ARANBURU, FUOCHI D’ARTIFICIO A SESTAO. ROGLIC RESTA IN MAGLIA GIALLA.
Con un attacco improvviso e determinato nella discesa dell’Asturiana, ultimo GPM di tappa a 14 km dal traguardo, Alex Aranburu (Team Astana) allunga inesorabilmente sul gruppetto maglia gialla che non riesce più a rientrare sullo scatenato spagnolo, che alza le mani sul traguardo di Sestao ottenendo la prima vittoria stagionale. Primoz Roglic (Team Jumbo Visma) conserva la maglia gialla.
La seconda tappa del Giro dei Paesi Baschi 2021 è lunga quasi 155 km e collega le località di Zalla e Sestao. Essa offre un’interessante occasione a chi vuole movimentare la corsa e provare a mettere subito in difficoltà Primoz Roglic (Team Jumbo Visma), vincitore ieri della cronometro di Bilbao. Infatti i tre GPM in programma nella seconda parte del tracciato, l’ultimo dei quali a 14 km dal traguardo, possono fare da trampolino ad eventuali attacchi degli uomini che gli sono alle spalle in classifica generale. Proprio l’ultimo GPM dell’Asturiana è il più difficile e presenta pendenze in doppia cifra. Certamente Roglic ha la forza e anche la squadra per rispondere ad eventuali attacchi ma gente come Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), Adam Yates (Team INEOS Grenadiers), ma anche i padroni di casa come Mikel Landa (Team Bahrain Merida) e Ion Izagirre (Team Astana) non resteranno a guardare. Dopo la partenza da Zalla si formava la fuga di giornata grazie all’azione di sette ciclisti: Quinten Hermans (Team Intermarchè Wanty Gobert), Ben Gastauer (Team AG2R Citroen), Jon Irisarri (Team Caja Rural), Oscar Cabedo (Team Burgos BH), Mikel Iturria (Team Euskaltel Euskadi), Kevin Vermaeke e Martijn Tusveld (Team DSM). Il gruppo lasciava spazio alla fuga, almeno per il momento. Al primo traguardo intermedio di Barakaldo, posto al km 56.5 e vinto da Gastauer, il ritardo del gruppo sfiorava i 4 minuti. Hermans si aggiudicava il primo GPM di San Cosme posto al km 78.5. Il gruppo, tirato dagli uomini di Movistar e Jumbo Visma, accelerava nell’avvicinarsi al secondo GPM di Bezi. La fuga affrontava il suddetto GPM con 2 minuti e mezzo di vantaggio sul gruppo inseguitore. Era di nuovo Hermans a scollinare in prima posizione mentre il gruppo continuava a recuperare ed era segnalato a 1 minuto e 50 secondi di ritardo. Iturria vinceva il secondo traguardo volante di Zalla posto al km 115.5. Con il gruppo sempre più vicino ai fuggitivi, sembrava chiaro che la battaglia per la vittoria di tappa si sarebbe scatenata sull’Asturiana, ultimo GPM di giornata a 14 km dall’arrivo. A 32 km dall’arrivo Wilco Kelderman (Team Bora Hansgrohe) era coinvolto in una caduta ma riusciva a rientrare in gruppo dopo un paio di km scortato dai propri compagni. La fuga iniziava la scalata della Asturiana con una trentina di secondi di vantaggio sul gruppo sempre più minaccioso. Nelle prime posizioni si facevano vedere anche gli uomini della INEOS Grenadiers mentre il primo dei grandi a staccarsi era Riuchard Carapaz (Team INEOS Grenadiers). Il gruppo maglia gialla riprendeva ad uno ad uno tutti i fuggitivi, l’ultimo dei quali Cabedo quando mancavano allo scollinamento meno di 5 km. In testa si portavano Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) e David Gaudu (Team Groupama FDJ). A circa 1 km e mezzo dallo scollinamento in testa si trovavano Maximilian Schachmann (Team Bora Hansgrohe), Primoz Roglic (Team Jumbo Visma), Sergio Higuita (Team EF Education First) e Brandon McNulty (UAE Team Emirates). Durante la discesa successiva i quattro di testa venivano ripresi dal primo drappello degli inseguitori. Alex Aranburu (Team Astana) attaccava a poco più di 10 km dal traguardo. Al termine della discesa Aranburu aveva guadagnato 40 secondi sul gruppo. Lo spagnolo dava tutto negli ultimi 3 km e tagliava il traguardo di Sestao con 15 secondi di vantaggio sul gruppetto maglia gialla regolato in seconda posizione da Omar Fraile (Team Astana) mentre terzo era Pogacar. Chiudevano la top five Gaudu al quarto e Michael Woods (Team Israel StartUp Nation) al quinto posto. Aranburu ottiene la prima vittoria stagionale, dopo un digiuno durato due anni, visto che la sua ultima vittoria era datata alla Volta a Burgos 2019. In classifica generale Roglic resta in maglia gialla con 5 secondi di vantaggio su Aranburu e 6 secondi di vantaggio su Brandon McNulty (UAE Team Emirates). Domani è in programma la terza tappa da Amurrio a Ermualde, con quattro GPM. Saranno gli ultimi due, concentrati nei 10 km conclusivi, a far esplodere la corsa soprattutto per quanto riguarda la lotta per le posizioni che contano e la classifica generale riceverà quasi sicuramente un’ulteriore setacciata.
Giuseppe Scarfone