ANTEPRIMA WEB ILCICLISMO.IT IL PERCORSO MONDIALE DI BERGAMO 2015
Presentato ufficialmente ai rappresentanti istituzionali il circuito ipotizzato per le prove in linea dell’auspicato mondiale bergamasco del 2015. Molti siti specializzati han riportato la notizia… nessuno il percorso! Almeno fino ad ora. L’organizzazione del GS Domus rielabora il tracciato della Settimana Tricolore 2008 con alcune importanti novità, anche se non tutte le correzioni sono ancora sicure. Si punta ad un’assegnazione anticipata eventualmente già l’anno prossimo per coordinare i lavori con quelli per l’EXPO.
Foto copertina: Bergamo Alta dall’aereo (www.pieroweb.com)
La notizia circola in rete già da qualche giorno, ma cercando qui e là non si trova altro che il medesimo lancio di agenzia: “presentato il possibile percorso mondiale per Bergamo 2015”. Di informazione concreta, però, ben poco. Cerchiamo allora di scendere un po’ nel dettaglio, presentando qui il percorso e – in articoli che seguiranno a breve – qualche commento ed approfondimento.
Nella sala consiliare del Comune di Bergamo è avvenuta venerdì scorso la presentazione ufficiale ai rappresentanti di Comune e Provincia del circuito destinato ad ospitare le prove in linea di quel Mondiale di ciclismo 2015 che l’organizzazione Domus, per l’occasione rappresentata dal presidente Civettini e dal coordinatore tecnico Sommariva, sogna di portare nella città orobica. Anche la Regione Lombardia sostiene fortemente il progetto, che ben si iscriverebbe nello spirito dell’EXPO.
Sul versante istituzionale la nota più stridente nel coro di plauso ed entusiasmo è stata la pressoché concorde geremiade degli amministratori locali in merito alla scarsa disponibilità finanziaria delle casse degli enti: una tendenza a mettere le mani avanti alquanto sgradevole, potenzialmente presaga di sciagure come la rinuncia ai mondiali tridentini decisa nelle alte sfere dello Stato; ci si domanda, vista la passione espressa a parole, se sia poi tanto difficile spendersi in qualche pressione nei confronti dell’area governativa, in un momento in cui la medesima parte politica precetta tutto l’asse gerarchico dalla presidenza del consiglio giù fino all’assessorato comunale. A maggior ragione in una situazione come in quella bergamasca dove appare sempre più cruciale la transizione verso un sistema economico più avanzato.
Veniamo ora a quel che più ci interessa, ovvero il tracciato, che ripropone con poche ma sostanziali modifiche quello proposto per le prove professionisti della Settimana Tricolore 2008.
Ciascun giro partirà in piazza Vittorio Veneto per affrontare una lunga sezione essenzialmente pianeggiante, che attraversa in asse nord-sud il centro cittadino per portarsi sulla circonvallazione, a sua volta affrontata in un senso di marcia (le carreggiate sono separate) prima, e poi nell’altro, con la rotonda delle Valli a fare da simbolica boa. Si rientra quindi in centro e si percorre la zona orientale della città, fino a giungere ai piedi dell’ascesa per Città alta che transita attraverso Porta Garibaldi; seguono 2,2km di salita – comprendenti la mitica Boccola – e quindi una picchiata che in meno di 4km riporta, transitando per le Mura, allo striscione di arrivo/partenza. Gli organizzatori stimano per ciascun giro una lunghezza di circa 18km, ma – stante il percorso mostrato – i chilometri da percorrere in ogni tornata saranno, come vedremo, oltre venti.
SEZIONE 1 – 2800 m – Percorso centro cittadino
viale Papa Giovanni XXIII, via Paleocapa, via Quarenghi, via Zanica, via Campagnola, via Stendhal.
Leggerissimamente a scendere (comunque meno dell’uno per cento) fino alla svolta in via Campagnola, punto più basso del tracciato a 237m slm. Strada larga eccettuati i 200m in via Quarenghi, con possibile porfido – se non verrà ricoperto – e passaggio in sottopasso ferroviario, comunque ampiezza sede mai inferiore ai quattro metri. Curve secche, a novanta gradi o più ogni 300-400m, escluso il tratto di via Zanica che comunque non è perfettamente rettilineo.
SEZIONE 2 – 7600m – Superstrade
Circonvallazioni.
A salire leggermente (0,75-1,5%) fino ai 263m del rondò delle Valli, inversamente al ritorno sull’altra carreggiata, contropendenze in corrispondenza del cavalcavia di Borgo Palazzo. Strada molto larga, lineare, controllo visivo massimale.
SEZIONE 3 – 2300m – Percorso centro cittadino
via S. Giovanni Bosco, via Bonomelli, viale Papa Giovanni XXIII, via Roma, via Petrarca, via Verdi, Palazzatto dello Sport.
Primi 1300m paragonabili, con pendenza di segno invertito, alla sezione 1 (grazie a quelle curve Simeoni difese il vantaggio nel 2008, quando si arrivava proprio al termine di questo tratto), poi 1000m pianeggianti e tendenzialmente rettilinei fino alla rotonda della torre del Galgario.
SEZIONE 4 – 1600m – Percorso periferico
via Battisti, via Sauro, via Baioni, via Buozzi, via Maironi da Ponte.
1150m su strade molto ampie, con andamento tendenzialmente lineare, senza svolte ma con andamento impercettibilmente curvilineo. Pendenza media del 2% a salire fino a 275m slm. Ultimi 550m caratterizzate da strettoie, svolte secche e rotonda in rapida successione prima dell’attacco della salita.
SETTORE PIANEGGIANTE TOTALE: LUNGHEZZA 14,3km / DISLIVELLO POSITIVO 70m
* * *
SEZIONE 5 – 520m – La salita di Porta Garibaldi (S. Lorenzo)
via Maironi da Ponte, via Porta di San Lorenzo.
Dai 275m slm. Presso la strettoia di via Maironi la salita attacca subito nervosa con 200m regolari al 9-10%, poi dopo aver piegato a destra – e iniziando a aprire lo sguardo su Porta Garibaldi e Città alta – propone 220m più morbidi al 5-6%; in prossimità della porta (strettoia al transito, quindi svolta secca di 90 gradi a sinistra) comincia il ciottolato, molto brutto, che forse verrà ricoperto. Il ciottolato copre poi i primi 100m dopo la porta, la cui pendenza è di nuovo prossima al 10%.
SEZIONE 6 – 480m – La Boccola
via Boccola.
Si svolta a destra nella “chicane” di via Porta di San Lorenzo: tale tratto – lungo circa 100m – è caratterizzato da curva a gomito, controcurva e tornante; risulta complessivamente duro, perché, pur privo dei ciottoli, conserva pendenze intorno al 9% e la tortuosità rende difficile rilanciare.
Segue spianata fondamentale benché di soli 80m (quota 330m slm), che prelude alla Boccola vera e propria: 300m durissimi al 13% medio e costante con punte del 16%, fino ai 369m slm di Colle Aperto. Si tira il fiato solo in fondo, in prossimità di piazza Mascheroni: al momento di passare per lo strettissimo voltone che annuncia la fine delle sofferenze, anche se la strada non spiana fino appunto a Colle Aperto.
Nelle due sezioni 5 e 6 si sono in tutto percorsi 1000m al 9,4% medio, con finale asperrimo.
SEZIONE 7 – 600m – Attraverso Colle Aperto
Colle Aperto, via Beltrami.
Si tiene la destra per 180m del tutto pianeggianti, svoltando quindi su per un dentello di lunghezza inferiore ai 100m ma all’11%, che spezza ritmo e fiato prima di ulteriori 350m serpeggianti ma piani (anzi, leggermente a scendere).
SEZIONE 8 – 600m – La (mezza) Panoramica
via Cavagnis.
Svoltando a sinistra al bivio per Castagneta si imbocca la cosiddetta “Panoramica di San Vigilio”, di cui tuttavia si affronteranno solo i primi 600m, con pendenze che crescono in maniera molto regolare dal 7% al 9%, ascendendo dai 379 ai 428 metri slm per una pmed dell’8,2%. Sede larga, due tornanti.
SALITA TOTALE: LUNGHEZZA 2,2km / DISLIVELLO POSITIVO 153m / Pmed: 7% – Pmax: 16%
* * *
SEZIONE 9 – 3800m – La discesa
vicolo Sottoripa, via San Vigilio, Colle Aperto, viale Mura, viale Vittorio Emanuele II
Si scollina girando a sinistra in vicolo Sottoripa. I primi 600m di discesa sono complicati, la strada è ampia ma non amplissima, si alternano fino a Colle Aperto fasi tortuose (la svolta quasi a 180 gradi per imboccare via san Vigilio) o ripidissime come la Ripa di San Vigilio stessa. C’è pure qui ciottolato, che andrà rigorosamente ricoperto per evitare, alla meglio, problemi meccanici. Dopo una fuggevole contropendenza di 200m a salire (4-5%), ci si rituffa giù lungo le Mura con una discesa stavolta larghissima e molto filante, interrotta appena da una divertente chicane presso porta San Giacomo e poi dalla curva che passa sotto porta Sant’Agostino. La discesa richiede via via sempre più di essere spinta e pedalata, con pendenze che decrescono rapidamente per attestarsi sotto al 4% negli ultimi 200m prima del passaggio allo striscione e dell’inizio di una nuova tornata.
* * *
LUNGHEZZA TOTALE CIRCUITO: 20,3km / DISLIVELLO POSITIVO TOTALE PER GIRO: 230m
Gabriele Bugada
Nelle prossime giornate vi proporremo il commento sul tracciato e la descrizione specifica della salita della Boccola