ALAPHILIPPE, UN ARCOBALENO A CHIUSDINO. VAN AERT RESTA IN MAGLIA AZZURRA
Il campione del mondo Julian Alaphilippe (Deceuninck-Quick-Step) fa sua la seconda tappa della Tirreno Adriatico 2021 con un allungo in vista del traguardo sullo strappo di Chiusdino; di spessore i nomi dei battuti con Mathieu Van Der Poel e Wout Van Aert che devono accontentarsi della seconda e terza posizione.
Da Camaiore a Chiusdino la seconda tappa in linea della Tirreno Adriatico offre un percorso tipico della breve corsa a tappe dei “due mari”, tortuosa nel finale con alcuni strappi nel cuore della Toscana strizza l’occhio ai cacciatori di tappe ed agli esperti delle classiche. La fuga di giornata è composta da Simon Pellaud (Androni Sidermec), Marcus Burghardt (Bora Hansgrohe), Simone Velasco (Gazprom Rusvelo) e Pieter Vanspeybrock (Intermarché Wanty), Vincenzo Albanese e John Archibald (Eolo Kometa) con l’italiano, come ieri, in cerca di punti per rafforzare la sua maglia verde. I sei al comando arriveranno ad avere un vantaggio massimo di 5’, dietro è la Jumbo Visma della maglia azzurra del leader Wout Van Aert a condurre le operazioni di recupero. Nei 50 Km conclusivi, l’orografia del territorio, con il profilo mosso verso l’ascesa a Casciano accende d’un tratto la corsa, ritmo elevato ed a farne le spese sono soprattutto i velocisti costretti ad alzare bandiera bianca, tra loro anche Peter Sagan (Bora-Hansgrohe) in netto ritardo di condizione. Il gruppo si porta allo scollinamento a soli 20” dalla testa della corsa il cui destino è ormai segnato in vista dello salita verso Poggio alla Croce. Ben 3,5 Km chilometri con lo strappo finale al 9% invoglia Egan Bernal (Ineos-Grenadiers) a piazzare uno scatto, il colombiano è seguito da Kasper Asgreen (Deceuninck-Quick-Step) e Jasper De Buyst (Lotto Soudal) che riprendono i fuggitivi e transitano al gpm allungando nel falsopiano successivo con 15” di vantaggio sul gruppo da cui intanto hanno provato a muoversi diversi uomini tra cui, in ottica classifica generale, Sergio Higuita (EF-Nippo), Tim Wellens (Lotto Soudal) e Quinn Simons (Trek-Segafredo). Ripresi i contrattaccanti, grazie soprattutto al lavoro della Jumbo Visma, questa volta è Simon Yates (Team Bike Exchange) a provare un allungo seguito da Pavel Sivakov (Ineos-Grenadiers), Mikel Landa (Bahrain-Victorious) e Joao Almeida (Deceuninck-Quick-Step). Raggiunto il britannico i quattro continuano l’azione quanto mancano 30 Km alla conclusione e la salita verso Chiusdino, ultima difficoltà altimetrica di giornata. Il quartetto di testa imbocca la salita finale con un vantaggio di 35 secondi e 7 Km all’insù da percorrere. Le pendenze non sono proibitive, ed il quartetto al comando può giocarsi la vittoria di tappa, dietro serve un cambio alla Jumbo Visma che ha lavorato tutto il girono per proteggere e tenere al coperto Wout Van Aert, arrivano proprio gli uomini di Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) a cercare di ricucire sugli scatenati al comando che sentono odore di vittoria. A meno 3 Km dal traguardo, cede di colpo, Simon Yates, e grazie alle tirate di Davide Formolo (UAE Team Emirates) il gruppetto guadagna terreno mentre davanti sono Pavel Sivakov e Joao Almeida a scattarsi e riscattarsi in faccia l’uno contro l’altro. Il portoghese ne ha di più e si porta tutto solo al comando quando mancano 1200 m all’arrivo, dentro l’ultimo chilometro arriva una progressione di Geraint Thomas (Ineos Granadiers) che va tutto solo ad avvicinarsi ad Almeida, il gallese si porta a ruota Julian Alaphilippe (Deceuninck-Quick-Step) e Wout Van Aert (Jumbo Visma), situazione ideale per il campione del mondo, il più fresco di tutti, visto il compagno di squadra davanti che gli ha fatto risparmiare energie e così saltato Almeida ai 100m finali la maglia iridata va a tagliare a braccia alzate la linea di arrivo, secondo in netta rimonta Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Fenix), terzo Wout Van Aert, quarto Tadej Pogacar (UAE Team Emirates). In classifica generale il belga Van Aert ha ora 4” sul Alaphilippe e 8” su Van Der Poel. Domani l’arrivo a Gualdo Tadino con la strada che “tira” all’insù offrirà ancora spettacolo, ed i protagonisti attesi sono in gran parte coloro che hanno reso storico l’arrivo odierno.
Antonio Scarfone