GIRO ROSA, BRILLA LA TREK-SEGAFREDO DI LONGO BORGHINI E BRAND
La prima frazione del Giro Rosa ha visto la formazione americana della Trek-Segafredo vincere nella cronosquadre come già fatto nella passata edizione. Seconda la SD Worx di Van der Breggen a 8” e terza la Alé BTC Ljubljana di Marta Bastianelli a 40”. Prima maglia rosa per l’americana Ruth Winder.
La trentaduesima edizione del Giro d’Italia Rosa vede un parterre come al solito molto importante, seppur la corsa ha perso il titolo di World Tour a seguito di non aver rispettato i requisiti minimi imposti dall’UCI che consistono in un’ora di trasmissione, i quali sfortunatamente anche quest’anno non saranno garantiti dagli organizzatori.
Anna Van der Breggen (SD Worx) è chiaramente la favorita numero uno avendo già vinto la corsa nel 2020, 2017 e 2015. Una delle principali outsider è sicuramente Marianne Vos (Team Jumbo-Visma Women) avendo già vinto anch’essa tre volte la corsa, anche se l’ultima volta è arrivata nel 2014, infatti da lei ci si aspetta di più che allunghi il suo lunghissimo elenco di vittorie di tappa, al momento fermo a 28. Le speranze azzurre sono riposte in Elisa Longo Borghini (Trek-Segafredo Women) che come miglior piazzamento ha un secondo posto conquistato nel 2017. Altre delle atlete da monitorare per la classifica generale includono Ashleigh Moolman (SD Worx), Lucinda Brand (Trek-Segafredo Women), Amanda Spratt (Team BikeExchange) e Cecilie Uttrup Ludwig (FDJ Nouvelle Aquitaine Futuroscope). Altre atlete importanti da monitorare sono Elizabeth Deignan e Ellen Van Dijk (Trek-Segafredo Women), Lisa Brennauer (Ceratizit-WNT Pro Cycling), Marta Bastianelli (Alé BTC Ljubljana), Chantal van den Broek-Blaak (SD Worx), Leah Kirchmann e Lorena Wiebes (Team DSM).
Il percorso dell’edizione presenta quattro tappe iniziale molto importanti, aperte da una cronosquadre, che viene seguita dalla prima tappa di montagna a Prato Nevoso, una tappa impegnativa per velocista e una cronoscalata. La fase centrale di corsa presenta quattro arrivi più facile con l’eccezione della tappa 7 a Puegnano del Garda su un circuito contenente una salita sulla quale è posto l’arrivo. La tappa regina è sicuramente sul Monte Matajur che viene seguita dalla tappa conclusiva di Cormons che contiene alcuni strappi, non lontani dall’arrivo.
La corsa si apriva quindi a Fossano con una cronosquadre di 27 chilometri fino a Cuneo con un percorso, ad eccezione dei primissimi chilometri in leggero falsopiano in salita. La vittoria andava alla Trek-Segafredo Women che conquistava il successo con un vantaggio di 8” sul Team SD Worx di Van der Breggen. Al terzo gradino del podio, ampiamente staccata la Alé BTC Ljubljana a 40 secondi. Da segnalare i distacchi più pesanti accumulati da Team Jumbo-Visma Women (1’16”), Team DSM (1’25”) e Team BikeExchange (1’31”).
La prima maglia rosa viene quindi indossata da Ruth Winder, prima atleta della Trek – Segafredo a tagliare il traguardo, con Longo Borghini e Lucinda Brand già avvantaggiate su tutte le altre rivali. La tappa di domani darà però già spazio a Anna Van der Breggen di poter tornare a dominare la corsa come ha finito nella passata edizione. Sono cento domani i chilometri in programma, con un percorso leggermente mosso prima dei 13 chilometri conclusivi al 7.2% che porteranno all’arrivo di prato Nevoso sul Colle del Prel.
Carlo Toniatti.