TRIS DI DÉMARE NEL GIORNO DEI VENTAGLI
Sulla carta era la tappa più semplice del Giro d’Italia 2020. Lunga soltanto 143 km e completamente piatta, la Matera-Brindisi era destinata a diventare la classica tappa di trasferimento con un prevedibile epilogo in volata. E invece la 7a tappa ha rischiato d’essere una delle più importanti della 107a edizione della “Corsa Rosa” grazie al vento che ha condizionato la frazione. Alla fine ad alzare le braccia al cielo è stato nuovamente Arnaud Démare (Groupama-FDJ), giunto già al terzo sigillo dopo aver finalizzato nel migliore dei modi il grande lavoro dei suoi compagni. Ancora 2° Peter Sagan (Bora-Hansgrohe) davanti a Michael Matthews (Team Sunweb). Nessun movimento in testa alla classifica che vede ancora in maglia rosa Joao Almeida (Deceuninck-Quick Step) davanti a Pello Bilbao (Bahrain-McLaren) e Wilco Kelderman (Team Sunweb).
Il via ufficiale alla corsa è stato dato da Stefano Allocchio alle 13:10. Dopo appena un paio di km è riuscito ad avvantaggiarsi un quartetto composto da Josef Cerny (CCC Team) e dai soliti Thomas De Gendt (Lotto-Soudal), Marco Frapporti (Bardiani-CSF-Faizanè) e Simon Pellaud (Androni Giocattoli-Sidermec), già protagonisti delle fughe nelle precedenti frazioni. Non è riuscito invece a cogliere l’attimo giusto il giovane Fabio Mazzucco (Bardiani-CSF-Faizanè) che si è lanciato poco dopo all’inseguimento dei quattro battistrada senza riuscire a rientrare. Il vantaggio dei fuggitivi è cresciuto rapidamente raggiungendo i 2’ al km 10.
A quel punto, il copione della corsa è stato letteralmente stravolto dagli uomini della Deceuninck-Quick Step che hanno provato a creare scompiglio sfruttando il vento laterale. Sotto l’impulso della formazione Belga, il plotone si è letteralmente frantumato in diversi ventagli. Nel giro di pochissimi km nel gruppo principale sono rimasti circa 30 corridori, tra cui il leader Joao Almeida (Deceuninck-Quick Step), Vincenzo Nibali (Trek-Segafredo), Steven Kruijswijk (Jumbo-Visma), Wilco Kelderman (Team Sunweb), Peter Sagan (Bora-Hansgrohe), Elia Viviani (Cofidis) e Arnaud Démare (Groupama-FDJ). Nel primo gruppo inseguitore vi erano tra gli altri Jakob Fuglsang (Astana Pro Team), Pello Bilbao (Bahrain-McLaren), Rafal Majka e Patrick Konrad (Bora-Hansgrohe). Nel secondo drappello erano rimasti intruppati Domenico Pozzovivo (NTT Pro Cycling), Harm Vanhoucke (Lotto-Soudal), e Simon Yates (Mitchelton-Scott). Quest’ultimo, abituato a stazionare nelle retrovie del gruppo, era stato tra i primi uomini di classifica a perdere contatto.
Il gruppetto della maglia rosa, tirato da Deceuninck-Quick Step, Team Sunweb e Jumbo-Visma, ha continuato a forzare, andando a riprendere i quattro battistrada poco prima del km 25. Poco dietro, il gruppo di Fuglsang stava invece provando a riavvicinarsi grazie al grande lavoro profuso dagli uomini dell’Astana. Man mano l’intensità del vento è calata e il primo gruppo inseguitore è riuscito a ridurre lentamente il distacco e poi a rientrare sul gruppo maglia rosa al km 46. Il gruppo di Simon Yates, Harm Vanhoucke e Domenico Pozzovivo è invece riuscito a completare il ricongiungimento soltanto dopo 61 km.
Una volta ricompattato, il gruppo ha rallentato l’andatura. Ad approfittarne sono stati Marco Frapporti e Simon Pellaud che sono nuovamente ripartiti in avanscoperta poco prima del traguardo volante di Taranto.
A 500 metri dallo sprint intermedio (km 66,2) nel gruppo di testa è avvenuta una caduta che ha convolto tra gli altri, Jakob Fulgsang e Harm Vanhoucke, nuovamente rimasti attardati. Questa volta però l’inseguimento è durato molto di meno.
La corsa si è così stabilizzata e nel gruppo principale sono continuati a rientrare corridori precedentemente staccati durante i ventagli, tra cui Ilnur Zakarin (CCC Team). Il vantaggio della coppia di testa però non è mai decollato, restando sempre al di sotto dei 20”. I due coraggiosi sono stati ripresi ai -55, poco prima del secondo traguardo volante, posto a Grottaglie (km 91,5), vinto da Manuele Boaro (Astana Pro Team).
Sotto lo striscione dei -45 è arrivata l’ennesima caduta di giornata che ha coinvolto tanti corridori, tra cui il fiammingo Harm Vanhoucke, 4° in classifica e protagonista di una giornata piena d’imprevisti. La caduta ha costretto molti corridori a mettere il piede a terra e a perdere terreno da quel che rimaneva del gruppo principale. Tra gli uomini costretti ad inseguire, da segnalare il “solito” Domenico Pozzovivo. I vari gruppetti sono riusciti a completare l’inseguimento poco prima dello striscione che indicava i 20 km all’arrivo.
La fase finale di corsa è stata decisamente più tranquilla fino al prevedibile epilogo in volata. La preparazione dello sprint ha visto protagonisti gli uomini di Deceuninck-Quick Step, Groupama-FDJ e Jumbo-Visma. In particolare, sono stati gli uomini di Démare a prendere la testa del plotone sotto lo striscione dell’ultimo km e a guidare in modo perfetto il loro capitano verso lo sprint. Davide Ballerini (Deceuninck-Quick Step) ha provato ad anticipare la volata, ma Démare è stato subito lesto a prendergli la ruota e saltarlo con l’ennesima irresistibile volata. Il Francese ha tagliato il traguardo a braccia alzate, conquistando la terza vittoria di tappa in questo Giro. Peter Sagan, che ha provato timidamente ad uscire dalla ruota del Francese, si è dovuto accontentare di un altro 2° posto. Il podio di giornata è stato completato da Michael Matthews (Team Sunweb) che ha preceduto a Ben Swift (Ineos Grenardiers), Alvaro Hodeg (Deceuninck-Quick Step) e Rudy Barbier (Israel Start-Up Nation). Chiudono la top ten Davide Ballerini (Deceuninck-Quick Step), Enrico Battaglin (Bahrain-McLaren), Filippo Fiorelli (Bardiani-CSF-Faizanè) e un deludente Elia Viviani (Cofidis).
Nonostante la tempesta di inizio tappa, resta immutata la classifica generale che vede in testa sempre Joao Almeida (Deceuninck-Quick Step). Il portoghese precede di 43” Pello Bilbao (Bahrain-McLaren), di 48” Wilco Kelderman (Team Sunweb) e di 59” Harm Vanhoucke che è riuscito a non perdere tempo nonostante la giornataccia. Vincenzo Nibali (Trek-Segafredo) resta in 5a posizione (a 1’01”), davanti a Domenico Pozzovivo (NTT Pro Cycling), 6° a 1’05”, e Jakob Fuglsang (Astana Pro Team), 7° a 1’19”. Seguono Steven Kruijswijk (Jumbo-Visma) a 1’21” e i due corridori della Bora-Hansgrohe, Patrick Konrad e Rafal Majka, rispettivamente 9° ad 1’26” e 10° a 1’32”.
Domani è prevista l’8a tappa, da Giovinazzo a Vieste per un totale di 200 km. I primi 90 km saranno completamente piatti, quindi i corridori dovranno affrontare il gpm di 2a categoria di Monte Sant’Angelo (9,4 km al 6,2%). Gli ultimi 80 km saranno costellati di strappetti che renderanno duro il finale. La frazione si presta ad una lunga fuga da lontano, ma non è da escludere l’arrivo in volata di un gruppo ristretto.
Pierpaolo Gnisci