SULL’ALPE DI MERA SCOCCA L’ORA DI YATES. BERNAL RESTA IN MAGLIA ROSA
Sull’Alpe di Mera è battaglia tra i big di classifica dopo che la fuga di giornata viene ripresa proprio all’imbocco della salita finale. Simon Yates (Team Bikeexchange) scatta a poco più di 6 km dall’arrivo e mantiene un vantaggio tra i 20 e i 30 secondi che gli permette di vincere ed accorciare in classifica generale su Egan Bernal (Team INEOS Grenadiers), oggi giunto terzo ma abile a sapersi gestire. Domani ultimo tappone alpino sull’Alpe Motta prima della cronometro conclusiva di Milano.
La diciannovesima tappa che inizialmente doveva misurare 176 km ed invece è stata accorciata a 166, tagliando la scalata del Mottarone dopo la tragedia della funivia e il giustificato appello al rispetto delle vittime, parte da Abbiategrasso e termina sull’Alpe di Mera. Quest’ultima concentra praticamente tutte le difficoltà altimetriche della tappa odierna visto che i GPM di Gignese e del Passo della Corna, di quarta e di terza categoria, non presentano pendenze tali da poter provocare sconquassi. In particolare i durissimi tre km finali della salita conclusiva, con pendenze costantemente al di sopra del 10%, ci diranno se Egan Bernal (Team INEOS Grenadiers) ha superato la crisi patita sulla Sega di Ala e soprattutto se Adam Yates (Team Bikeexchange) ha concrete chance di rimonta sul colombiano, anche in considerazione delle ultime due tappe di sabato e domenica. Il primo tentativo di fuga dopo la partenza da Abbiategrasso veniva portato da cinque ciclisti intorno al km 30. I cinque in testa erano Louis Vervaeke e Dries De Bondt (Team Alpecin Fenix), Eduardo Sepulveda (Team Androni Giocattoli), Fabio Felline (Team Astana) ed Andrea Pasqualon (Team Intermarchè Wanty Gobert). Il gruppo rientrava sugli attaccanti trainato dal Team Movistar. Dopo circa 50 km riuscivano ad evadere sei ciclisti: oltre a Pasqualon, sempre presente, erano presenti nel nuovo tentativo Larry Warbasse (Team AG2R Citroen), Nicola Venchiarutti (Team Androni Giocattoli), Giovanni Aleotti (Team Bora Hansgrohe), Mark Christian (Team EOLO Kometa) e Quinten Hermans (Team Intermarchè Wanty Gobert). Questa era l’azione giusta per la fuga di giornata. Il gruppo restava comunque a distanza di sicurezza dai fuggitivi, visto che il Team Bikeexchange prendeva le redini del comando, impedendo alla fuga di dilatare il suo vantaggio. Christian si aggiudicava il primo GPM di Gignese posto al km 83 mentre Pasqualon transitava in prima posizione sul successivo traguardo volante di Baveno. Gianluca Brambilla (Team Trek Segafredo) era costretto al ritiro a causa di una caduta. Il gruppo maglia rosa aumentava l’andatura ed allo scollinamento sul Passo della Colma, sul quale transitava Warbasse in prima posizione, il ritardo rispetto ai fuggitivi era di circa un minuto e mezzo. Era forte ormai il sospetto, se non la certezza, che i big di classifica si sarebbero dati battaglia sull’Alpe di Mera anche per la vittoria di tappa. Erano in particolare gli uomini della Deceuninck Quick Step a fare il forcing in testa al gruppo. Christian si aggiudicava il secondo traguardo volante di Scopetta. I fuggitivi iniziavano la salita finale con un vantaggio di circa 20 secondi sul gruppo maglia rosa. Christian era l’ultimo dei fuggitivi ad essere ripreso dal gruppo a 7 km dall’arrivo. Il primo dei big a scattare era Joao Almeida a 6 km e mezzo dalla conclusione. Ai meno 6 rispondeva Simon Yates (Team Bikeexchange). L’inglese trainava con sé George Bennett (Team Jumbo Visma), Damiano Caruso (Team Bahrain Victorious) e Alexander Vlasov (Team Astana). Il britannico accelerava nuovamente e faceva il vuoto. A 4 km dall’arrivo Yates aveva 30 secondi di vantaggio sul gruppo maglia rosa. Sia Castroviejo che Martinez lavoravano alla grande per Bernal. A 2 km dal termine Yates aveva ancora 20 secondi di vantaggio sulla coppia Bernal-Almeida. Yates dava tutto per vincere la tappa e riusciva a tagliare il traguardo con 11 secondi di vantaggio su Almeida e 28 secondi di vantaggio su Bernal. Caruso quarto e Vlasov quinto chiudevano la top five a 32 secondi di ritardo da Yates. In classifica generale Bernal è sempre in maglia rosa con 2 minuti e 29 secondi di vantaggio su Caruso e 2 minuti e 49 secondi di vantaggio su Yates, che domani ha la possibilità di sorpassare il siciliano. Domani è in programma la ventesima tappa da Verbania all’Alpe Motta per un totale di 164 km. Si correrà per tre quarti del percorso, dal km 22 al km 135, in territorio svizzero. I tre GPM in programma, tutti di prima categoria, sono compresi nella seconda parte del tracciato e saranno decisivi per l’assestamento della classifica generale, che potrebbe anche subire qualche cambiamento nelle prime posizioni.
Giuseppe Scarfone

La vittoria di Simon Yates sull'Alpe di Mera (foto: Getty Images Sport)