MOSCON CI PRENDE GUSTO, BIS A NATURNO
Gianni Moscon (Team INEOS Grenadiers) ottiene la vittoria nella terza tappa del Tour of the Alps 2021 da Imst a Naturns, andando in fuga insieme ad una decina di ciclisti. Il trentino anticipa la volata e batte nettamente Felix Grossschartner (Team Bora Hansgrohe). Simon Yates (Team Bikeexchange) resta in maglia verde.
La terza tappa del Tour of the Alps 2021 offre un percorso che strizza l’occhio agli attaccanti, visto che dopo la partenza da Imst si sale subito verso il Piller Sottler, già grande protagonista nella tappa di ieri e pur non essendo valido come GPM dovrebbe consentire alla fuga di avvantaggiarsi sul gruppo maglia verde. Fuga che poi potrebbe avere buone possibilità di riuscita visto che bisognerà affrontare Passo Resia e Maso Albergad, prima di arrivare al traguardo di Naturno dopo 162 km. Simon Yates (Team Bikeexchange) sembra ormai proiettato versa la vittoria finale e prepara l’assalto al Giro. Alla partenza da Imst non si presentava l’Uno-X Pro Cycling Team, che restava a casa essendo emerso un caso di positività al coronavirus all’interno della squadra e condividendo così la stessa sorte dell’UAE Team Emirates alla Freccia Vallone. I primi a provare l’attacco erano Matteo Fabbro (Team Bora Hansgrohe) ed Alessandro De Marchi (Team Israel StartUp Nation), ma il loro tentativo veniva annullato dal gruppo. Reuben Thompson (Team Goupama FDJ), Gianni Moscon (Team INEOS Grenadiers), Antonio Nibali (Team Trek Segafredo), Luis Leon Sanchez e Harold Tejada (Team Astana), Matteo Fabbro e Felix Grossschartner (Team Bora Hansgrohe), Tejay Van Garderen (Team EF Education First), Alessandro De Marchi, Hermann Pernsteiner (Team Bahrain Victorious), Francois Bidard e Tony Gallopin (Team AG2R Citroen), Michael Storer (Team DSM), Edward Ravasi e Christian Mark (Team Eolo Kometa). Moscon si aggiudicava il traguardo intermedio di Pfunds posto al km 54. All’inizio dell’ascesa di Passo Resia il gruppo di testa aveva 3 minuti di vantaggio sul gruppo maglia verde. De Marchi scollinava in prima posizione, rafforzando il primato nella classifica di specialità . Ravasi, Gallopin e Ravasi faticavano a reggere il ritmo dei compagni di fuga e si staccavano. Sul successivo GPM di Tarsch attaccavano Fabbro, Storer, Moscon e Grossschartner. Il quartetto pedalava compatto verso la cima della salita, sulla quale Fabbro transitava in prima posizione. Alle loro spalle cercavano di rientrare Sanchez, Bilbao, Pernsteiner, Nibali, De Marchi e Bidard. Nel primo gruppo inseguitore riusciva a entrare anche Pello Bilbao (Team Bahrai Victorious) dopo un attacco veemente sulla salita di Tarsch. A 9 km dall’arrivo i quattro di testa avevano 25 secondi di vantaggio sul secondo gruppetto inseguitore e 50 secondi di vantaggio sul gruppo maglia verde. Nonostante l’inseguimento a pancia a terra del secondo gruppo inseguitore, in particolare con Sanchez e Bilbao, i quattro di testa riuscivano a giocarsi la vittoria di tappa. Moscon partiva lungo a circa 300 m dall’arrivo riusciva ad avere la meglio su Grossschartner. A 1 secondo, in terza posizione, giungeva Storer. Chiudevano la top five Fabbro in quarta posizione e De Marchi in quinta posizione. Il gruppo maglia verde veniva regolato da Nicolas Roche (Team DSM) a 49 secondi di ritardo. Moscon ottiene la seconda vittoria al Tour of the Alps e a questo punto sarà da valutare molto attentamente in ottica Liegi-Bastogne-Liegi. In classifica generale Simon Yates (Team Bikeexchange) resta in maglia verde con 45 secondi di vantaggio su Pavel Sivakov (Team INEOS Grenadiers), vittima oggi di una scivolata senza conseguenze nella discesa di Tarsch, e 1 minuto e 4 secondi di vantaggio su Pello Bilbao, che grazie alla buona prova odierna entra prepotentemente nella top five. Domani la quarta e penultima tappa parte da Naturns e termina a Pieve di Bono dopo 168.8 km. Due GPM impegnativi nella seconda parte del tracciato attendono i ciclisti, anche se il Passo Castrin, non classificato come GPM, è una salita di tutto rispetto e inizia dopo 25 km dalla partenza. Una tappa da seguire con attenzione perché specialmente sull’ultima salita di Boniprati, a 8 km dall’arrivo, gli uomini di classifica si muoveranno senz’altro.
Giuseppe Scarfone