SCOCCA IL FULMINE ROGLIC TRA I VIGNETI DEL BEAUJOLAIS, FOLGORATI GLI AVVERSARI
Primoz Roglic (Team Jumbo Visma) scatta a 3 km dall’arrivo e con una progressione impetuosa va a vincere tutto solo la quarta tappa della Parigi Nizza 2021. L’arrivo di Chiroubles si conferma insidioso e rivoluziona la classifica generale. E’ proprio Roglic la nuova maglia gialla ed il suo vantaggio sui diretti inseguitori si fa interessante, visto che Maximilian Schachmann (Team Bora Hansgrohe) è secondo a 35 secondi di ritardo.
La quarta tappa della Parigi Nizza 2021 prevede bel giro tra i dipartimenti della Saone-et-Loire e quello del Rodano. Da Chalon-sur-Saone a Chiroubles sono 188 km con pochissima pianura ed una serie quasi interminabile di col e cotes, che sono classificati per la classifica GPM in un numero di sette. In particolare nella seconda parte della tappa, giunti a Fleure, i ciclisti dovranno affrontare per due volte un difficile percorso caratterizzato dalla doppia scalata del Mont Brouilly e del Col de Durbize, con l’arrivo di Chiroubles, proseguimento di quest’ultimo, sempre in salita. Insomma una tappa che ci dirà molto sui pretendenti alla vittoria finale della corsa verso il sole. La fuga di giornata si concretizzata già dopo solo 4 km dalla partenza, con sei ciclisti che riuscivano ad evadere dal gruppo: Julien Bernard (Team Trek Segafredo), Anthony Perez (Team Cofidis), Fabien Doubey (Team Total Direct Energie), Jose Rojas (Team Movistar), Oliver Naesen (Team AG2R Citroen) ed Oscar Riesebeek (Team Alpecin Fenix). Al km 12 il vantaggio della fuga era già di 4 minuti e mezzo sul gruppo. Perez si aggiudicava il primo GPM del Col des Chevres posto al km 27.6. Il ciclista della Cofidis transitava in prima posizione anche sul successivo Col de la Pistole posto al km 47.1. Al km 55 il ritardo del gruppo era di 4 minuti e 55 secondi. Perez non faceva sconti e faceva suo anche il GPM della Cote de la Croix de Montmain; così facendo nella classifica di specialità Perez era virtualmente primo, scavalcando Doubey. Perez serviva il poker di GPM conquistati anche sul successivo Col de la Roche de Solutré, aumentando il vantaggio su Doubey nella classifica della specialità . A questo punto, giunti a Julienas, la corsa iniziava a percorrere il circuito finale di due giri, caratterizzati dalla scalata del Mont Brouilly ma soprattutto del Col de Durbize, con quest’ultimo che presentava in un paio di km pendenze davvero arcigne e in doppia cifra. Nel frattempo il gruppo, tirato dagli uomini della Jumbo Visma e dell’INEOS Grenadiers, faceva segnare un ritardo dalla testa della corsa inferiore ai 4 minuti. La prima ascensione del Mont Brouilly vedeva ancora una volta Perez protagonista. Il francese scollinava in prima posizione mentre il gruppo maglia gialla era segnalato a meno di 3 minuti. A 50 km dalla conclusione il gruppo accelerava. Bernard aveva il tempo di aggiudicarsi il primo traguardo volante del Col de Durbize posto al km 139.6. La maglia gialla Stefan Bisseger (Team EF Education First) era nelle ultime posizioni del gruppo e tutto faceva pensare che si sarebbe lasciato sfilare definitivamente all’inizio della bagarre vera e propria nella parte finale della tappa. Doubey era il primo dei fuggitivi a cedere. A 40 km dal termine i cinque in testa avevano un vantaggio di 2 minuti e 40 secondi sul gruppo in costante recupero. Come pronosticato, sulla seconda ascesa verso il Mont Broully Bisseger tirava definitivamente i remi in barca e poteva così iniziare la vera lotta tra i big della classifica. Bernard restava da solo in testa alla cosa e riusciva a scollinare in prima posizione. Nella discesa si segnalavano le cadute di David Gaudu (Team Groupama FDJ) e di Tao Gheogegan Hart (Team INEOS Grenadiers), che restavano attardati. All’inseguimento di Bernard si portavano Remi Cavagna (Team Deceuninck Quick Step) e Luis Leon Sanchez (Team Astana), mentre Hart restava definitivamente attardato, al contrario di Gaudu che riusciva a rientrare nel gruppo principale. A 10 km dall’arrivo Bernard aveva 20 secondi di vantaggio su Sanchez e Cavagna mentre il gruppo inseguiva a un minuto. La sfortuna questa volta si abbatteva su Cavagna che aveva un problema meccanico e restava attardato. Sanchez raggiungeva Bernard in testa alla corsa e a 5 km dal termine la coppia di testa aveva un vantaggio di 25 secondi sul gruppo in forte recupero. Lo spagnolo restava da solo in testa alla corsa ma alle sue spalle esplodeva la bagarre. Primoz Roglic (Team Jumbo Visma) rompeva gli indugi e si riportava su Sanchez con facilità . Lo sloveno accelerava e conquistava il secondo traguardo volante del Col de Durbize, a poco meno di 3 km dall’arrivo. L’azione di Roglic continuava fin sul traguardo, visto che nessuno riusciva a riportarsi su di lui. Lo sloveno, alla prima vittoria stagionale, tagliava il traguardo con 12 secondi di vantaggio su Maximilian Schachmann (Team Bora Hansgrohe) e Guillaume Martin (Team Cofidis). Quarto era Tiesj Benoot (Team Lotto Soudal) e quinto Alexander Vlasov (Team Astana). Fabio Aru (Team Qhubeka ASSOS), primo italiano al traguardo, terminava ventiseiesimo a 1 minuto e 7 secondi di ritardo da Roglic. La classifica generale viene così rivoluzionata, con Roglic in maglia gialla davanti a Schachmann e Brandon McNulty (UAE Team Emirates), distanziati rispettivamente di 35 e 37 secondi. Domani è in programma la quinta tappa da Vienne a Bollene. Dopo l’indigestione odierna di GPM, questa tappa ne prevede soltanto uno, a circa 35 km dall’arrivo. Tutto fa presumere che le ruote veloci torneranno protagoniste.
Giuseppe Scarfone