LA TAPPA DEL GIORNO: LANCIANO – TORTORETO
ottobre 13, 2020
Categoria: Approfondimenti
Dopo il primo giorno di riposo il Giro si riavvia con l’insidiosa tappa dei muri abruzzesi. Se ne dovranno affrontare in tutto sei, prevalentemente concentrati negli ultimi 60 Km. Un ruolo chiave dovrebbe averlo la triplice ascesa al borgo antico di Tortoreto, mentre il “non plus ultra” sarà rappresentato dal 24% di pendenza massima del brevissimo muro di Controguerra
Una “costante” del Giro d’Italia n° 103 saranno i muri, che saranno previsti in ben cinque frazioni, la prima delle quali è stata disputata qualche giorno fa sul Gargano. La regina di queste tappe sarà quella che si correrà oggi pomeriggio sulle strade abruzzesi, che di queste breve ma ripide verticali ne proporrà ben sei, cominciando dal muro del Tricalle a Chieti, 1800 metri inclinati al 7.8% e un picco al 19% che si scaleranno nella prima parte di questa delicata frazione, i cui momenti clou si vivranno negli ultimi 60 Km. A introdurre le danze sui sesti gradi nel finale sarà la prima ascesa al borgo alto di Tortoreto, 3 Km al 7,3% che presentano due picchi al 18%, uno nel corso del chilometro iniziale e l’altro a mille metri dallo scollinamento. Dopo un ultimo tratto tranquillo sulla Statale Adriatica si supereranno in rapida successione la salita di Colonnella (3 Km al 9.2% e un altro picco al 18%) e il brevissimo ma bruciante muro di Controguerra, 900 metri al 9.7%, una sventagliata al 24% e in vetta un traguardo volante ad abbuoni ad attendere i corridori. Si tornerà quindi a pedalare in direzione del borgo di Tortoreto, stavolta raggiungendolo dal versante di Via Badette, 2500 metri al 7% che presentano un altro “colpo secco” al 20%. E ancora non sarà finita perché subito dopo bisognerà ripetere il muro scalato una sessantina di chilometri prima, imboccandolo più in quota (2 Km al 7,2%) e saltando così il primo dei due picchi al 18%. Ma non ci sarà ancora spazio per tirare il fiato perché, superato l’ultimo dei sei muri di giornata, si dovranno ancora percorre 11 Km per raggiungere il traguardo, fissato in riva all’Adriatico, tratto nel quale chi dovrà recuperare il terreno perduto sui muri si spremerà fino all’ultima stilla di energia.
METEO
Lanciano : nubi sparse, 14.1°C (percepiti 8°C), vento moderato da NW (21-24 Km/h), umidità al 61%
Chieti (GPM – 47.1 Km): nubi sparse, 14.7°C (percepiti 10°C), vento moderato da NW (19-23 Km/h), umidità al 58%
Montesilvano (zona rifornimento – 79.3 Km) : nubi sparse con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 16.4°C (percepiti 12.5°C), vento moderato da NNW (17 Km/h), umidità al 57%
Tortoreto (GPM – 1° passaggio – 120 Km): cielo coperto, 15.6°C (percepiti 14°C), vento debole da N (9-10 Km/h), umidità al 54%
Tortoreto Lido (arrivo) : cielo coperto, 16.3°C (percepiti 15°C), vento debole da NNE (8 Km/h), umidità al 54%
GLI ORARI DEL GIRO
11.10: inizio collegamento RaiSport (55 minuti prima della partenza)
12.05: partenza da Lanciano
12.25: inizio collegamento Eurosport 2 (a circa 15 Km dalla partenza)
13.10-13.20: scollinamento Chieti
14.00: inizio collegamento Rai2 (a circa 80 Km dalla partenza)
14.35-14.50: traguardo volante di Giulianova
14.50-15.10: primo scollinamento di Tortoreto
15.20-15.40: scollinamento di Colonnella
15.25-15.50: traguardo volante di Controguerra
16.00-16.25: secondo scollinamento di Tortoreto
16.10-16.40: arrivo a Tortoreto Lido
UN PO’ DI STORIA
Tortoreto si trova a meno di 20 Km dalla nota stazione balneare marchigiana di San Benedetto del Tronto, agli appassionati di ciclismo nota per essere la sede d’arrivo della Tirreno-Adriatico, la gara creata nel 1966 da Franco Mealli e negli anni divenuta la seconda corsa a tappe italiana per importanza dopo il Giro. Grazie anche a questa vicinanza per ben quattro stagioni consecutive Tortoreto è stata scelta come traguardo alla “Corsa dei Due Mari” e qui si sono imposti il veneto Pietro Guerra nel 1973, il toscano Sigfrido Fontanelli nel 1974, il belga Patrick Sercu nel 1975 e il connazionale Roger De Vlaeminck nel 1976, durante la quinta delle sei edizioni vinte di filato dal “Gitano di Eeklo”. Per la Corsa Rosa, invece, Tortoreto è stata semplicemente luogo di transito fino al 1995, quando Carmine Castellano – che da un paio di anni aveva preso il posto di Vincenzo Torriani alla guida del Giro – stabilì di farvi concludere la quinta frazione dell’edizione dominata dall’elvetico Tony Rominger e conquistata dal toscano Filippo Casagrande, fratello minore di quel Francesco che nel 2000 si piazzerà secondo nel Giro vinto da Stefano Garzelli. Il ritorno del Giro a Tortoreto per un arrivo di tappa nel 2020 è stato anticipato lo scorso anno dalla partenza da questo centro della tappa diretta a Pesaro, vinta allo sprint dall’australiano Caleb Ewan.