LA TAPPA DEL GIORNO: BASSANO DEL GRAPPA – MADONNA DI CAMPIGLIO

ottobre 21, 2020
Categoria: Approfondimenti

La tappa di Madonna di Campiglio inaugura la serie dei tre tapponi che decideranno le sorti del Giro d’Italia. In programma l’inedita Forcella Valbona, il Monte Bondone da un versante poco tradizionale e il Passo Durone e la non troppo difficile ascesa verso un traguardo che riaprirà nel cuore degli appassionati la ferita apertasi il 5 giugno del 1999

È il primo dei tre tapponi dell’edizione 2020 della Corsa Rosa, una tappa che qualche estimatore delle grandi frazioni di montagna ha fatto mistero di non gradire perché disegnata “al contrario”, inserendo per prime e non vicinissime al traguardo le salite più impegnative e collocando nelle fasi finale quelle più pedalabili. Le ultime due ascese, quelle meno “dotate” sono, però, le stesse che furono affrontate nel 1999 nel finale della tappa che Marco Pantani vinse poche ore prima della sua drammatica espulsione dalla corsa. La fase iniziale di quella frazione era molto più semplice di quella disegnata quest’anno e se, nonostante questo, il “Pirata” riuscì quel giorno a indovinare un’altra impresa – al traguardo si presentò un minuto prima degli altri avversari di classifica – a maggior ragione la tappa di quest’anno potrebbe essere sfruttata dagli scalatori per tentare di sovvertire l’ordine costituitosi in classifica. C’è spazio per un grande numero e cominciamo proprio dalle cifre di questa tappa, che ha in serbo 65 Km di salita e 4144 metri di dislivello, una consistente fetta del quale sarà consumata lungo la prima delle quattro salite in programma, l’inedita Forcella di Valbona (22 Km al 6.6%), giunti in vetta alla quale si saranno percorsi i primi 61 Km di questa frazione e quasi 140 Km ne mancheranno al traguardo. Terminata la successiva discesa si andrà all’attacco del mitico Monte Bondone, che sarà scalato da un versante desueto, quello di Aldeno, 20 Km al 6.8% che al Giro sono stati affrontati solamente nel 1973, quando erano ancora sterrati: a renderla impegnativa è l’alternanza delle pendenze, con tratti pedalabili intercalati ad altri più impegnativi. Dopo lo strappo del “Passo della Morte” (2.3 km al 7.7%) ci si riallaccerà al tracciato della tappa del 1999 scavalcando il Passo del Durone, che non è così “duro” come lascia intendere il nome (10.4 Km al 6%) e quindi percorrendo tutto il fondovalle della Val Rendena prima dell’ascesa finale verso Madonna di Campiglio (12.5 Km al 5.7%).

METEO

Bassano del Grappa: cielo coperto, 12°C (percepiti 11°C), vento debole da W (7 Km/h), umidità al 96%
Arsiero (39.5 Km): cielo sereno, 12.9°C (percepiti 12°C), vento debole da W (8-14 Km/h), umidità al 88%
Forcella Valbona (GPM – 61.2 Km)* : cielo sereno, 9.8°C (percepiti 8°C), vento moderato da W (10-18 Km/h), umidità al 68%
Nomi (89.2 Km) : poco nuvoloso, 17.8°C (percepiti 17°C), vento debole da WSW (6-7 Km/h), umidità al 73%
Monte Bondone (GPM – 117.5 Km) : nubi sparse, 7.1°C (percepiti 4.5°C), vento debole da WSW (6-7 Km/h), umidità al 73%, vento moderato da WSW (14-22 Km/h), umidità al 69%
Ponte Arche (traguardo volante – 154 Km) : poco nuvoloso, 17.2°C (percepiti 15°C), vento moderato da WSW (11 Km/h), umidità al 72%
Caderzone Terme (traguardo volante – 185.8 Km) : nubi sparse, 14.5°C (percepiti 12°C), vento moderato da WSW (11 Km/h), umidità al 73%
Madonna di Campiglio: nubi sparse, 8.2°C (percepiti 6°C), vento moderato da WSW (13-22 Km/h), umidità al 71%

GLI ORARI DEL GIRO

9.30: inizio collegamento RaiSport (un’ora prima della partenza)
10.30: partenza da Bassano del Grappa
11.20-11.30: passaggio da Arsiero (inizio salita Forcella Valbona)
12.15-12.35: scollinamento Forcella Valbona
12.25: inizio collegamento Eurosport 1 (a circa 61 Km dalla partenza)
13.00-13.20: passaggio da Aldeno (inizio salita Monte Bondone)
13.50-14.20: scollinamento Monte Bondone
14.00: inizio collegamento Rai2 (a circa 115 Km dalla partenza)
14.35-15.10: traguardo volante di Ponte Arche
15.05-15.45: scollinamento Passo Durone
15.30-16.15: traguardo volante di Caderzone Terme
15.35-16.20: passaggio da Pinzolo (inizio salita finale)
16.05-16.55: arrivo a Madonna di Campiglio

UN PO’ DI STORIA

Le vicende del 1999 sono oramai quasi come una “macchia” indelebile sul curriculum di Madonna di Campiglio al Giro d’Italia ed è inevitabile andarci con il pensiero e con le parole tutte le volte che la Corsa Rosa fa ritorno nella nota località di sport invernali delle Dolomiti di Brenta. È successo anche nel 2015 quando il Giro tornò a fissare un traguardo lassù, al termine di una frazione che si concluse con la vittoria dello spagnolo Mikel Landa, primo con un paio di secondi di vantaggio sul russo Jurij Viktorovič Trofimov e poco più sulla maglia rosa, il connazionale Alberto Contador. A tirare idealmente la volata al ritorno del Giro a Madonna era stato due anni prima il Giro di Polonia, la cui edizione 2013 era partita eccezionalmente dall’Italia con due tappe d’alta montagna, la prima disputata tra Rovereto e Madonna di Campiglio e la seconda con traguardo fissato al Passo Pordoi: la prima la vinse il toscano Diego Ulissi, la seconda il francese Christophe Riblon, mentre a vestire la maglia di leader della classifica alla conclusione della due giorni dolomitica fu il polacco Rafał Majka, che non sarà in grado di tenerla fino alla fine perché nel corso della gara gliela porteranno via prima lo spagnolo Ion Izagirre, poi lo stesso Riblon e infine l’olandese Pieter Weening. Tornando al Giro d’Italia Madonna di Campiglio nel 1977 era stata prescelta quale sede di partenza della 19a tappa, arrivata a San Pellegrino Terme e vinta dal faentino Renato Laghi.

Uno scorcio delle Dolomiti di Brenta e, in trasparenza, laltimetria della 17a tappa del Giro (www.campiglioimperiale.it)

Uno scorcio delle Dolomiti di Brenta e, in trasparenza, l'altimetria della 17a tappa del Giro (www.campiglioimperiale.it)

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