GAVAZZI TIENE ALTO IL COGNOME DI “FAMIGLIA”
Non è parente del celebre Pierino e del figlio Mattia, ma con i due corridori bresciani ha in comune, oltre che al “casato”, anche le doti di velocista ed è grazie a queste prerogative che il valtellinese Francesco Gavazzi ha fatto sua la 64a edizione di una rinnovata Coppa Agostoni, che ha rinunciato allo storico Lissolo per lasciar strada al non meno nobile Ghisallo. Le difficoltà più distanti dal traguardo hanno impedito la solita selezione, che comunque si è verificata tra Ghisallo e Colle Brianza, passato il quale davanti sono rimasti una ventina di corridori. Ottimamente pilotato dal compagno Ponzi, Gavazzi ha regolato Santambrogio allo sprint, ponendo il suo terzo successo stagionale, dopo quelli visti in primavera sulle strade di Sardegna e dei Paesi Baschi.
Foto copertina: la volata vincente di Francesco Gavazzi (foto Riccardo Scanferla)
Secondo successo stagionale per Francesco Gavazzi (Lampre) che, dopo aver vinto una tappa al Giro di Sardegna e un’altra al Giro dei Paesi Baschi e dopo un Tour corso al servizio di Alessandro Petacchi , si aggiudica in quel di Lissone una rinnovata Coppa Agostoni precedendo in una volata ristretta Mauro Santambrogio e Luca Paolini.
Grosse novità nel percorso di questa edizione, con Colma di Sormano, Ghisallo, Colle Brianza e Sirtori da affrontare prima degli ultimi 35 km in pianura verso Lissone mentre sono stati soppressi i passaggi sul Lissolo, salita simbolo di questa corsa; pochi cambiamenti, invece, rispetto alla Tre Valli Varesine per quanto riguarda la starting list con Roman Kreuziger che prende il posto di Ivan Basso e Vincenzo Nibali in casa Liquigas e Alessandro Ballan che non prende il via per la BMC, come pure il leader dell’Acqua & Sapone Stefano Garzelli, che si è procurato una doppia frattura agli zigomi nella caduta sulle strade di Varese.
Come di consueto ha preso il largo una fuga da lontano con protagonisti Marco Cattaneo (De Rosa), Alessandro Bertolini (Diquigiovanni), lo statunitense John Murphy (BMC), lo svizzero Michael Albasini (HTC) e l’ex vincitore di un Giro baby Giuseppe Muraglia (CDC-Cavaliere), partiti al km 49; il gruppo non ha comunque lasciato più di 5′ ai battistrada e, sotto la spinta della CSF di Domenico Pozzovivo, ha annullato il gap già prima del Ghisallo. Sulla storica ascesa del Giro di Lombardia il lucano, conscio di non avere possibilità nel finale pianeggiante, ha fatto il diavolo a quattro selezionando un gruppo di una quarantina di corridori (di cui non faceva più parte il campione italiano e vincitore della Coppa Agostoni 2009 Giovanni Visconti, ritirato per una sciatalgia) e andandosene in vista del Gpm insieme all’onnipresente Daniel Martin (Garmin), a Fortunato Baliani (Miche) e a un Francesco Masciarelli (Acqua & Sapone) finalmente pimpante dopo i problemi fisici che l’avevano costretto al ritiro al Giro d’Italia.
L’allungo dei quattro non ha comunque avuto esito e in discesa il gruppo dei big si è ricompattato, per spezzarsi in maniera definitiva sul Colle Brianza, quando in seguito a un allungo di Mauro Santambrogio (BMC) sono rimasti davanti in 19, mentre venivano tagliati fuori Damiano Cunego (Lampre) e Roman Kreuziger (Liquigas) nonchè Pozzovivo e Martin. Il gruppetto di testa era composto da Santambrogio, Ivan Santaromita (Liquigas), Francesco Gavazzi, Simone Ponzi e Marco Marzano della Lampre, Ryder Hesjedal (Garmin), Marco Pinotti e Kanstantin Siutsou della HTC, Leonardo Bertagnolli e Michele Scarponi della Diquigiovanni), Massimo Codol e Luca Paolini dell’Acqua & Sapone, Leonardo Giordani (Ceramica Flaminia), Cristiano Salerno (De Rosa), Andrea Tonti (Carmiooro), Enrico Zen (CSF), Serafin Martinez (Xacobeo), Branislav Borisov (Amore & Vita) e da Miguel Angel Rubiano Chavez (Meridiana).
Sulla carta Gavazzi e Paolini erano nettamente i più veloci allo sprint ed è per questo che i loro compagni Marzano e Codol hanno tirato ininterrottamente il gruppetto fino ai 2 km dal traguardo, quando finalmente Pinotti, che già aveva tentato un’azione simile alla Tre Valli, ha acceso la miccia. Il tentativo del bergamasco è stato subito rintuzzato, come quello successivo di Tonti, da un bravissimo Ponzi, che era rimasto a ruota in precedenza e che ha lanciato la volata a Gavazzi: il valtellinese della Lampre ha impostato lo sprint in testa e ha resistito per un soffio al ritorno finale di Santambrogio che, come nella passata edizione, ha dovuto accontentarsi del 2° posto. Sul gradino più basso del podio sale Paolini cui è mancato qualcosa ngli ultimi metri, quarto il colombiano Rubiano Chavez e quinto Bertagnolli in una gara che ha dato diverse indicazioni positive al neo-ct della nazionale Paolo Bettini.
Marco Salonna