CHAVES, RITORNO DI FIAMMA A PORT AINE’. ADAM YATES RESTA LEADER

marzo 25, 2021
Categoria: News

Dopo una fuga iniziale e una bella azione solitaria di Lennard Kamna (Team Bora Hansgrohe) conclusasi a 14 km dall’arrivo, un ritrovato Esteban Chaves (Team Bikeexchange) attacca a 7 km dal traguardo, resiste al ritorno del gruppo e vince il tappone del Giro di Catalogna 2021 dopo due anni a bocca asciutta. Adam Yates (Team INEOS Grenadiers) mantiene la maglia bianco verde e guarda con fiducia alle ultime tre tappe.

Se ieri Adam Yates (Team INEOS Grenadiers) ha messo le basi per la vittoria finale del Giro di Catalogna 2021, oggi nel vero tappone della breve corsa spagnola può ipotecarla seriamente. Da Ripoll a Port Ainè saranno oltre 166 km di fatica e di passione visto che sono in programma tre durissimi GPM, uno di prima categoria e due hors categorie. Oggi si affronta senza tema di smentita, calendario e altimetria alla mano, una delle tappe più difficili di questo inizio di stagione. Dopo la partenza da Ripoll si registrava un primo tentativo d’attacco portato da due ciclisti: Diego Camargo (Team EF Education Nippo) ed Andreas Kron (Team Lotto Soudal). Kron riusciva a vincere il traguardo volante di Ribes de Freser, dopo una decina di km, dopodiché il gruppo reagiva e rientrava sui due uomini in testa. Un nuovo tentativo d’attacco, questa volta più consistente, prendeva corpo grazie all’azione di Wouter Poels (Team Bahrain Victorious), Antwan Tolhoek (Team Jumbo Visma), James Knox (Team Deceuninck Quick Step), Michael Storer (Team DSM), Attila Valter (Team Groupama FDJ), Ben Zwiehoff e Ide Schelling (Team Bora Hansgrohe). Nonostante gli sforzi dei sette in testa, il gruppo annullava anche questo tentativo e ritornava compatto dopo 22 km dal via. Lungo l’ascesa del Port de Toses si formava finalmente la fuga di giornata grazie all’azione di Lennard Kamna (Team Bora Hansgrohe), Juan Pedro Lopez (Team Trek Segafredo), Clement Champoussin (Team AG2R Citroen), Rigoberto Uran (Team EF Education First), Antonio Pedrero e Sergio Samitier (Team Movistar), Joe Dombrowski (UAE Team Emirates), Thomas De Gendt (Team Lotto Soudal), Louis Meintjes (Team Israel StartUp Nation), Valter, Tolhoek e Koen Bouwman (Team Jumbo Visma). Era Bouwman a scollinare in prima posizione con il gruppo che inseguiva a quasi 2 minuti di ritardo. De Gendt si aggiudicava il secondo traguardo volante di La Seu d’Ugell posto al km 75.3, mentre Lopez faceva suo il traguardo del centenario posto al km 66.4. Lungo l’ascesa del Port d’El Cantò, secondo GPM in programma, Kamna accelerava e faceva il vuoto sugli ex compagni di fuga. Il giovane tedesco scollinava con quasi 3 minuti di vantaggio sul gruppo tirato dagli uomini dell’INEOS Grenadiers. Nella successiva discesa il gruppo recuperava progressivamente su Kamna. Sulle prime rampe del Port d’Ainè, il gruppo inseguitore aumentava ulteriormente il ritmo e diventava sempre più esiguo a causa del ritmo molto elevato. Kamna veniva infine ripreso a poco più di 14 km dall’arrivo. Rohan Dennis (Team INEOS Grenadiers) era il primo dello squadrone britannico a staccarsi, dopo aver lavorato per diverse decine di km in testa al gruppo. Lo rimpiazzava prima Carapaz (nonostante una foratura) e poi Thomas, al servizio entrambi di Adam Yates e Richie Porte, primo e secondo in classifica generale. Il primo vero attacco era portato a meno di 10 km dall’arrivo da Steven Krujswijk (Team Jumbo Visma), ma l’olandese non faceva molta strada in testa. Un nuovo attacco, un po’ più deciso, lo sferrava Esteban Chaves (Team Bikeexchange) a 7 km dall’arrivo. A 5 km dalla conclusione Chaves aveva 15 secondi di vantaggio sul gruppo. Da quest’ultimo usciva Enric Mas (Team Movistar) ai meno 4, ma lo spagnolo veniva ripreso a poco più di 2 km dall’arrivo. Nel frattempo Chaves sognava una vittoria che gli mancava dal 2019, quando vinse la 19° tappa del Giro d’Italia a San Martino di Castrozza in maglia Mitchelton Scott. Il piccolo colombiano aveva ancora 12 preziosi secondi di vantaggio quando transitava sotto il triangolo rosso dell’ultimo km. E stringendo i denti si imponeva con 7 secondi su Michael Woods (Team Israel StartUp Nation) e Geraint Thomas (Team INEOS Grenadiers). La top five era completata al quarto posto da Adam Yates ed al quinto posto da Sepp Kuss (Team Jumbo Visma). In classifica generale Adam Yates mantiene 45 secondi di vantaggio su Porte mentre al terzo posto sale Thomas a 49 secondi di ritardo. Il dominio dell’INEOS è ormai evidente. Dopo due giorni davvero duri, domani è in programma un po’ di tregua con la quinta tappa da La Pobla de Segur a Manresa. Anche se si superano i 200 km, sono soltanto due i GPM da scalare: il Coll de Comiols dopo una trentina di km e il Port de Montserrat a circa 25 km dall’arrivo. Proprio quest’ultimo presenta pendenze regolari e vedremo se ci sarà ulteriore bagarre nel gruppo o se qualche velocista più resistente riuscirà a giocarsi le proprie chances in volata.

Giuseppe Scarfone

La vittoria di Ethan Hayter a Riccione (foto: Bettini Photo)

La vittoria di Ethan Hayter a Riccione (foto: Bettini Photo)

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