IL RITORNO DI PETER. SAGAN VINCE A MATARO’, ADAM YATES SEMPRE PRIMO
Una volata a ranghi praticamente compatti in quel di Matarò dà la vittoria a un ritrovato Peter Sagan (Team Bora Hansgrohe), che dopo un 2020 deludente ed una positività al covid ritorna a far paura per le classiche del Nord. Adam Yates (Team INEOS Grenadiers) resta in maglia blancoverde e domani ha tutte le carte in regola per vincere la sua prima corsa a tappe stagionale nella tappa conclusiva di Barcellona.
I 203 km da Tarragona a Matarò presentano due GPM nella seconda parte, in una tappa – la penultima del Giro di Catalogna 2021 – che potrebbe ricalcare grosso modo lo stesso svolgimento di quella appena trascorsa, con un gruppo più o meno sostanzioso di ciclisti fuori classifica abili a concretizzare la fuga vincente. Tutto ciò sullo sfondo di un’INEOS Grenadiers che sta dominando la classifica generale con tre uomini nelle prime tre posizioni. Dopo la partenza da Tarragona si segnalavano diversi attacchi nell’avanguardia del gruppo, che procedeva in lunga fila indiana. In cinque riuscivano ad avvantaggiarsi dopo una decina di km: Harold Tejada(Team Astana), Dmitri Strakhov (Team Gazprom Rusvelo), Matej Mohoric (Team Bahrain Victorious), Mattias Skjelmose Jensen (Team Trek Segafredo) ed Antoine Duchesne (Team Groupama FDJ). Dopo 35 km il rirado del gruppo era di 3 minuti e 15 secondi. Strakhov si aggiudicava il primo traguardo volante di Sant Jaume dels Domenys. Strakhov transitava in prima posizione anche sul successivo traguardo del Centenario mentre sul Port d’Ullastrell scollinava in prima posizione Mohoric. Il gruppo inseguitore transitava sul GPM con un ritardo di 4 minuti e 20 secondi dalla fuga. A condurre l’inseguimento erano in particolare quattro squadre: Team DSM, UAE Team Emirates, Team Euskaltel e Team Bora Hansgrohe. Nel frattempo si segnalava il ritiro di Giulio Ciccone (Team Trek Segafredo). A 66 km dalla conclusione il vantaggio della fuga sul gruppo era sceso a 3 minuti e 40 secondi. Anche Nathan Brown (Team EF Education Nippo) abbandonava la corsa. A 60 km dall’arrivo, il vantaggio della fuga era di 3 minuti. Il gruppo si faceva sempre più minaccioso alle spalle dei fuggitivi. Strakhov era l’ultimo a venire ripreso a 18 km dal termine, poco prima dell’inizio del secondo GPM di giornata, l’Alt El Collet, sul quale scollinava per primo Elie Gesbert (Team Arkea Samsic). Nella discesa il gruppo si ricompattava e Remi Cavagna (Team Deceuninck Quick Step) provava un attacco dei suoi. Il gruppo, allungatissimo, doveva impegnarsi per riprendere il forte atleta francese. In particolare la Bora Hansgrohe lavorava per Peter Sagan e nella volata finale il tre volte campione del mondo vinceva su Daryl Impey (Team Israel StartUp Nation) e Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates). Chiudevano la top five, al quarto posto Reinardt Janse Van Rensburg (Team Qhubeka ASSOS) ed al quinto posto Alexander Kamp (Team Trek Segafredo). Sagan ottiene la prima vittoria stagionale e guarda con fiducia alle classiche del Nord dopo un buon quarto posto alla Sanremo. La classifica generale resta invariata nelle prime posizioni, con la tripletta dell’INEOS Grenadiers formata da Adam Yates, Richie Porte e Geraint Thomas che completano il podio, mentre sono più dietro, a più di un minuto di ritardo da Yates, Alejandro Valverde (Team Movistar) e Wilco Kelderman (Team Bora Hansgrohe). Domani è in programma la tappa conclusiva di Barcellona che vede come insidia principale l’Alt de Castell de Montjuic all’interno del circuito finale da affrontare sei volte. Yates ha un piede e mezzo sul gradino più alto del podio finale ma dovrà tenere gli occhi aperti, magari chissà dando uno sguardo interessato anche a Porte e Thomas.
Giuseppe Scarfone