LA TAPPA DEL GIORNO: UDINE – SAN DANIELE DEL FRIULI

ottobre 20, 2020
Categoria: Approfondimenti

Il Giro si ferma in Friuli per un’indisiosa frazione di mezza montagna disegnate sulle strette strade delle Prealpi Giulie che avrà il suo clou nella triplice ascesa al Muro di Ragogna, muro di 3 Km al 10.4% che al campionato nazionale del 1991, quando doveva essere affrontato una sola volta, permise a Gianni Bugno di conquistare la maglia tricolore con quasi un minuto di vantaggio sugli avversari che più gli arrivarono vicini

Gli organizzatori del Giro l’hanno giustamente considerata come tappa di media montagna (oggi non si supereranno i 950 metri di quota) e gli hanno attribuito quattro stelle come grado di classificazione, un passo sotto le frazioni decisive della Corsa Rosa. Ma quella stella in più se la merita tutta la tappa che terminerà a San Daniele del Friuli perché mettendo assieme le sei ascese scaglionate lungo il tracciato e collocate distanti l’una dall’altra verrebbe fuori un’ascesa “monstre” di quasi 29 Km (lo Stelvio è più corto, per fare un paragone), forte di un dislivello di 2334 metri e di una pendenza media globale del 7,9%. Ecco una tappa che i corridori che puntano alla vittoria finale non dovranno prendere assolutamente sottogamba e considerare solo come una normale “vigilia” ai due tapponi di Madonna di Campiglio e dei Laghi di Cancano, insidiosa anche solo per il fatto d’essere collocata subito dopo il giorno di riposo. Si comincerà a salire a una ventina di chilometri dal via, quando si imboccherà l’ascesa più lunga di giornata, che in circa 11 Km inclinati al 7.1% condurrà al “tetto” della tappa, i 949 del valico noto con il soprannome di “Madonnina del Domm”. 46 Km più avanti ci si arrampicherà sul Monte Spig (6.4 Km al 7%), scollinando non distanti dal celebre santuario di Castelmonte, poi si affronterà l’ascesa di Monteaperta (3.7 Km al 7.4%) una trentina di chilometri prima dell’ingresso nell’impegnativo circuito che caratterizzerà il finale di tappa. In questo anello si dovrà ripetere per tre volte il Monte di Ragogna, muro lungo meno di 3 Km che picchia fino al 16%, mentre la pendenza media è del 10.4%: quando si sarà superata per l’ultima volta questa arcigna salita mancheranno 13 Km al traguardo dove, dulcis in fundus, nel corso dei mille metri conclusi la strada tornerà a prendere violentemente quota proponendo un ultimo muretto al 20%. Cosa potrebbe succedere in corsa? Per farvi un’idea vi invitiamo a leggere l’odierna puntata della rubrica “Un po’ di storia”

METEO

Udine : cielo coperto, 13.3°C, vento debole da SSW (4 Km/h), umidità al 91%
Cividale del Friuli – 1° passaggio (47.4 Km): cielo coperto, 13.9°C, vento debole da SSW (4 Km/h), umidità al 90%
Cividale del Friuli – 2° passaggio (traguardo volante – 87.8 Km) : cielo coperto, 14.2°C, vento debole da SSW (5 Km/h), umidità al 90%
Tarcento (138.2 Km) : cielo coperto, 14.4°C, vento debole da SSW (6 Km/h), umidità al 90%
Monte di Ragogna – 1° passaggio (162.1 Km) : cielo coperto con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 14.5°C, vento debole da SSW (6 Km/h), umidità al 90%
San Daniele del Friuli: cielo coperto con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 14.5°C, vento debole da SSW (7 Km/h), umidità al 91%

GLI ORARI DEL GIRO

9.20: inizio collegamento RaiSport (un’ora e 5 minuti prima della partenza)
10.25: partenza da Udine
11.20-11.30: scollinamento Madonnina del Domm
12.25: inizio collegamento Eurosport 1 (a circa 70 Km dalla partenza)
12.30-12.45: scollinamento Monte Spig
12.40-13.00: traguardo volante di Cividale del Friuli
13.30-13.55: scollinamento Monteaperta
14.00: inizio collegamento Rai2 (a circa 130 Km dalla partenza)
14.10-14.35: ingresso nel circuito finale
14.30-15.00: primo scollinamento Monte di Ragogna
14.45-15.20: primo passaggio da San Daniele del Friuli
14.50-15.25: traguardo volante di Castello di Susans
15.10-15.45: secondo scollinamento Monte di Ragogna
15.25-16.05: secondo passaggio da San Daniele del Friuli
15.50-16.30: terzo scollinamento Monte di Ragogna
16.05-16.50: arrivo a San Daniele del Friuli

UN PO’ DI STORIA

Il Giro non ha mai fatto tappa a San Daniele del Friuli ma c’è un precedente nella cittadina friulana famosa per il suo prosciutto DOP che fa capire quanto non bisogni sottovalutare il percorso della 16a tappa della Corsa Rosa. Era il 30 giugno del 1991 e quell’anno la federazione scelse il Giro del Friuli quale prova unica del campionato nazionale, disegnato su di un percorso che fece storcere il naso a molti, ritenuto poco impegnativo perché i 250 Km del tracciato erano effettivamente pedalabil e privi di grandi difficoltà. Tutto questo fino ad una quindicina di chilometri dal traguardo, quando la strada proponeva il Monte di Ragogna, una sola ascesa rispetto alle tre del Giro 2020 ma che bastò al corridore che quell’anno conquistò la maglia tricolore per sbaragliare la concorrenza: quell’uomo solo al comando era il futuro due volte campione del mondo Gianni Bugno, che scollinò con 25” di vantaggio, poi portati a 49” sul traguardo di San Daniele dove la volata per il secondo posto fu conquistata da Franco Chioccioli, vincitore uscente del Giro d’Italia, su Claudio Chiappucci e l’attuale commissario tecnico della nazionale Davide Cassani.

Prelibate forme di Prosciutto di San Daniele D.O.P. in camera di stagionatura e, in trasparenza, laltimetria della sedicesima tappa (food.firstonline.info)

Prelibate forme di Prosciutto di San Daniele D.O.P. in camera di stagionatura e, in trasparenza, l'altimetria della sedicesima tappa (food.firstonline.info)

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