TRATNIK, ARIA DI CASA A SAN DANIELE
Al Giro fuga doveva essere e fuga è stata dopo il secondo giorno di riposo. A San Daniele del Friuli ha la meglio Jan Tratnik (Team Bahrain McLaren) che si impone in una volata a due su Ben O’Connor (Team NTT Pro Cycling). I big di classifica – sempre con Joao Almeida (Team Deceuninck Quick Step) in maglia rosa non si danno battaglia e aspettano l’attesa tappa di domani con arrivo a Madonna di Campiglio
Dopo le fatiche di Piancavallo ed il secondo giorno di riposo, il Giro d’Italia affronta l’ultima settimana con la sedicesima tappa che si percorrerà interamente nella provincia di Udine. La partenza è proprio nel capoluogo friuliano e l’arrivo è a San Daniele del Friuli, dopo 229 km. Sono sei i GPM che in programma, i primi tre posti nella prima metà della tappa e l’ultimo, il Monte di Ragogna, che dovrà essere scalato tre volte in un circuito finale che ha tutte le caratteristiche di una classica del nord, chilometraggio compreso. Dopo la partenza da Udine, da dove non partiva Fernando Gaviria (UAE Team Emirates, trovato positivo al Covid) erano Giovanni Visconti (Team Vini Zabù KTM) e Ruben Guerreiro (Team EF Education First), finora rivali nella classifica GPM, ad animare la corsa. La coppia si dava battaglia lungo l’ascesa della Madonnina del Domm, primo GPM in programma. Era il portoghese che riusciva a scollinare in prima posizione. Nella successiva discesa alla coppia di testa si univa un folto gruppo di 24 ciclisti, tra cui spiccavano i nomi dell’enfant du pays Matteo Fabbro (Team Bora Hansgrohe), Valerio Conti (UAE Team Emirates) e Ben Swift (Team INEOS Grenadiers). A fare la parte da leone erano gli atleti dell’AG2R con ben 4 unità. All’inizio della salita del Monte Spig, seconda difficoltà altimetrica da scalare dopo una settantina di km dalla partenza, il vantaggio della fuga sul gruppo maglia rosa sfiorava i 5 minuti. Visconti si rifaceva su Guerreiro andando a transitare in prima posizione sul Monte Spig. Il vantaggio della fuga sul gruppo superava ormai i 6 minuti e mezzo. A Cividale Del Friuli, primo traguardo volante posto al km 87.8, era Andrea Vendrame (Team AG2R) a transitare in prima posizione. Il gruppo maglia rosa, tirato blandamente dal Team Deceuninck Quick Step, inseguiva ad oltre 6 minuti di ritardo. Visconti si aggiudicava anche il successivo GPM di Monteaperta, approfittando di un problema meccanico occorso a Guerreiro che lasciava il portoghese attardato. Il gruppo maglia rosa era segnalato ad oltre 8 minuti di ritardo. La prima delle tre scalate sul Monte Ragogna vedeva la bella azione di Guerreiro che dopo essere rientrato sulla testa della corsa nella discesa di Monteaperta, attaccava da solo e scollinava in prima posizione. Il gruppo dei fuggitivi si ricompattava prima della seconda scalata verso Monteaperta. Era Jan Tratnik (Team Bahrain McLaren) a rompere gli indugi ed ad attaccare con decisione lungo la seconda ascesa di Monteaperta. Lo sloveno scollinava in prima posizione seguito da un gruppetto di sette ciclisti compreso da Enrico Battaglin (Team Bahrain McLaren), Alessandro Tonelli (Team Vini Zabù KTM), Kamil Malecki (Team CCC), Ben O’Connor (Team NTT Pro Cycling), Ben Swift (Team INEOS Grenadiers), Geoffrey Bouchard (Team AG2R) e Manuele Boaro (Team Astana). A 15 km dall’arrivo Tratnik conservava 30 secondi di vantaggio sul primo gruppo inseguitore. Sull’ultima scalata di Monteaperta l’azione di Tratnik si faceva più pesante; lo sloveno riusciva a scollinare in prima posizione ma O’Connor era subito dietro di lui. A 10 km dal termine la coppia di testa aveva 45 secondi di vantaggio su un terzetto formato da Swift, Maleki e Battaglin. La coppia in testa manteneva un ritmo tale che gli inseguitori non riuscivano a rientrare e si giocavano così la vittoria di tappa. Era O’Connor ad attaccare a circa 200 metri dall’arrivo ma Tratnik riusciva a tenere testa all’australiano ed a superarlo a circa 50 metri dalla linea d’arrivo, andando così ad alzare le braccia per la prima vittoria in stagione ed in un Grande Giro. O’Connor concludeva al secondo posto con 7 secondi di ritardo dallo sloveno mentre sul gradino più basso in terza posizione si classificava Enrico Battaglin a 1 minuto e 14 secondi dallo sloveno. Relativo no contest tra i big della classifica con la maglia rosa Joao Almeida (Team Deceuninck Quick Step) che taglia il traguardo del gruppetto dei big – recuperando qualche secondo in classifica generale – con 12 minuti e 54 secondi di ritardo su Tratnik. In classifica generale il portoghese conduce con 17 secondi di vantaggio su Wilco Kelderman (Team Sunweb) e 2 minuti e 58 secondi di vantaggio su Jay Hindley (Team Sunweb).Domani nella diciassettesima tappa da Bassano del Grappa a Madonna di Campiglio, lunga 203 km, tornano di scena le grandi montagne con Forcella Valbona e Monte Bondone nella prima metà del tracciato. Infine il Passo Durone e la scalata di Madonna di Campiglio da Pinzolo completeranno il tutto per una tappa che promette spettacolo.
Giuseppe Scarfone