MARTIN AUTOGRAFA UNA TRE VALLI GRANDI FIRME
L’irlandese Martin, reduce dal successo al Giro di Polonia, appone la sua firma anche sulla Tre Valli Varesine, al termine d’una edizione che ha schierato al via, forse come mai si era visto, diversi tra i grandi nomi del ciclismo. Tra i tanti c’erano Basso e Nibali, l’ex campione del mondo Ballan e Scarponi, un Cavendish proiettato alla Bernocchi e Cunego che, col suo quinto posto finale, è stato il migliore di questo “parterre de roi”. L’azione decisiva, che ha avuto tra i coautori lo stesso veronese, Nibali ed il lucano Pozzovivo, si è completata a 1 Km dalla meta, quando sulla salita verso Varese è scattato Daniel Martin.
Foto copertina: L’arrivo di Martin sul traguardo di Varese (foto Bettini)
Daniel Martin beffa i big italiani e si impone nella Tre Valli Varesine, prima prova del Trittico Lombardo, che torna ad essere appannaggio di uno straniero dopo il successo di Fabian Wegmann nell’edizione del 2004. L’irlandese della Garmin, nipote di Stephen Roche, ha confermato il grande stato di forma che gli ha consentito di imporsi recentemente nel Giro di Polonia staccando nelle ultime centinaia di metri Domenico Pozzovivo (CSF), con il quale si era avvantaggiato sullo strappo finale verso Bobbiate.
Proprio il finale era la novità di questa edizione; dopo i primi 132 km in linea da Campione d’Italia a Varese, caratterizzati dagli strappi di Brezzo di Bedero e del Brinzio, il percorso prevedeva infatti 6 giri di un circuito di 9,6 km per le vie di Varese, con gli ultimi 2,2 km in salita con una pendenza intorno al 6% verso Bobbiate, lungo un tratto che era stato percorso in senso inverso in occasione dei Mondiali del 2008. Il campo partenti era di prima qualità con l’idolo di casa Ivan Basso (Liquigas) reduce dal successo nel GP Carnago, il suo compagno Vincenzo Nibali che sta affinando la preparazione per la Vuelta, il vincitore della corsa iridata Alessandro Ballan (BMC) e il suo compagno Mauro Santambrogio vincitore uscente della Tre Valli, il campione italiano Giovanni Visconti (ISD), il veronese Damiano Cunego (Lampre) a caccia del primo successo stagionale, l’altro varesino Stefano Garzelli (Acqua & Sapone), il quarto del Giro d’Italia Michele Scarponi (Diquigiovanni) che ha recentemente firmato per la Lampre e anche i due velocisti Marc Cavendish (HTC) e Tyler Farrar (Garmin) che preparano la Coppa Bernocchi, corsa ben più adatta alle loro caratteristiche.
La prima parte della corsa è vissuta sulla lunga fuga del promettente statunitense Peter Stetina (Garmin) e dell’australiano Cameron Wurf (Diquigiovanni), sui quali si sono riportati prima Pasquale Muto (Miche), già in evidenza al Brixia Tour, e poi Sergio Laganà (De Rosa) e lo stagista belga Pieter Serry (Vlandeeren): il gruppo non ha comunque lasciato spazio e sotto la spinta della ISD i battistrada sono stati ripresi poco oltre l’ingresso del circuito finale. Nei chilometri seguenti si è assistito a diversi scatti e controscatti; in particolare la Liquigas, con Santaromita, Zaugg e Agnoli, ha cercato di rendere dura la corsa ma molto attivi sono stati anche Manuele Mori (Lampre), Leonardo Bertagnolli (Diquigiovanni), Emanuele Sella (Carmiooro) e i ragazzi della CSF con Pozzovivo, Brambilla e Stortoni; ci hanno infine provato, al termine del penultimo giro, Davide Torosantucci (CDC-Cavaliere) e Maxime Monfort (HTC) ma nessuno di questi scatti ha avuto esito.
L’allungo che ha dato un’impronta alla gara è stato quello di Vincenzo Nibali a 10 km dalla conclusione, in cima all’ascesa di Bobbiate affrontata per la penultima volta; sul siciliano si sono portati prima Damiano Cunego e Domenico Pozzovivo e in seguito altri 13 corridori, tra cui Daniel Martin, Giovanni Visconti e Marco Pinotti (HTC) che si sono giocati la vittoria, tagliando fuori il resto del gruppo in cui sono rimasti Basso, Ballan e Scarponi tra gli altri; il pluricampione italiano a cronometro ha poi tentato l’allungo solitario a 3 km dall’arrivo ed è stato ripreso all’inizio dell’ultimo strappo da Bertagnolli e Cunego, molto attivo nel finale, ma l’allungo vincente è stato quello di Pozzovivo e Martin che a circa 1 km dalla conclusione ha piazzato una potente progressione contro cui nulla ha potuto il lucano, che ha dovuto accontentarsi del 2° posto. 3° e 4° i due sorprendenti belgi della Vlandeeren Jerome Baugnies e Kristof Vandewalle, 5° Cunego, 6° il danese Brian Vandborg (Liquigas) e a seguire Visconti, Santambrogio, Francesco Gavazzi e Finetto con Nibali a chiudere il gruppo dei migliori al 16° posto. Da segnalare, purtroppo, le brutte cadute di Stefano Garzelli e di Alessandro Vanotti che rischiano di compromettere il prosieguo della loro stagione.
Domani si replica con una Coppa Agostoni rivoluzionata nel percorso; sparisce, infatti, il circuito del Lissolo, che aveva caratterizzato le precedenti edizioni, verranno affrontati la Colma di Sormano, il Ghisallo, il Colle Brianza e lo strappo di Sirtori, mentre non cambia l’arrivo, che rimane quello classico di Lissone.
Marco Salonna