SCHELDEPRIJS, CALEB EWAN DOMINA UNA VOLATA CAOTICA
Caleb Ewan (Lotto Soudal) ha ottenuto la sesta vittoria stagionale vincendo in volata allo Scheldeprijs con ampio margine sulla concorrenza. Dietro di lui il caos, tra cadute, polemiche e squalifiche, alla fine è stato Niccolò Bonifazio (Team Total Direct Energie) a conquistare il secondo posto davanti a Bryan Coquard (B&B Hotels – Vital Concept p/b KTM). Pascal Ackermann (BORA – hansgrohe) inizialmente classificatosi secondo è stato squalificato per aver causato una caduta.
L’edizione 108 della Scheldeprijs si è dovuta adeguare alla situazione causata dal coronavirus, con un percorso decisamente condizionato dalle limitazioni imposte dai Paesi Bassi. Infatti, normalmente la corsa sarebbe partita e poi transitata per gran parte del percorso su territorio olandese prima di arrivare nella cittadina di Schoten dove i corridori avrebbero percorso il solito circuito che includeva un tratto di pavè. Questa edizione, però, anche per controllare meglio la competizione viste le nuove misure imposte dal governo belga è stata disputata interamente sul circuito di Schoten con l’unica variante nell’assenza del tratto di pavè. La classica ha sempre favorito gli sprinter, ma chiaramente con queste modifiche l’arrivo in volata era praticamente garantito, non presentando alcuna asperità altimetrica e una distanza comunque ridotta a 174 chilometri.
La lista dei partenti garantiva una volata di livello includendo Sam Bennett (Deceuninck – Quick Step), Caleb Ewan (Lotto Soudal), Pascal Ackermann (BORA – hansgrohe), Mads Pedersen (Trek – Segafredo), Jasper Philipsen e Alexander Kristoff (UAE-Team Emirates) come principali favoriti vedendo come possibili outsiders Tim Merlier (Alpecin-Fenix), Nacer Bouhanni (Team Arkéa Samsic), Cees Bol (Team Sunweb), Bryan Coquard (B&B Hotels – Vital Concept p/b KTM), André Greipel (Israel Start-Up Nation) e Mark Cavendish (Bahrain – McLaren) che dopo una struggente intervista al termine della Gent-Wevelgem ha fatto capire che da qui in poi ogni corsa potrebbe essere la sua ultima in carriera nella speranza di ottenere un contratto per la prossima stagione.
Nella prima tornata, nonostante i tentativi, nessuno era in grado di avvantaggiarsi sul gruppo, mentre nel secondo giro prendeva piede la fuga comprendente Lewis Askey (Groupama – FDJ), Cavendish, Dmitriy Grudzev (Astana Pro Team), Piotr Havik (Riwal Securitas Cycling Team), Christopher Juul-Jensen (Mitchelton-Scott), Travis McCabe (Israel Start-Up Nation), Michael Schär (CCC Team) e Luc Wirtgen (Bingoal – Wallonie Bruxelles). Nello stesso tratto era costretto a ritirarsi Casper Pedersen (Team Sunweb) per una caduta e nel giro seguente anche il compagno di squadra Mads Pedersen si fermava, curiosamente entrambi vincitori domenica scorsa (rispettivamente alla Paris – Tours e alla Gent-Wevelgem). Apparentemente il suo ritiro è stato precauzionale per un fastidio al ginocchio in vista del suo obiettivo, il Giro delle Fiandre di domenica, lasciando il ruolo di capitano nella giornata odierna ad Edward Theuns.
La fuga rimaneva costantemente controllata a un minuto – un minuto e mezzo con in gruppo ad alternarsi corridori di Deceuninck – Quick Step, Lotto Soudal, UAE-Team Emirates, Alpecin-Fenix e B&B Hotels – Vital Concept p/b KTM. Cavendish perdeva contatto dalla fuga quando mancavano 34 chilometri dalla conclusione, mentre il gruppo restava a 34” di ritardo. Quando la fuga passava per l’ultima volta sotto il rettilineo d’arrivo allungava Askey seguito da Havik, il quale, poco dopo, contrattaccava tentando di resistere in solitaria al ritorno del gruppo, che riusciva però a chiudere su di lui a otto chilometri dall’arrivo.
Erano Deceuninck – Quick Step e B&B Hotels – Vital Concept a controllare le fasi conclusive con un inserimento negli ultimi tre chilometri di UAE-Team Emirates prima, e BORA – hansgrohe poi. Kristoff si occupava di lanciare la volata per Philipsen, ma alla sua ruota riusciva ad inserirsi Ewan che con un grande sprint vinceva con due biciclette di margine su Ackermann, il quale verrà squalificato per aver causato la caduta di August Jensen (Riwal Securitas Cycling Team). Al secondo posto si è classificato Niccolò Bonifazio (Team Total Direct Energie) davanti a Coquard. Nel finale molto confuso Philipsen, classificatosi quinto, si era lamentato con Bonifazio per averlo chiuso verso le transenne e nel farlo ha anche spinto leggermente il corridore ligure, azione che ha fatto a sua volta polemizzare Merlier, all’arrivo quarto, per il gesto pericoloso compiuto dal connazionale.
Nella caduta è rimasto coinvolto anche Ivàn Garcia Cortina (Bahrain – McLaren), fortunatamente sia per lo spagnolo sia per Jensen non sono state riportate conseguenze gravi.
Carlo Toniatti.