KRON, PRIMA VITTORIA DA PRO A CALELLA. TAPPA E MAGLIA PER IL GIOVANISSIMO DANESE
Il nuovo che avanza questa volta ha il nome e il volto di Andreas Kron (Team Lotto Soudal), che vince in una volata ristretta battendo Luis Leon Sanchez (Team Astana) nella prima tappa del Giro di Catalogna 2021 al termine di un finale appassionante con continui attacchi.
Il covid esclude dal Giro di Catalogna la Fenix Alpecin a causa della positività di tre componenti dello staff ma la corsa spagnola presenta comunque una starting list di tutto rispetto. A partire dalla Movistar, squadra di casa, che sarà capitanata dall’inossidabile Alejandro Valverde; suoi fidi scudieri saranno Enric Mas e Marc Soler, in predicato di diventare uomini di classifica in caso di difficoltà del murciano. Anche l’INEOS Grenadiers , forse più della Movistar, schiera un vero e proprio squadrone, con Richie Porte, Geraint Thomas, Adam Yates, Rohan Dennis e Richard Carapaz, quest’ultimo all’esordio stagionale. Altri esordienti di prestigio nella stagione in corso sono Marc Hirshi (UAE Team Emirates), Steven Kruijswijk (Team Jumbo Visma), Wilco Kelderman (Team Bora Hansgrohe). La squadra tedesca porta in Catalogna anche Peter Sagan, ottimo quarto alla Milano Sanremo e bisognoso di mettere km nelle gambe dopo un’inizio stagionale abbastanza travagliato a causa della positività al covid. Altri nomi da seguire in ottica classifica generale sono Joao ALmeida (Team Deceuninck Quick Step), Rui Costa (UAE Team Emirates), Oscar Rodriguez (Team Astana), Giulio Ciccone (Team Trek Segafredo), Hugh Carthy (Team EF Education Nippo), Simon Yates e Lucas Hamilton (Team Bikeexchange), Wout Poels (Team Bahrain Victoriuos), Nairo Quintana (Team Arkea Samsic) ed infine il tridente della Israel StartUp Nation formato da Chris Froome, Daniel Martin e Michael Woods. Venendo al percorso, la centesima edizione del Giro di Catalogna appare subito esigente. Soltanto la prima tappa può offrire un’opportunità , ma nemmeno così chiara, ai velocisti. La seconda tappa è una cronometro individuale di 18 km e mezzo che già potrà dire molto in ottica classifica generale. Gli arrivi in salita della terza e quarta tappa scremeranno ulteriormente la rosa dei pretendenti alla vittoria finale. La quinta e la sesta prevedono arrivi insidiosi adatti a scattisti e finisseur mentre la settima ed ultima tappa di Barcellona offre il consueto circuito del Montjuic da ripetere sei volte. La prima tappa è lunga precisamente 178.4 metri e va da Calella a Calella. La seconda parte del tracciato presenta tre GPM. I pochi velocisti presenti potrebbero avere qualche opportunità di vincere in volata, ma dovranno comunque sudarsela. Dopo la partenza da Calella, il primo attacco era portato dalla coppia formata da Natnael Berhane (Team Cofidis) e Sylvain Moniquet (Team Lotto Soudal). I due riuscivano a sprintare al primo traguardo volante di Tossa de Mar con l’eritreo che aveva la meglio sul belga. Nel frattempo a causa di una caduta che coinvolgeva alcuni ciclisti Pieter Serry (Team Deceuninck Quick Step) era costretto ad abbandonare la corsa. Berhane si aggiudicava anche il successivo traguardo volante di Vidreres. Alla coppia di testa si erano uniti anche Rein Taaramae (Team Intermarchè Wanty Gobert) e Gotzon Martin (Team Euskaltel Euskadi). I quattro di testa affrontavano il Port de Les Guilleries , primo GPM di giornata, con quasi 4 minuti di vantaggio sul gruppo tirato da Bora Hansgrohe e Movistar. Era Taaramae a scollinare per primo mentre anche Rui Costa (UAE Team Emirates) era metteva il piede a terra e si ritirava per le conseguenze della caduta precedente. Sul successivo Port de Santa Fè del Montseny, secondo GPM in programma, cedeva Peter Sagan, ancora non al 100%, e così era il Team Movistar a restare davanti al gruppo a tirare. Moniquet, che aveva preso un centinaio di metri di vantaggio sui compagni di fuga, scollinava in prima posizione; il gruppo ormai incombeva alle sue spalle e scollinava con un ritardo di soli 10 secondi sul giovane ciclista belga. Il gruppo riprendeva Moniquet nelle prime centinaia di metri della discesa, con la Movistar sempre nelle prime posizioni. Anche Chris Froome (Team Israel StartUp Nation) era segnalato in ritardo. A circa 25 km dall’arrivo un gruppo di una ventina di ciclisti si avvantaggiava di un centinaio di metri sul gruppo principale. Era in particolare il campione di spagna Luis Leon anchez (Team Astana) a rilanciare più volte l’andatura. In compagnia dello spagnolo erano presenti Lennard Kamna (Team Bora Hansgroe), Andreas Lorent Kron (Team Lotto Soudal) e Remy Rochas (Team Cofidis). I quattro aumentavano il loro vantaggio lungo l’ascesa del Port de Collsacreu, ultimo GPM della tappa odierna. Era Sanchez a scollinare in prima posizione; il gruppo aveva un ritardo di 30 secondi. A 8 km dal termine il quartetto di testa aveva aumentato a 40 secondi il vantaggio sul gruppo, nel quale non c’era una squadra capace di organizzare un inseguimento efficace. In particolare erano uomini del Team Bikeekchange, Movistar ed EF Education Nippo ad alternarsi in testa al gruppo ma a 5 km dalla conclusione il vantaggio della fuga era sempre intorno ai 40 secondi. Anche l’INEOS Grenadiers dava una mano e il vantaggio della fuga calava leggermente. A 2 km dall’arrivo il ritardo del gruppo sulla fuga era di 33 secondi. L’azione promossa da Luis Leon Sanchez sembrava a questo punto dare i suoi frutti. Nella volata a quattro la spuntava Kron che aveva la meglio su Sanchez e Rochas. Il gruppo veniva regolato da Dion Smith (Team Bikeexchange) a 16 secondi di ritardo da Kron. Il giovane ciclista danese, appena ventiduenne, ottiene la prima vittoria da pro, per di più in una corsa WT e veste la maglia di leader della classifica generale con 4 secondi di vantaggio su Sanchez e 6 secondi di vantaggio su Rochas. Domani è in programma la seconda tappa, una cronometro individuale di 18 km e mezzo da Banyoles a Banyoles. Già potremmo farci un’idea sui ciclisti che potrebbero avere un ruolo da protagonista in questo Giro di Catalogna 2021.
Giuseppe Scarfone