BEN HERMANS DOMA L’APPENNINO
Ben Hermans (Israel Start-Up Nation) ha vinto in solitaria il Giro dell’Appennino grazie ad un azione sulla Madonna della Guardia. Valerio Conti (UAE-Team Emirates) ha regolato il gruppo per la seconda posizione davanti a Enrico Battaglin (Bardiani-CSF-Faizanè).
L’82esima edizione del Giro dell’Appennino partiva da Pasturana e arrivava a Genova dopo 192 chilometri con cinque salite da affrontare e 2700 metri di dislivello, con la Madonna della Guardia come salita più importante, 7.2km al 7.7%, a 25 chilometri dall’arrivo.
I corridori più importanti alla partenza erano Gianni Moscon e Thomas Pidcock per la Ineos – Grenadiers, Ben Hermans della Israel Start-Up Nation e la UAE-Team Emirates con Diego Ulissi, Matteo Trentin e il neopro Juan Ayuso, attesissimo alla sua prima prova tra i professionisti.
La fuga di giornata prendeva il via dopo una trentina di chilometri con Paolo Totò (Amore E Vita), al quale si aggregano Diego Pablo Sevilla (EOLO-Kometa Cycling Team), Niccolò Salvietti (Mg.k Vis VPM), Raffaele Radice (Mg.k Vis VPM), Thibault Guernalec (Team Arkéa – Samsic), Mattia Guasco (Team Qhubeka) e Andrea Di Renzo (Vini Zabù).
Il vantaggio massimo della fuga saliva fino a 2’30” con le tre formazioni dei favoriti a controllare la corsa, andando a riprendere i fuggitivi già ai piedi della Crocetto d’Orero, penultima salita di giornata. Stefano Pirazzi (Amore & Vita) era l’unico corridore a provarci in questo tratto, ma la Israel controllava con decisione la corsa fino alla salita finale. Con l’aiuto di UAE e INEOS il ritmo aumentava sulla Madonna della Guardia fino all’attacco di Gianni Moscon (INEOS – Grenadiers), al quale riuscivano a rispondere Giovanni Carboni (Bardiani-CSF-Faizanè), Ben Hermans (Israel Start-Up Nation) e Juan Ayuso (UAE-Team Emirates). In seguito anche Nikolay Cherkasov (Gazprom-RusVelo) , Diego Ulissi, Jan Polanc e Valerio Conti (UAE-Team Emirates) riuscivano a rientrare. La salita continuava però a mietere vittime con i soli Moscon, Hermans e Ayuso a resistere a un chilometro dallo scollinamento. Il corridore belga attaccava proprio prima dello scollinamento riuscendo a guadagnare subito un margine di venti secondo lungo la discesa con il resto del gruppo a quaranta secondi. Hermans era scatenato nel tratto pianeggiante riuscendo ad aumentare il suo vantaggio sul duo inseguitore a 45” ai meno dieci, mentre una quindicina di corridori riuscivano a riavvicinarsi fino a chiudere su Moscon e Ayuso all’ultimo chilometro. Purtroppo per loro Ben Hermans restava saldamente al comando riuscendo a conquistare una meritatissima vittoria andando a transitare sulla linea di arrivo con la bici in mano come negli ultimi anni fatto da Philippe Gilbert al Giro delle Fiandre o da Diego Rosa al Giro dei Paesi Baschi. Alle sue spalle era Valerio Conti (UAE-Team Emirates) a vincere la volata del gruppetto, davanti a Enrico Battaglin (Bardiani-CSF-Faizanè). Da segnalare anche il dodicesimo posto di un eterno Davide Rebellin (Work Service Marchiol Vega).
Carlo.