EWAN CALA L’ASSO AD ABU DHABI, POGACAR E’ IL RE DEGLI EMIRATI
L’ultima tappa dell’UAE Tour premia Caleb Ewan (Lotto-Soudal). Lo sprinter australiano, piuttosto in ombra nei precedenti sprint, ha battuto nettamente nella volata finale l’irlandese Sam Bennett (Deceunick-Quick Step), vincitore della 5a e della 6a frazione, e il tedesco Phil Bauhaus (Bahrain-Victorius). La classifica generale va a Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) che ha preceduto di 35” Adam Yates (Ineos Grenadiers) e di oltre 1′ il portoghese Joao Almeida (Deceunick-Quick Step).
La 7a ed ultima frazione della corsa Emiratina, con partenza a Yas Marina e arrivo all’Abu Dhabi Breakwater, rappresentava una passerella finale destinata a sorridere nuovamente alle ruote veloci. I corridori erano infatti attesi da 147 km interamente piatti che non lasciavano prevedere nessuna sorpresa.
La corsa è stata movimentata dall’azione di tre corridori: l francese Alexys Brunel (Groupama-FDJ) e il duo italiano dell’Astana-PremierTech formato da Samuele Battistella e Mattia Sobrero. Il terzetto ha velocemente guadagnato un margine di oltre 3′, dopodichè il gruppo ha iniziato a controllare l’azione dei fuggitivi in particolare grazie al lavoro profuso dagli uomini della Jumbo-Visma.
Il vantaggio dei battistrada è così iniziato a scemare fino a crollare definitivamente intorno al km 60 quando la comparsa del vento laterale e l’azione degli uomini della Deceunick-Quick Step hanno provocato la frattura del gruppo in diversi ventagli. In testa alla corsa è rimasto un drappello di una ventina di corridori che comprendeva anche il leader della generale Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) e Sam Bennett, vincitore delle ultime due tappe. Il distacco rispetto agli immediati inseguitori, a differenza di quanto accaduto nella prima tappa, non ha superato i 30” e così i ritardarati sono riusciti a ricucire il gap approfittando anche del cambio di direzione della corsa. Il gruppo si è ricompattato e la corsa è proseguita senza ulteriori colpi di scena, fatta eccezione per una brutta caduta avvenuta a 40 km dall’arrivo nelle prime posizioni del gruppo e che ha coinvolto tra gli altri il secondo della classifica generale, Adam Yates (Ineos Grenadiers). Il britannico, nonostane l’impatto abbastanza violento, è subito risalito in bici rientrando in gruppo nel giro di pochi chilometri.
A questo punto era chiaro che la corsa sarebbe terminata in volata. IL ritmo è decisamente calato fino ai chilometri finali, quando le squadre dei velocisti hanno decisamente preso la testa del gruppo. Come al solito, Michael Morkov (Deceunick-Quick Step) ha lanciato nel migliore dei modi il suo capitano Sam Bennett che ha provato a cogliere il tris con il solito sprint di potenza. Alla ruota dell’Irlandese si era però già posizionato Caleb Ewan (Lotto-Soudal). L’australiano è uscito sul lato destro della strada ed è finalmente riuscito ad ottenere il primo successo stagionale, battendo nettamente Sam Bennett e Phil Bauhaus (Bahrain-Victorius). Alle loro spalle Michael Morkov, Cees Bol (Team DSM) e il redivivo Andrè Greipel (Israel Start-Up Nation).
Nessuna variazione nella classifica generale. Tadej Pogacar conquista così l’UAE Tour con un vantaggio di 35” su Adam Yates, vincitore della passata edizione. Sul gradino più basso del podio sale invece Joao Almeida (Deceunick-Quick Step) a 1′02 da Pogacar. Seguono l’australiano Ben Harper (Team Jumbo-Visma) quarto a 1′44”, lo statunitense Neilson Powless (EF Education-Nippo) a 1′46”, il giovane danese Mathias Skjelmose Jensen (Trek-Segafredo) a 2′37” e Damiano Caruso (Bahrain-Victorius) a 2′39”. Chiudono la top ten Mattia Cattaneo (Deceunick-Quick Step) a 3′53”, Ruben Fernandez (Cofidis) a 4′13” e Fausto Masnada (Deceunick-Quick Step) a 6′30”.
Pierpaolo Gnisci