VAN AERT SVERNICIA GLI ITALIANI ALLA GAND-WEVELGEM
marzo 28, 2021
Categoria: 2) GAND - WEVELGEM, News
Un grande Wout Van Aert (Jumbo-Visma) vinceva in una volata ristretta di soli sette ciclisti l’ottantatresima edizione della Gand-Wevelgem, corsa del calendario Uci World Tour di 254,00 chilometri che dalla città di Ypres terminava a Wevelgem.
Una Gand-Wevelgem spettacolare, segnata dalle forti raffiche di vento e dall’assenza forzata della Trek-Segafredo e della Bora-Hansgrohe a causa di positività al covid riscontrate nel loro gruppo squadra, a cui si aggiungeva anche l’assenza dell’acerrimo rivale di Van Aert: Mathieu Van der Poel. Il fuoriclasse olandese aveva deciso di rallentare un attimo e ricaricarsi in vista del Giro delle Fiandre.
Con il vincitore dell’anno scorso anno Mads Pedersen (Trek – Segafredo) costretto ai box, tra le folate del vento si partiva da Ypres, cittadina tristemente nota per la battaglia che si combattè nella prima guerra mondiale nei mesi di aprile e maggio 1915 tra i belgi e i francesi da un lato e i tedechi dall’altro, battaglia dove avvenne per la prima volta l’uso di armi chimiche, precisamente l’uso di gas tossico.
Gruppo che subito la partenza vedeva vari ciclisti tentare la fuga. Dopo soli 8 chilometri si muovevano Christophe Noppe (Arkéa Samsic), Jonas Rutsch e Stefan Bissegger (EF Education-Nippo), e Laurenz Rex (Bingoal Pauwels Sauces WB), ai quattro si sarebbe accodato dopo un centinaio di metri Yevgeniy Fedorov (Astana Premier Tech). I fuggitivi, di cui Noppe non faceva più parte, aiutati dal vento portavano il loro vantaggio sul gruppo a 9′ quando i chilometri percorsi erano appena cinquanta. Quando la strada, salendo verso nord incontrava il vento forte lateralmente, il gruppo si spezzava in più parti con gruppi di ciclisti che formavano i famosi ventagli. A 175 km dalla fine nel primo ventaglio si sono trovavano 21 ciclisti, tutti bravi a farsi trovare pronti e preparati. Deceuninck- QuickStep che si lasciava sorprendere indietro, unico corridore per il team di Lefévére presente era Sam Bennett. Il primo ventaglio era formato dagli italiani Sonny Colbrelli (Bahrain-Victorious), Matteo Trentin (UAE-Emirates) e Giacomo Nizzolo (Qhubeka Assos), gli altri componenti del gruppo erano Sam Bennett (Deceuninck-Quick Step), Jasper De Buyst (Lotto Soudal), Danny Van Poppel (Intermarché-Wanty), Wout Van Aert e Nathan Van Hooydonck (Jumbo-Visma), Jack Bauer, Luka Mezgec, Michael Matthews e Robert Stannard (BikeExchange), Imanol Erviti e LluÃs Mas (Movistar), Jasha Sütterlin (DSM), Sven Erik Bystrøm (UAE-Emirates), Stefan Küng (Groupama-FDJ), Michal Golas (Ineos Grenadiers), Timothy Dupont (Bingoal), Jérémy Lecroq e Cyril Lemoine (B&B Hotels p/b KTM). I fuggitivi venivano ripresi a 154 chilometri dall’arrivo, mentre tiravano all’inseguimento nel secondo ventaglio gli uomini dell’AG2R Citroen Team e della Deceuninck, con quest’ultimi che invece di recuperare terreno continuavano a spezzare il loro gruppo facendo perdere contatto a gente come Philippe Gilbert (Lotto) e Jens Keukeleire (EF Education Nippo).
Con la corsa che stava per raggiungere i primi muri, la Deceuninck-QuickStep si giocava le ultime carte facendo attaccare Davide Ballerini, Zdenek Stybar e Yves Lampaert. Azione di cuore ma dall’esito negativo scontato. Selezine che avveniva invece anche tra i ciclisti che facevano parte del gruppo di Van Aert. Sul secondo passaggio del Kemmelberg, quando di chilometri ne mancavano 53, il fuoriclasse Van Aert attaccava portandosi dietro il compagno di squadra Van Hooydonck, Bennett, Van Poppel, Matthews, Küng e tutti e tre gli italiani che facevano parte del gruppetto: Trentin, Colbrelli e Nizzolo. Mentre Arnaud Démare (Groupama – FDJ)prima, e Greg Van Avermaet (AG2R Citroen)dopo, si lanciavano da dietro in futili tentativi di inseguimento, i nove in testa procedevano spediti all’arrivo.
A sedici chilometri dall’arrivo si staccava Bennett, salutando così anche l’ultima possibilità in casa Deceuninck-QuickStep. In prossimità del traguardo, con Matthews che si picchiava la gamba per sciogliere i muscoli (segno di problemi muscolari) e Bennett out, aumentavano le chances di vittoria per i tre corridori italiani, in particolar modo per Giacomo Nizzolo autore di un buon inizio di stagione. Proprio il corridore della Qhubeka Assos riprendeva facilmente un Kung che provava ad anticipare la volata ai meno due dal traguardo. L’arrivo in volata era ormai imminente, così il freddo e calmo Un Van Aert metteva il fido Van Hooydonck in testa a tenere alta l’andatura. Dopo un altro tentativo di Kung ai -300 metri si arrivava alla volata. Van Aert che aveva affiancato Kung, si lanciava in uno sprint imbattibile agile e potente. Alle sue spalle nulla potevano uno stanco Matthews e un Colbrelli non esplosivo. Amaro in bocca per Nizzolo, partito da troppo dietro, recuperava posizione su posizione chiudendo al secondo posto. Terzo posto per Trentin che seguiva a ruota Nizzolo,quarto posto per Colbrelli. Wout Van Aert aggiungeva così la Gand-Wevelgem al suo palmarès, corsa vinta meritatamente grazie alla sua condotta perfetta di gara, abile sui muri e sul pavé, scattante nel vento e freddo e attento nei momenti chiave della corsa.
Luigi Giglio