RINTOCCHI DI CAMPENAERTS A GORIZIA, ANCHE L’OLANDESE SFATA IL TABU’ GIRO

maggio 23, 2021
Categoria: News

Il due volte campione europeo a cronometro ha vinto la quindicesima tappa del giro d’italia, attaccando in pianura a 22 Km dall’arrivo insieme a Riesebeek e riuscendo poi a battere allo sprint il collega olandese. Pioggia molto forte nel finale, probabile preludio alle condizioni meteo che i girini troveranno domani nel tappone dolomitico.

In casa Qhubeka Assos, si stanno togliendo più di uno sfizio. Sul traguardo di Verona, Giacomo Nizzolo ha colto la prima vittoria al Giro ed oggi, proprio nel giorno in cui Giacomo lascia il giro dopo le sofferenze dello Zoncolan, un altro eterno piazzato al Giro come Campenaerts riesce a cogliere la vittoria in una tappa adatta alle fughe ma tutt’altro che banale. I brevi strappi con pendenze arcigne presenti nel percorso non sono certo il terreno preferito per un cronoman come Campenaerts, ma lui non si è fatto scoraggiare ed ha attaccato sul suo terreno preferito: la pianura.
Con una trenata da passista di razza, si è tolto di ruota tutti i compagni di fuga con l’unica eccezione di Riesebeek. L’olandese è riuscito a resistere sino all’arrivo ai tentativi di Campenaerts di staccarlo ed anzi ha anche provato ad allungare, ma sul traguardo non aveva decisamente più le energie per disputare lo sprint, tanto che è stato battuto pur essendo riuscito a lanciare la volata nella posizione ideale.
Le caratteristiche della tappa facevano pensare ad una giornata adatta alle fughe, anche se non era peregrina l’idea di provare un’imboscata al capoclassifica, sfruttando magari un momento di disattenzione sugli strappi e sulle successiva discese tecniche. Il forte acquazzone caduto sopra la corsa nelle fasi finali e l’attesa per la tappa di domani hanno comunque consigliato agli uomini di classifica di riposare e di non sprecare energie in azioni con poche possibilità di esito positivo.
La corsa è comunque partita a velocità elevata e proprio Campenaerts promuove subito un attacco insieme ad altri corridori.
A centro gruppo però, si verifica una brutta caduta che, per numero di corridori coinvolti e conseguenze, impegna notevoli risorse sanitarie a seguito della carovana, ragion per cui la giuria decide di neutralizzare la corsa per evitare che gli atleti rimangano senza assistenza medica.
A seguito della caduta, si sono dovuti ritirare Natnael Berhane (Cofidis), Jos Van Emden (Jumbo-Visma) e Ruben Guerreiro (EF-Nippo) e soprattutto Emanuel Buchmann (Bora-Hansgrohe), sesto in generale che aveva dimostrato un’ottima gamba nella tappa di Montalcino ed anche ieri era riuscito a difendersi discretamente.
Terminato il periodo di neutralizzazione, la corsa riparte e si avvantaggiano subito 15 corridori Bauke Mollema (Trek-Segafredo), Quinten Hermans (Intermarché-Wanty Gobert Materiaux), Lars van den Berg (Groupama-FDJ), Dario Cataldo e Albert Torres (Movistar), Harm Vanhoucke e Stefano Oldani (Lotto Soudal), Nikias Arndt (DSM), Dries De Bondt e Oscar Riesebeek (Alpecin-Fenix), Łukasz Wiśniowski, Victor Campenaerts e Maximilian Walscheid (Qhubeka-Assos), Juan Sebastián Molano (UAE Team Emirates) e Simone Consonni (Cofidis).
Poco dopo, si lanciano al contrattacco Filippo Tagliani (Androni Giocattoli-Sidermec), Andrea Pasqualon (Intermarché-Wanty Gobert Materiaux), Alexis Gougeard (Ag2r Citroen) e Matteo Jorgenson (Movistar), ma questi atleti, non riuscendo a rientrare sui battistrada che si danno cambi regolari, decidono di rialzarsi.
Il gruppo ovviamente non ha nessun interesse ad andare a riprendere i fuggitivi e lascia loro un vantaggio enorme che supererà abbondantemente i 10 minuti.
Nei primi due passaggi sul GPM di Gornje Cerovo, in terra slovena, non succede nulla ma nel successivo tratto i pianura, gli uomini della Qhubeka Assos tentano di sfruttare la superiorità numerica, lanciando in successione Campenaerts, Wisniowski e Walscheid.
Nessuno di questi attacchi sortisce l’esito sperato, ma Campenaerts non si dà per vinto e ci riprova a 22 chilometri dal traguardo e, con una proverbiale trenata da cronoman alla quale si affilano solo Riesebeek e Torres, riesce a guadagnare qualche secondo sugli altri attaccanti.
Nel drappello degli inseguitori, ci sono diversi scatti ma nessuno è risolutivo. Pochi metri prima di scollinare per l’ultima volta il GPM, Torres cede di schianto, lasciando davanti la coppia con Campenaerts e Riesebeek che ormai ha una vantaggio di trenta secondi sul drappello degli inseguitori che risulta composto da Mollema, Hermans, Cataldo, Consonni, De Bondt, Vanhoucke e Arndt.
Torres, a questo punto, si lascia riassorbire e tira per cercare di aiutare Cataldo a rientrare, mentre la pioggia piomba improvvisamente quanto prepotentemente sulla corsa.
Nella discesa bagnata, Campenaerts prova a sfruttare le sue doti funamboliche, ma Riesebeek pur a fatica, non si fa soprendere
Ai – 5, l’olandese prova ad allungare, ma Campenaerts non si fa sorprendere e sulla rampa ai- 4 prova a sua volta il contrattacco. Riesebeek soffre e perde anche qualche metro, ma molto caparbiamente riesce a riacciuffare la ruota dell’avversario in prossimità del triangolo rosso.
Il ritardo degli inseguitori è di 15 secondi, ma costoro non sfruttano la fase di studio tra i due di testa con Campenaerts che si volta in continuazione per sorvegliare Riesebeek che è riuscito a guadagnare la posizione migliore.
L’olandese lancia la volata, ma Campenaerts, che in un primo momento era stato superato, riesce a sua volta a passare un Riesebeek a corto di energie e vince finalmente la sua prima tappa al giro.
Successo strameritato per il due volte campione europeo cronometro, che ha saputo sfruttare con l’esperienza sia la superiorità numerica della squadra che i tratti di strada adatti alle sue caratteristiche, riuscendo a volgere a suo favore l’inerzia ella gara.
Bravo Riesebeek a resistere, ma nel finale non ne aveva davvero più.
Il gruppo, vista anche la pioggia, decide di non prendere rischi ed arriva con molta tranquillità ad oltre 17 minuti.
Domani andrà in scena il tappone dolomitico con Crosetta, Fedaia, Pordoi (Cima Coppi) e Giau prima dell’arrivo a Cortina d’Ampezzo. Il meteo dà pioggia su tutto il percorso e possibile nevischio sulle cime oltre i 2000, le condizioni meteo potrebbero giuocare un ruolo fondamentale, visto che sono in molti a soffrire le temperature rigide ed in questo senso le difficoltà maggiori potrebbero trovarsi lungo le discese.

Benedetto Ciccarone

Campenaerts vince la tappa italo-sloveno del Giro (foto Bettini)

Campenaerts vince la tappa italo-sloveno del Giro (foto Bettini)

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