TRITTICO LOMBARDO, FINALE IN BELLETTI
Il trittico lombardo si è concluso con l’effettuazione della Coppa Bernocchi, l’unica delle tre gare a presentare un tracciato appetibile ai velocisti, nonostante le cinque ascese al Piccolo Stelvio, sul quale la corsa si è come sempre infiammata. Tutto secondo copione, dunque, anche se un po’ a sorpresa – ma non troppo, considerate le sue doti di velocista – il successo è andato a Manuel Belletti, che sul rettilineo di Legnano ha avuto ragione di due navigati “mammasantissima” dello sprint del calibro di Danilo Hondo e Mark Cavendish. Gioia anche per Francesco Gavazzi, vincitore l’altro giorno della Agostoni e premiato con un preziosissimo diamante per essersi imposto nella classifica finale della challenge lombarda.
Foto copertina: Belletti fulmina allo sprint i più quotati velocisti (foto Bettini)
Vittoria a sorpresa di Manuel Belletti (CSF) nella Coppa Bernocchi, terza e ultima prova del Trittico Lombardo. Il romagnolo, già vincitore della tappa di Cesenatico al Giro d’Italia, ha beffato gli sprinter più quotati sfrecciando sul traguardo di Legnano davanti al tedesco Danilo Hondo (Lampre) e al britannico Marc Cavendish (HTC).
Il classico percorso con partenza e arrivo a Legnano e nel mezzo il circuito della Valle Olona, con lo strappo del Piccolo Stelvio da ripetere 5 volte, strizzava l’occhio ai velocisti, che si sono presentati in massa alla partenza: oltre a Cavendish e Hondo c’erano infatti il vincitore del 2009 Luca Paolini (Acqua & Sapone), l’aretino Daniele Bennati (Liquigas) in cerca di riscatto dopo l’ennesima stagione sfortunata, il suo compagno Jacopo Guarnieri e soprattutto il recente vincitore di Amburgo Tyler Farrar (Garmin). Da segnalare anche il ritorno di Ivan Basso e Vincenzo Nibali che non avevano preso parte alla Coppa Agostoni e la presenza in casa Miche del danese Michael Rasmussen, che cerca faticosamente di ritrovarsi dopo l’esclusione in maglia gialla dal Tour 2007.
I primi ad andarsene sono stati il belga Jerome Baugnies (Vlandeeren), sorprendente terzo alla Tre Valli Varesine, e il croato Juraj Ugrinic (Meridiana) che hanno accumulato fino a 9′20” di margine ma sono stati ripresi già nel circuito della Valle Olona; ben più incisivo il tentativo nel terzo passaggio sul Piccolo Stelvio di Nibali cui si sono aggregati il suo giovane e talentuosissimo compagno Peter Sagan, il campione italiano Giovanni Visconti (ISD) che si è rimesso dopo la sciatalgia accusata alla Coppa Agostoni, il sempre più positivo Diego Ulissi (Lampre) e i due della Ceramica Flaminia Cristiano Fumagalli e Luca Celli.
I 7 sono riusciti a guadagnare 2′50” ma, una volta tornati in pianura, il gruppo tirato da HTC, Garmin e Carmiooro ha aumentato la velocità e annullato rapidamente il gap; anche Ivan Basso, una volta ripresi i suoi compagni, si è fatto spesso vedere in testa al gruppo. Inevitabile dunque la volata malgrado i tentativi di Manuele Boaro (Carmiooro) e Giairo Ermeti (De Rosa): sul rettilineo finale Murilo Fischer (Garmin) ha provato a lanciare Farrar che però si è immediatamente piantato ed è stato Manuel Belletti (CSF) a partire lungo ai 200 metri e a vincere resistendo al ritorno di Danilo Hondo (Lampre) e Marc Cavendish (HTC); 4° e 5° Daniele Colli (Ceramica Flaminia) e Daniele Bennati (Liquigas) mentre Farrar ha dovuto accontentarsi della 6a piazza. Il valtellinese Francesco Gavazzi (Lampre) grazie al successo nella Coppa Agostoni e ai piazzamenti nelle altre due prove si aggiudica il trofeo del Trittico Lombardo e con esso il diamante del valore di 10.000 euro messo in palio dalla Regione Lombardia.
Il calendario italiano prosegue ora sabato 21 agosto con il Trofeo Melinda, ultimo collaudo per quei corridori come Vincenzo Nibali che preparano la Vuelta; seguiranno poi il Giro del Veneto il 28 in coincidenza con la partenza della corsa iberica, il Giro di Romagna il 5 settembre, il Gran Premio Città di Modena – Memorial Viviana Manservisi il 18, il GP Industria & Commercio di Prato il 19, il Memorial Marco Pantani il 25 e il Giro della Toscana il 26, a soli 3 giorni dall’apertura della rassegna iridata australiana.
Marco Salonna