De Luca: “Le Grand-Bornard” (Le Grand-Bornand)
Garzelli: “Colbrelli sta riportando le maglie dei suoi compagni di squadra” (gareggiavano nudi?)
De Luca: “Sono nelle nebbie dei monti dello Jura” (erano sul Col de Romme, che non si trova sullo Jura ma sulle Alpi)
De Luca: “Uran prova a riprendere le code del gruppo”
De Luca: “Si è aperto il gas”
Garzelli: “Pogacar sta aprendo secondi e minuti”
De Luca: “Castroviejo ha finito il suo lavoro, un po’ di sollievo per Carapaz” (a dire il vero, Carapaz avrebbe preferito averlo al suo fianco ancora per un po’)
De Luca: “Carapaz in difesa di Pogacar” (ma se sono avversari!!!)
Garzelli: “Gran Premio di Montagno”
De Luca: “Pogacar mise il sigillo finale sulla prova della Tirreno-Adriatico”
Garzelli: “Ha un’altra ritmo”
De Luca: “Siamo al limite della difesa della maglia gialla per il campione nazionale belga” (Wout Van Aert non indossava la maglia gialla, vestita da Mathieu Van der Poel)
Garzelli: “La testa della corsa è di Dylan Teuns”
Genovesi: “Lo vedevano a passare a Pogacar”
Garzelli: “Poracar”
Garzelli: “Pogacear”
Garzelli: “Pagacar” (stanotte Pogacar avrà delle crisi d’identità)
Televideo: “Pogacar si stacca sul Col de Romme” (esattamente il contrario)
Televideo: “Le Bornand” (Le Grand-Bornand)
Televideo: “Izaguirre” (Izagirre)
Televideo: “Guillamen Martin” (Guillaume Martin)
Televideo: “Guillame Martin” (mai uno volta che lo scrivessero giusto)
Televideo: “Peio Bilbao” (Pello, Peio è la pronuncia)
DISCOTOUR
Singin’ in the Rain (Arthur Freed, Nacio Herb Brown)