LO SQUALO PRENOTA IL MONDIALE
Quando tutto sembrava sorridere a Giovanni Visconti pronto a festeggiare la doppietta al “Melinda”, lo “Squalo dello Stretto” è uscito dall’acqua, ha messo nel mirino il capitano dell’ISD-Neri e ha aperto il gas a manetta. Vincenzo Nibali vince il Trofeo “Melinda” che lo proietta nel migliore dei modi verso una Vuelta che lo dovrà vedere protagonista ma, soprattutto, gli garantisce certamente una maglia azzurra per Melbourne. Dove non dovrà fare la semplice comparsa.
Foto copertina: l’arrivo di Vincenzo Nibali a Fondo (foto di Andrea Giorgini)
Nella vita ci sono treni che non passano proprio tutti i giorni e quando sai di essere un vincente devi salirci sopra per forza e sperare che quel treno non faccia delle fermate inaspettate. Quando, però, hai la gamba ed il terreno adatto per provare a portare a termine il tuo obiettivo, è difficile che qualcosa vada storto, anche se di fronte hai un avversario (o per meglio dire un amico di allenamenti) determinato e assatanato di successi.
Dopo il terzo posto al Giro ed una buona prestazione al Gran Premio di Camaiore, Vincenzo Nibali piazza la zampata al “Trofeo Melinda-Val di Non” figurando il 19° vincitore di questa classica trentina di mezz’estate che fornisce sempre importanti indicazioni al ct della Nazionale.
E pensare che tutto sembrava pronto per il trionfo di Giovanni Visconti che spianava la salita finale dopo l’affondo del suo compagno di squadra Patrick Sinkewitz in caccia di gloria personale.
Ma, a decidere le sorti di questa gara, è stato proprio il momento del ricongiungimento dei due uomini del ds Scinto: Visconti attraversa un passaggio a vuoto, nel frattempo dietro Nibali prova a rinvenire e quando capisce che il suo corregionale è in crisi apre gas a manetta, lo raggiunge, mette la freccia e lo ritroverà soltanto dopo la linea del traguardo.
Alla fine la benzina per Visconti era proprio finita, tanto che negli ultimi metri ha perso anche il secondo posto a discapito del russo Vladimir Borisov, già campione nazionale russo nel 2007.
“Per me andare alla Vuelta con una vittoria del genere, in una gara così impegnativa, è tutta un’altra cosa – le parole di Nibali – E’ l’ennesimo episodio positivo di una stagione davvero molto importante per me”. E noi saremo ben felici di rivederlo alla Vuelta, magari davanti insieme a tutti gli spagnoli pronti a prendersi la maglia amarillo confidando che un italiano possa tornare a far sognare anche sulle strade iberiche.
Sorride il ct Bettini, che molto si aspettava dal corridore dalla Liquigas. “Ma sono i fatti che parlano per lui – commenta – Basta vederlo in corsa, basta leggere i suoi risultati per capire quale sia l’affidabilità di questo corridore”.
Saverio Melegari