LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): CHANGÈ – LAVAL (Espace Mayenne)
giugno 30, 2021
Categoria: Approfondimenti
Scocca l’ora delle cronometro. Quest’anno ne sono previste due lunge entrambe una trentina di chilometri e la prima di queste va in scena al quinto giorno di gara su di un tracciato prevalentemente pianeggiante e veloce. Un paio di tratti, il primo in partenza e l’ultimo a ridosso del traguardo, interverrano a rallentare le grosse cilindrate dei cronoman, naturali favoriti per la vittoria mentre gli scalatori dovranno stringere i denti per quasi tutti i 27 Km del tracciato
Se lo scorso anno il principale biglietto da visita del Tour erano state le montagne, tante (ben sette arrivi in salita) e subito, il tratto distintivo dell’edizione 2021 sarà il ritorno sul piedistallo delle cronometro individuali. Quest’anno saranno previsti 58 Km da percorrere contro il tempo, un netto passo in avanti sotto quest’aspetto rispetto alle edizioni più recenti (senza contare le cronosquadre l’anno scorso ne sono stati proposti solo 36 Km, 27 nel 2019, 31 nel 2018 e nel 2017 appena 14), anche se non si vedranno chilometraggi monstre come accadeva negli anni ’90, quando l’allora disegnatore del Tour de France Jean-Marie Leblanc soleva inserirne un paio lunghe una sessantina di chilometri cadauna, le quali andavano ad affiancarsi a una cronosquadre anche più lunga e al tradizionale cronoprologo. Di certo non ne saranno contenti gli scalatori, anche perché stavolta si è usata una mano più leggera rispetto allo scorso anno nel tracciare le tappe di montagna, se si pensa che gli arrivi in salita ufficiali saranno solo i due pirenaici del Col de Portet e di Luz-Ardiden (ma come tale è possibile considerare anche la frazione alpina di Tignes, dove l’ultima salita termina a 2 Km dall’arrivo). La prima razione di strada contro il tempo sarà offerta oggi nella quinta tappa, che in 27 Km e 200 metri collegherà due centri, Changè e Laval, che tra loro distano meno di 4 Km e che proporrà un tracciato abbastanza filante, sia sotto l’aspetto planimetrico, sia sotto quello altimetrico. Si fregano dunque le mani i cronoman e leggermente meno i passisti attrezzati per l’esercizio del tic-tac perché questi ultimi hanno bisogno di percorsi perfettamente pianeggianti per rendere al meglio e proprio subito dopo esser scesi dalla rampa di lancio di Changè dovrà essere affrontata l’unica vera salita prevista dal tracciato, lunga un chilometro esatto e caratterizzata da una pendenza media del 5.2%. Nulla di trascendentale, dunque, ma anche quei cronoman che hanno bisogno di qualche chilometro per “carburare” potrebbero patirla, prima che la strada torni a loro favore, prevalentemente pianeggiante e spezzata da rare curve. Il tracciato tornerà poi a farsi complicato negli ultimi 2.2 Km, disegnati sulle strade del quartiere Hilard di Laval con una serie di curve secche ravvicinate che raccorderanno un tratto nel quale si tornerà brevemente a salire (circa mille metri d’ascesa, anche se salita vera s’incontrerà solamente nei primi 300 metri al 5.3%): è un tratto che rallenterà giocoforza i cronoman e che potrebbe rivelarsi determinante per il successo se i favoriti per la vittoria odierna si presenteranno all’imbocco del segmento conclusivo di questa crono raccolti nel fazzoletto di pochi secondi.
L’ANGOLO DELLA STORIA
Laval è alla sua seconda presenza sul tracciato del Tour e anche il precedente del 1999 è stato all’insegna della velocità. A terminare nel capoluogo del dipartimento della Mayenne non fu, però, una cronometro ma una tappa per velocisti, la terza frazione del primo dei sette Tour vinti con l’inganno da Lance Armstrong, al quale l’UCI poi toglierà tutti i successi senza assegnarli al corridore giunto secondo in classifica: se l’avessero fatto quel Tour lo avrebbe conquistato l’elvetico Alex Zülle con 2’49” sullo spagnolo Fernando Escartín e 7’06” sul francese Laurent Dufaux, mentre le sei edizioni successive avrebbero avuto come vincitori il tedesco Jan Ullrich (2000, 2001 e 2003), lo spagnolo Joseba Beloki (2002), il tedesco Andreas Klöden (2004) e Ivan Basso (2005). Tornando alla tappa di Laval, ad imporsi fu il belga Tom Steels che precedette allo sprint il tedesco Erik Zabel e l’australiano Stuart O’Grady. Primo italiano fu Nicola Minali, quarto, mentre solo decimo si classificò Mario Cipollini, che il giorno prima si era piazzato terzo nella volata di Saint-Nazaire (pure vinta da Steels) e poi troverà modo di rifarsi nei giorni successivi, quando farà sue ben quattro frazioni consecutive, stabilendo anche il record di tappa in linea più veloce della storia sul traguardo di Blois, al termine di una frazione letteralmente “volata” a 50,355 km/h.
METEO TOUR
Le previsioni meteo per la tappa del giorno
Changè – partenza primo corridore : nubi sparse con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 17.3°C, vento debole da W (9-11 km/h), umidità al 89%
Laval (Espace Mayenne) – arrivo maglia gialla : cielo coperto con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 19.5°C, vento moderato da NW (11-13 km/h), umidità al 82%
GLI ORARI DEL TOUR
12.10: inizio diretta su Eurosport1
12.15: partenza del primo corridore da Changè
12.47: arrivo del primo corridore a Laval
13.30: inizio diretta su RaiSport
14.00: inizio diretta su RAI 2 (a circa 15 Km dalla partenza)
16.50: partenza della maglia gialla da Changè
17.22: arrivo della maglia gialla a Laval
TOURALCONTRARIO
Ordine d’arrivo della quarta tappa, Redon – Fougères
1° Roger Kluge
2° Davide Ballerini a 3′12″
3° Pierre-Luc Périchon a 5′19″
4° Christopher Juul-Jensen a 5′29″
5° Mikkel Bjerg s.t.
Classifica generale
1° Amund Grøndahl Jansen
2° Clément Russo a 50″
3° Daniel McLay a 53″
4° Ide Schelling a 1′27″
5° Roger Kluge a 3′06″
Miglior italiano: Daniel Oss, 27° a 11′44″
STRAFALGAR SQUARE
L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti
Garzelli: “Porchè”
De Luca: “La sicurezza è arrivata a livelli che non è più ammissibile”
De Luca: “Tre curve secche di novanta gradi”
Garzelli: “In questo momento sta tirando l’uomo di sempre, Tim Declercq”
De Luca: “È stato catapultato tra la ruota posteriore di Tim Merlier”
De Luca: “In situazioni limiti”
Garzelli (parlando delle bici moderne): “Bellissimi questi bolidi che però devi spingere”
Borgato: “Ultimi 300 metri completamente rettilinei e pianeggianti” (la strada era in salita e c’era una curva che iniziava ai meno 200 metri e finiva a 50 metri dall’arrivo)
Garzelli: “Traguardo volanti”
Garzelli: “Molti volti sono importanti”
De Luca: “Va a sfilare i corridori la telecamera”
Garzelli: “Cavendish va a vincere questo traguardo volante” (era la volata per il terzo posto)
Garzelli: “Ottimo passistima”
De Luca: “Pedala gran bene il ragazzo belga”
Garzelli: “Compagni della Lotto Soudal di Van Moer”
DISCOTOUR
I’m Back (T.I.)