UN COBRA D’ACCIAIO A IMOLA. COLBRELLI E’ CAMPIONE ITALIANO SU STRADA
Sul percorso iridato di Imola, un po’ più breve di quello dei Mondiali 2020, uno strepitoso Sonny Colbrelli (Team Bahrain Victorious) dimostra di essere il ciclista italiano attualmente più forte. Risponde in prima persona ai ripetuti scatti degli avversari, attacca lui stesso sulle ultime due salite di Mazzolano e di Cima Gallisterna e va a vincere sprintando su Fausto Masnada (Team Deceuninck Quick Step), unico a resistergli nel finale. Terzo posto per un ottimo Samuele Zoccarato (Team Bardiani CSF).
L’impegnativo percorso del circuito di Imola, già affrontato ai Mondiali di Ciclismo su Strada 2020, fa da sfondo ad un Campionato Italiano di Ciclismo che vede alla partenza tutti i migliori ciclisti italiani, se si eccettuano i forfait per infortunio dell’ultima ora di Alberto Bettiol (Team EF Education First) e di Matteo Trentin (UAE Team Emirates). Sono in totale 225.9 km dove spiccano le cinque ascese di Cima Gallisterna e le quattro di Mazzolano. Prima di entrare nel circuito finale, dopo 82 km, si affronterà anche la salita di Monticino, antipasto di quel che verrà . Tra i ciclisti più attesi troviamo Sonny Colbrelli (Team Bahrain Victorious), brillante al Giro del Delfinato e già in forma Tour de France, Diego Ulissi (UAE Team Emirates) che parte sempre come uno dei grandi favoriti nella corsa tricolore, Gianni Moscon (Team INEOS Grenadiers) artefice di un Giro in cui ha mostrato un’ottima gamba e. Piani B delle squadre appena citate possono essere Damiano Caruso, Davide Formolo e perché no, Filippo Ganna, che vorrà rifarsi dopo la delusione nella cronometro di venerdì. Partono come outsiders, ma neanche troppo, i vati Mattia Cattaneo (Team Deceuninck Quick Step), Andrea Vendrame (Team AG2R), Matteo Sobrero (Team Astana) e Domenico Pozzovivo (Team Qhubeka ASSOS). Infine c’è molta curiosità attorno alla Trek Segafredo, che vede in Vincenzo Nibali, Gianluca Brambilla e Giulio Ciccone un tridente di tutto rispetto votato all’attacco. Fin qui i più attesi delle squadre WT. Per quanto riguarda invece le Professional, tra cui citiamo Vini Zabù, Androni Sidermec, Bardiani CSF, EOLO Kometa, ci attendiamo bagarre anche perché porteranno tanti uomini. Dopo la partenza da Bellaria Igea Marina il primo tentativo di attacco era portato da Mirco Maestri e Alesandro Tonelli (Team Bardiani CSF), Niccolò Bonifazio (Team Total Direct Energie) ed Edoardo Affini (Team Jumbo Visma). Ad essi si univano altri nove atleti: Mattia Viel e Matteo Malucelli (Team Androni Sidermec), Samuele Zoccarato (Team Bardiani CSF), Simone Bevilacqua (Team Vini Zabù), Federico Burchio (Team Work Service), Matteo Baseggio (Team Generale Store F.lli Curia), Alexander Konychev (Team BikeExchange), Daniel Smarzaro (Team D’Amico UM Tools), e Manuele Tarozzi (Team #InEmiliaRomagna). Il gruppo rallentava e la fuga prendeva un vantaggio già abbastanza consistente dopo una ventina di km, avendo sul gruppo oltre 5 minuti di vantaggio. In queste prime fasi di corsa l’inseguimento se lo accollavano per il momento il Team EOLO Kometa ed il Team Bahrain Victorious. Al primo passaggio sul traguardo di Imola il vantaggio della fuga era stabile intorno ai 5 minuti. Il primo dei fuggitivi a staccarsi era Smarzaro. Al secondo passaggio sul traguardo il gruppo aveva rosicchiato qualcosa sulla fuga ed aveva un ritardo di 4 minuti e mezzo. A tre giri dal termine la situazione restava molto fluida con gli 11 fuggitivi – nel frattempo si era staccato anche Bonifazio – che mantenevano un discreta vantaggio sul gruppo che ancora non aveva accelerato con decisione. Il penultimo giro del circuito era quello decisivo. Il primo ad attaccare era Davide Formolo, che trainava con sé un gruppetto con Giulio Ciccone, Fausto Masnada, Mattia Cattaneo, Gianni Moscon, Sonny Colbrelli, Giovanni Carboni, Daniel Oss, Domenico Pozzovivo. I dieci avevano un ritardo di circa 1 minuto dalla testa della corsa, dove restavano Malucelli, Konyshev, Affini, Tarozzi e Maestri. Sull’ultima salita verso Mazzolano Colbrelli aumentava l’andatura, dimostrando di avere un’ottima gamba. Alla sua ruota resisteva Masnada e Zoccarato. A 20 secondi dall’arrivo i tre di testa avevano una trentina di secondi di vantaggio su un gruppetto con Nibali, Ciccone, Pozzovivo, Formolo ed un paio di fuggitivi della prima ora. Sull’ultima salita di Cima Gallisterna Masnada provava a sbarazzarsi di Colbrelli scattando un paio di volte ma il bresciano rilanciava a sua volta dimostrando di avere una gamba davvero esplosiva. A 7 km dall’arrivo restavano in testa Masnada e Colbrelli. I due lombardi a questo punto si sarebbero giocati la vittoria. Lo sponto veloce non tradiva Colbrelli che aveva facilmente la meglio su Masnada secondo. In terza posizione Zoccarato a 37 secondi di ritardo mentre Moscon regolava il gruppetto dei ritardatari davanti a Konyshev. Colbrelli dopo diversi tentativi vince con merito una corsa dove ha dimostrato di essere il più forte. Al prossimo Tour de France vestirà con orgoglio il tricolore e magari farà un pensierino per la maglia verde.
Giuseppe Scarfone