FUGLSANG RE DI DANIMARCA
Come previsto è ancora il danese della Saxo Bank ad aggiudicarsi la gare di casa per la terza volta consecutiva: primato assoluto. Sul traguardo di Rudersdal è però ancora la HTC a farla da padrone, Roulston resiste al rientro del gruppo e conquista la vittoria su Matti Breschel.
Foto copertina: Jacob Fuglsang celebra il successo finale nel Giro di Danimarca 2010 (foto CyclingPhoto.eu)
Nella tappa conclusiva del Post Danmark Rundt che presentava un’anteprima del percorso Mondiale 2011 Fuglsang ha scritto la storia di questa breve corsa danese. Il ragazzo, 25 anni, della Saxo Bank ha scritto per la terza volta consecutiva il suo nome in testa alla classifica finale, firmando un record assoluto superando Arvesen a quota due.
Partito con una trentina di secondi di vantaggio non ha dovuto far altro che guardarsi dal più diretto avversario, e vincitore della cronometro di ieri, Sven Tuft, portacolori della Garmin.
Gara abbastanza tranquilla per la squadra del danesa che ha lasciato partire una fuga composta perlopiù da ruote veloci: Farrar, Renshaw e Stegmans. Niente da fare per i tre che sono stati poi raggiunti all’inizio del circuito conclusivo che, come detto sarà sede dei mondiali il prossimo anno. Ripresi i fuggitivi si è lanciato in avanscoperta un gruppetto dal quale è uscito Roulston nelle fase conclusive della corsa.
Il neozelandese della HTC ha resistito al ritorno del gruppo fino al traguardo cogliendo un successo importante. Il gruppo è giunto appena dietro a due secondi regolato dal compagno di Fuglsang, e già vincitore di tappa, Breschel. Al terzo posto si piazza il nostro Belletti con un’altra prestazione degna di nota. Il corridore della Colnago è stato l’unico italiano a tenere alto l’onore italiano in terra danese.
“Sul podio dei Mondiali 2011” ha così sfilato Fuglsang in maglia gialla seguito dal compagno, connazionale, leader della classifica a punti Matti Breschel. La Saxo Bank ha poi conquistato anche la classifica a sqaudre. La classifica GPM è stata invece apannaggio di Reihs, la maglia bianca di miglior giovane è finita poi sulle spalle di Guldhammer della HTC.
di Andrea Mastrangelo