BIS DI ULISSI SUI COLLI EUGANEI, BATTUTA LA MAGLIA ROSA

ottobre 16, 2020
Categoria: News

Dopo il successo agrigentino, Diego Ulissi riesce a ripetersi sul traguardo di Monselice. Stavolta è vittoria in uno sprint ristretto grazie alla selezione fatta sull’ultimo strappo che ha lasciato indietro avversari temibili come Sagan e Démare. Sugli scudi la maglia rosa che disputa la volata e coglie il secondo posto con il relativo abbuono alla viglia di una cronometro che potrebbe far luce sulle reali possibilità dell’attuale capoclassifica.

Tappa molto ben disegnata perché incerta sino alla fine. Si trattava di un percorso completamente pianeggiante nella prima parte, con due dentelli da pendenze severe nella seconda. Se dopo il primo GPM, il gruppo dei velocisti ed in particolare di Arnaud Démare è riuscito a rientrare sul gruppo maglia rosa, dopo il secondo non c’è stato nulla da fare. La selezione violenta sulle arcigne rampe e il ritmo forsennato imposto dagli uomini della maglia rosa nel tratto pianeggiante per andare all’arrivo hanno impedito di ricucire sia al gruppetto di Sagan, in ritardo di pochi secondi, che a quello di Démare più distanziato.
Questo non significa che la tappa di oggi non fosse comunque aperta a diversi scenari.
Dopo il primo GPM infatti, Démare è riuscito a riportarsi sul gruppo dei migliori, mentre nel secondo caso, è stato solo il lavoro degli uomini della maglia rosa ad impedire il ricongiungimento. Almeida oggi era certamente interessato anche alla vittoria di tappa che non è ancora riuscito a centrare in questo giro, ma anche a cogliere un abbuono in chiave classifica generale.
Non è la prima volta che il portoghese va a raccogliere abbuoni sul percorso per consolidare, seppur di pochi secondi, il vessillo del primato.
Questa ricerca spasmodica di raccogliere secondi ove possibile rivela che Almeida non pensa affatto di essere condannato a cedere la rosa sulle grandi salite specie se, come appare tutt’altro che improbabile, la terza settimana subirà mutamenti tali da renderla meno selettiva.
Una prima importante risposta la si avrà domani al termine della prova contro il tempo. Nella prima tappa a cronometro, Almeida è stato secondo solo a Ganna, che però è di un’altra categoria in quella specialità. Il portoghese ha fatto un secondo meglio di Geraint Thomas che è comunque uno specialista e che si era presentato ai nastri di partenza della corsa rosa con una buona condizione.
Se i distacchi per ogni chilometro saranno gli stessi della prima tappa, i vari Nibali e Fuglsang potrebbero pagare un passivo intorno ai due minuti che, sommato all’attuale distacco, andrebbe a costituire un gap importante verso un corridore che ha dimostrato di cavarsela perlomeno in salite non durissime.
Va anche detto che, man mano che si va avanti con le tappe, contano più le energie residue che l’attitudine a certi tipi di tracciati e che Nibali, negli ultimi giorni, è apparso in crescendo di condizione. Lui che è un diesel potrebbe difendersi egregiamente.
La cronaca della tappa per i primi 150 Km ha seguito il consueto copione. Dopo 30 Km di scatti, si è formata una fuga di sette uomini che rispondono ai nomi di Geoffrey Bouchard (Ag2r La Mondiale), Simon Pellaud e Simone Ravanelli (Androni Giocattoli – Sidermec), Rodrigo Contreras (Astana), Alessandro Tonelli (Bardiani CSF Faizanè), Harm Vanhoucke (Lotto-Soudal) e Lorenzo Rota (Vini Zabù Zardo KTM).
Il vantaggio massimo di questi corridori ha superato i 3 minuti, per poi attestarsi sui due grazie al lavoro degli uomini di Peter Sagan che oggi era uno dei favoriti.
In vista del primo GPM, grande bagarre in gruppo per prendere la salita nelle prime posizioni, a fare il ritmo ci pensa Matteo Fabbro che riesce a togliere di ruota i velocisti puri, mentre tra i fuggitivi, si avvantaggiano Bouchard e Tonelli.
Nel tratto tra i primo ed il secondo GPM, i velocisti rientrano sul gruppo maglia rosa, ma sulla salita in concomitanza con la definitiva capitolazione del tentativo di giornata, vi è una nuova accelerata in gruppo ad opera di Diego Ulissi. Il ritmo del toscano è nuovamente fatale ai velocisti, ma stavolta i distacchi al GPM saranno più netti e soprattutto porteranno a staccare anche Peter Sagan, che scollinerà con una ventina di secondi, mentre il gruppo di Démare con un distacco intorno a 45 anche per via del rilancio da parte di Tao Geogenhart Hart (Ineos Grenadiers) che riesce a guadagnare qualche metro, ma non a dare continuità all’azione.
Nel tratto pianeggiante per andare all’arrivo, i gregari della maglia rosa tirano a tutta, segno che Almeida, dotato di un discreto spunto veloce, è intenzionato a tentare la vittoria di tappa.
Il ritmo della squadra della maglia rosa impedisce il rientro dei gruppi staccati e neppure Sagan, che insieme a De Gendt e Swift aveva tentato un inseguimento più deciso, riesce a rientrare.
Si va quindi allo sprint con un gruppo maglia rosa composto da 20 uomini con tutti i big in lotta per la generale. E’ McNulty a portare nelle prime posizioni Diego Ulissi che riesce poi a prendere la ruota di Mikkel Frolich, facendosi praticamente tirare la volata dal compagno della maglia rosa.
Almeida prova a rimontare mentre Konrad cerca di uscire sulla destra vicino alle transenne, ma il traguardo è troppo vicino ed Ulissi lo supera per primo andando a bissare il successo di Agrigento.
Come si diceva in apertura, domani il giro entra nella fase decisiva con la cronometro e l’arrivo a Piancavallo di domenica in attesa di capire che ne sarà dei tapponi che prevedono passaggi a quote elevate.

Benedetto Ciccarone

La vittoria di Ulissi a Monselice (Getty Images)

La vittoria di Ulissi a Monselice (Getty Images)

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