GIRO DELLA POLONIA A MARTIN, ULTIMA TAPPA A GREIPEL
Va al tedesco Andre Greipel l’ultima tappa del Giro della Polonia, sul traguardo per velocisti di Cracovia. Il successo finale va all’irlandese Daniel Martin, alfiere Garmin Transitions.
Foto copertina: Andre Greipel si impone sul traguardo dell’ultima tappa (foto Riccardo Scanferla)
Si è concluso a Cracovia con la volata vincente di Andre Greipel (Htc-Columbia) e la maglia gialla finale di Daniel Martin (Garmin Transitions) il Tour de Pologne 2010.
La tappa odierna, una classica tappa da “ultimo giorno di scuola” ha portato il plotone lungo i 163,9 i km da Nowy Trag a Cracovia, capitale storica e culturale della Polonia.
La volata conclusiva del Tour de Pologne ha visto il tedesco avere la meglio sul bielorusso Yauheni Hutarovich (Francaise des Jeux) e sul connazionale Robert Forster (Milram).
“Ci tenevo a vincere qui a Cracovia – dice Greipel al sedicesimo centro stagionale – vincere per due anni di fila la tappa conclusiva di una corsa a tappe così importante è sempre una grande soddisfazione. E’ stata una vittoria difficile a causa del fondo stradale reso insidioso dalla pioggia. La squadra però è stata come sempre magnifica, con i miei compagni che mi hanno pilotato fino allo sprint finale. Ieri sera è nata la figlia di mia sorella, si chiama Clarissa, questa vittoria la dedico a lei è il regalo più bello che le potessi fare”.
Ma se oggi il Tour de Pologne ha consegnato agli annali i suoi ordini d’arrivo, è stato ieri, Venerdì che la corsa polacca ha avuto il suo “giorno dei giorni” sia sotto l’aspetto emotivo,sia sotto quello agonistico .
La 6a tappa da Oswiecim a Terma Bukowina Tatrzanska di 228,5 km ha reso omaggio alle vittime della tragedia dell’Olocausto, facendo una sosta commemorativa nell’ex campo di concentramento di Auschwitz II Birkenau, osservando un minuto di silenzio e deponendo una rosa bianca ai piedi dei reticolati prima di trasferirsi in blocco e sfilare davanti alla tristemente famosa insegna “Arbeit macht frei” che contraddistingue il poco distante Campo di Auschwitz I.
“Ad Auschwitz si è consumata una delle pagine più tristi della storia dell’umanità – spiega il direttore del Tour de Pologne, Czeslaw Lang -. Con questa iniziativa abbiamo voluto cercare di trasmettere un messaggio di pace universale, uguaglianza, fratellanza e transnazionalità. Valori importanti più forti delle differenze di lingua, ideologia o religione, valori che sono alla base dello sport e del ciclismo e che lo sport e il ciclismo possono e devono contribuire a diffondere in tutto il mondo”.
Comunque nonostante il momento emotivamente e simbolicamente intenso dopo la partenza da questi luoghi tristemente famosi è cominciata una vera corsa, favorita anche dalle salite che infarcivano il percorso.
Poco dopo il via è partita la classica fuga a lunga gittata che ha sempre caratterizzato l’edizione 2010 della corsa polacca, con la presenza oramai giornaliera dell’olandese della Vacansoleil Jhonny Hoogerland sempre in caccia dei punti validi per la sempre più sua maglia ciclamino dei gpm.
Ma la Team Garmin Transitions del leader Daniel Martin, faceva buona guardia e raggiungeva uno dopo l’altro i 7 fuggitivi di giornata.
Rientrati nei ranghi gli apripista è cominciata la bagarre per aggiudicarsi la tappa regina della corsa a tappe.
Negli ultimi km si è avuto un susseguirsi di attacchi e contrattacchi, compreso un tentativo dell’italiano Marcato (Vacansoleil). Ma in tutto questo bailamme ha portato l’attacco decisivo l’olandese Bauke Mollema (Rabobank), attacco che gli ha permesso di arrivare in solitudine con un vantaggio di 7 secondi sul Michael Albasini (Htc-Columbia), Grega Bole (Lampre) e Mauro Santambrogio (BMC Racing)
“Ho provato l’azione per vincere tappa senza pensare troppo alla classifica – dice Mollema classe 1986, alla terza stagione tra i pro e vincitore del Tour de l’Avenir 2007 –. Considerate le caratteristiche del percorso penso di avere scelto il momento ideale per sferrare il mio attacco. Sono molto contento, questa è la mia prima vittoria stagionale, sicuramente la più importante della mia carriera. Sono anche molto soddisfatto del terzo posto nella classifica generale”.
Se venerdì le varie classifiche hanno preso una chiara denotazione bisognava comunque aspettare l’arrivo di Cracovia per ufficializzare la cosa.
Daniel Martin, si è aggiudicato definitivamente la maglia gialla “Skandia”, conquistata giovedì sull’arrivo in salita di Ustron, aggiudicandosi così l’edizione 2010 del Tour de Pologne. L’irlandese ha preceduto in classifica di 8” lo sloveno Grega Bole (Lampre) e di 10” l’olandese Bauke Mollema (Rabobank, vincitore ieri a sulle montagne di Terma Bukowina Tatrzanska.
“Sportivamente è il giorno più bello della mia vita – dice Martin, decimo corridore irlandese della storia a prendere parte alla corsa polacca dal 1985 ad oggi -. Abbiamo lottato fino ultimo metro. E’ stata una tappa insidiosa, resa ancora più difficile dalla pioggia. Ringrazio Murilo Fischer che nel finale mi ha pilotato magnificamente negli ultimi chilometri. Una vittoria importante anche per la squadra perché questa è una corsa Pro Tour. Cercherò di non festeggiare troppo questa sera perché ora voglio restare concentrato sulle prossime gare il GP Plouay e il Giro di Lombardia i miei due grandi obiettivi di fine stagione”.
Per il vincitore Martin oltre alla maglia gialla è stata consegnata anche una automobile Fiat Bravo.
“E’ bello avere vinto questo premio perché nella mia casa a Girona ho un garage ma non avevo ancora un’auto – dice divertito Martin -. Spero non tocchi a me portarla dalla Polonia alla Spagna. Il Tour de Pologne è una corsa che mi è piaciuta moltissimo e spero di potere tornare nel 2011 a difendere il titolo”.
Per l’olandese Jhonny Hoogerland (Vacansoleil) la soddisfazione di avere conquistato sia la maglia ciclamino “Tauron” dei gpm che la maglia rossa “Fiat” di corridore più attivo in gruppo. All’australiano Allan Davis (Astana) la maglia blu “Plus” della classifica a punti. Al Team Garmin Transitions la classifica finale a squadre.
Il vincitore dello scorso anno, l’iridato di Varese 2008, Alessandro Ballan, è retrocesso dal 3° posto in classifica di Giovedì al 5° finale a causa dei 9” di ritardo accumulati nella tappa di venerdì.
Per il veneto comunque la soddisfazione di essere il primo degli italiani in classifica generale di questa prova del tanto vituperato ProTour.
Mario Prato