YATES SENZA AVVERSARI A FEICHTEN IM KAUNERTAL. TAPPA E MAGLIA PER IL BRITANNICO
Simon Yates (Team Bikeexchange) vince con autorità la seconda tappa del Tour of the Alps attaccando con decisione a un km dallo scollinamento dell’impegnativo GPM di Kaunergrat-Piller Sattel. Il britannico gestisce nel migliore dei modi oltre 40 secondi di vantaggio sui diretti inseguitori e veste la maglia verde che difficilmente gli verrà tolta a meno di clamorose sorprese.
La seconda tappa del Tour of the Alps 2021 si svolge interamente nel Tirolo austriaco, partendo da Innsbruck e terminando a Feichten im Kaunertal dopo 121.5 km. Dopo la bella e forse inaspettata vittoria di ieri ed il conseguente primato in classica generale, Gianni Moscon (Team INEOS Grenadiers) è chiamato alla conferma in una tappa molto esigente, visto che sono in programma due impegnativi GPM: si scaleranno da due versanti diversi il Piller Salter. In particolare la seconda fa tremare gambe e polsi perché saranno 7 km e mezzo ad oltre il 9% di pendenza media, con i tre km centrali che non scendono mai sotto il 10%. Dopo la partenza da Innsbruck iniziavano immediatamente gli attacchi e si formava un drappello di sei uomini al comando composto da Reuben Thompson (Team Groupama FDJ), Reinardt Janse Van Rensburg (Team Qhubeka ASSOS), Mathias Vacek (Team Gazprom Rusvelo), Davide Bais (Team Eolo Kometa), Morten Hulgaard (Uno-X Pro Cycling Team) e Felix Engelhardt (Tirol KTM Cycling Team). Era la fuga giusta visto che il gruppo non reagiva. Dopo 15 km il vantaggio del sestetto era di 1 minuto e 50 secondi. Engelhardt si aggiudicava lo sprint volante di Silz posto al km 37. Intanto nelle prime posizioni del gruppo si portavano gli uomini dell’INEOS Grenadiers che iniziavano a imprimere un ritmo costante per tenere a bada la fuga. All’inizio dell’ascesa di Gachenblick-Piller Sattel, primo GPM in programma, il ritardo del gruppo era di circa 3 minuti. Sul GPM nel gruppo di testa si avvantaggiavano Bais e Thompson. L’australiano scollinava per primo. Nella successiva discesa il gruppo accorciava sulla coppia in testa, che iniziava la seconda salita di giornata con 2 minuti di vantaggio sul gruppo. All’inizio del GPM di Kaunergrat-Piller Sattel era il Team Arkea Samsic a imprimere un ritmo indiavolato, che metteva in fila i ciclisti. Bais e Thompson venivano ripresi a poco meno di 6 km dallo scollinamento. Iniziava la parte centrale del GPM, la più dura con tratti dalla pendenza costantemente in doppia cifra. Nairo Quintana (Team Arkea Samsic) scattava a 4 km e 800 metri dall’arrivo, scremando una prima volta il drappello in testa. A 3 km e mezzo dalla vetta attaccava Daniel Martinez (Team INEOS Grenadiers). A 3 km dallo scollinamento restavano in testa quattro ciclisti: Pavel Sivakov (Team INEOS Grenadiers), Simon Yates (Team Bikeexchange), Hugh Carthy (Team EF Education First) e Nairo Quintana. Yates accelerava e faceva il vuoto alle sue spalle a poco più di 1 km dallo scollinamento. Il britannico scollinava con oltre 30 secondi di vantaggio sul terzetto inseguitore. Nella successiva discesa si ricompattava il gruppo alle spalle di Yates. A 10 km dall’arrivo Yates aveva 50 secondi di vantaggio sul gruppo degli inseguitori. A 6 km dall’arrivo Yates aveva 42 secondi di vantaggio su Jay Hindley (Team DSM), Jefferson Cepeda (Team Androni Giocattoli), Daniel Martin (Team Israel StartUp Nation), Aleksandr Vlasov (Team Astana) e Pavel Sivakov. Quest’ultimo accelerava e si portava tutto solo all’inseguimento di Yates, che ormai sembrava imprendibile. E infatti il britannico tagliava il traguardo di Feichten im Kaunertal in solitaria con 41 secondi di vantaggio su Sivakov e 58 secondi di vantaggio su Daniel Martin. Chiudevano la top five Vlasov al quarto e Cepeda al quinto posto. Yates ottiene la prima vittoria stagionale ed ipoteca già al termine della seconda tappa la vittoria del Tour of the Alps 2021, visto che indossa la maglia verde con 45 secondi di vantaggio su Sivakov e 1 minuto e 4 secondi di vantaggio su Martin. Domani è in programma la terza tappa da Imst a Naturn, con due GPM da scalare. Tappa sicuramente meno impegnativa di quella odierna, con l’ultimo GPM di Tarsch a 18 km dall’arrivo. La fuga potrebbe avere buone possibilità di riuscita, ma non escludiamo del tutto una volata a ranghi più o meno compatti.
Giuseppe Scarfone