DÉMARE LASCIA TUTTI DI SASSO A MATERA. VOLATA SUPERBA DEL FRANCESE

ottobre 8, 2020
Categoria: News

Grazie ad una stupefacente volata Arnaud Démare (Groupama-FDJ) trova la sua seconda vittoria al Giro d’Italia 2020 al termine della 6a tappa, la Castrovillari-Matera. Il Campione di Francia ha letteralmente sbaragliato la concorrenza, vicendo quasi per distacco davanti a Michael Matthews (Team Sunweb) e Fabio Felline (Astana Pro Team). Per il ragazzo di Beauvais anche la soddisfazione della maglia ciclamino strappata a Peter Sagan (Bora-Hansgrohe), oggi deludente 8°. Resta letteralmente immutata la classifica generale che vede sempre in testa il giovanissimo Joao Almeida della Deceuninck-Quick Step con 43” di vantaggio da Pello Bilbao (Bahrain-McLaren).

Dopo l’impesa di Filippo Ganna nella tappa di Camigliatello Silano, il Giro è ripartito da Castrovillari per giungere nella splendida Matera dopo 188 km non privi di insidie. La 6a tappa prevedeva subito dopo il via due salite non banali anche se non classificate come gpm: il Valico di Campotenese al km 13 e l’ascesa di Croce Pantana al km 53. Una volta usciti dal Parco del Pollino, iniziava un tratto prevalentemente pianeggiante, lungo circa 90 km, che precedeva l’unico gpm di giornata, posto a Millotta dopo 162,3 km. Negli ultimi 10 km la strada tornava però a salire grazie ad un paio di strappetti situati poco prima del traguardo. Da segnalare, in particolare, una “rampa” di 750 metri al 6,3% (con punte al 10%) che terminava a 2 km dall’arrivo.

Il via ufficiale è stato dato alle ore 11:58. Da registrare il ritiro (già l’ottavo di questa edizione) dello statunitense Brent Bookwalter (Mitchelton-Scott), costretto ad alzare bandiera bianca prima ancora della partenza a causa di una sospetta frattura ad una vertebra lombare.
Poco dopo il via si è formata la fuga di giornata grazie all’azione di 4 corridori: Mattia Bais (Androni Giocattoli-Sidermec), Marco Frapporti (Vini Zabù-Brado-KTM), James Whelan (EF Pro Cycling) e Filippo Zana (Bardiani-CSF-Faizanè). I battistrada già al km 6 avevano raggiunto un vantaggio di 1’35” sul gruppo che stava approcciando la salita di Campotenese con un ritmo decisamente blando. Il gap è così lievitato rapidamente superando i 6’30” al km 20. La Deceuninck-Quick Step, infatti, non aveva nessun interesse ad andare a riprendere i battistrada, considerato il loro elevato distacco in classifica dalla maglia rosa Joao Almeida (il più vicino era Mattia Bais, 109° a oltre 50′ dal portoghese).
Il traguardo volante di San Severino Lucano (km 62,1), valido per la classifica a punti, è stato vinto dal giovane Bais davanti a Frapporti, Zana e Whelan. Arnaud Démare (Groupama-FDJ) ha invece battuto facilmente Peter Sagan (Bora-Hansgrohe), recuperando 2 punti in classifica allo Slovacco grazie anche al maldestro sprint di Maciej Bodnar (Bora-Hansgrohe) che si è piazzato davanti al compagno di squadra.
I fuggitivi hanno continuato a guadagnare fino a raggiungere un vantaggio massimo di 9’33” (ai -100). Di lì a poco la Bora-Hansgrohe ha prepotentemente preso la testa del gruppo imponendo un ritmo decisamente più sostenuto che ha consentito di ridurre sensibilmente il distacco, sceso a 6’10” ai -80. L’inseguimento del gruppo è stato favorito dal vento che è spirato a lungo in senso contrario alla marcia dei corridori: a 60 km dall’arrivo, al quartetto di testa restavano soltanto 3’18”.

Il secondo traguardo volante, posto nei pressi del delizioso borgo di Craco (km 135,1) e valido solo per gli abbuoni, è andato a Frapporti davanti a Bais, mentre il gruppo è transitato con circa 2 minuti di svantaggio.
Ai -37 la maglia rosa Almeida è stato involontaria protagonista di un incidente. Il lusitano si è fermato sul lato destro della strada per espletare un bisogno fisiologico ed è stato colpito in pieno da Brandon McNulty (UAE-Team Emirates). Fortunatamente i corridori sono subito ripartiti senza nessuna conseguenza.
Ai -32, poco prima dell’inizio dell’unico gpm di giornata, Marco Frapporti ha provato l’azione in solitaria. Il bresciano è stato ripreso poco dopo, proprio sotto lo striscione dei -30. La collaborazione dei fuggitivi era però ormai venuta meno e ciò ha favorito una serie di scatti e controscatti. Ad avere la meglio (ai -29) è stato l’australiano James Whelan che ha allungato in maniera decisa staccando i tre compagni di fuga. Whelan è così riuscito a transitare per primo sul gpm di Millotta con un vantaggio ridotto a poco più di 30” sul gruppo che nel frattempo aveva riassorbito gli altri 3 fuggitivi di giornata. Proprio dal gruppo in cima al gpm avevano provato ad evadere un imperterrito Filippo Ganna (Ineos Grenadiers) e Thomas De Gendt (Lotto-Soudal). I due sono stati subito riassorbiti però dal plotone, mentre il coraggioso Whelan si è arreso soltanto a 13,7 km dall’arrivo.
Gli uomini della Bora hanno continuato a condurre il gruppo fino ai 7 km dall’arrivo, quando in testa al plotone sono apparse le maglie di diverse formazioni intenzionate ad approcciare l’insidioso tratto finale in una posizione avanzata. Le squadre più attive in questa fase sono state l’Astana Pro Team, il Team Sunweb, la Jumbo-Visma e l’Ineos Grenadiers.

Il gruppo ha imboccato lo strappo posto poco dopo i -3 ad altissima velocità grazie ad un infaticabile Filippo Ganna, giunto nuovamente in testa al gruppo. Quando il piemontese ha terminato il suo lavoro, nessuno ha avuto la forza di partire e la Bora ha ripreso la testa del plotone col fine di pilotare Peter Sagan verso lo sprint finale. Sotto lo striscione dell’ultimo km è partita la rasoitata di Vincenzo Nibali (Trek-Segafredo) a cui si sono subito accodati Filippo Fiorelli (Bardiani-CSF-Faizanè) e lo stesso Sagan. Il Siciliano ha desistito immediatamente ed in testa al gruppo è apparso Rafal Majka (Bora-Hansgrohe) abile a rilanciare l’andatura. Peter Sagan, però, nel frattempo aveva perso terreno rimanendo intruppato oltre la 10° posizione.
A lanciare lo sprint è stato così Fabio Felline (Astana Pro Team) pilotato da un generosissimo Jakob Fuglsang. Alla sua ruota si era posizionato Démare, che è partito lungo con una progressione impressionante che non ha lasciato speranze agli altri sprinter. Il francese ha vinto la volata quasi per distacco davanti ad un Michael Matthews (Team Sunweb) in rimonta e a Fabio Felline, ottimo 3°. Seguono il colombiano Juan Sebastian Molano (UAE-Team Emirates), Davide Cimolai (Israel Start-Up Nation), Andrea Vendrame (Ag2r La Mondiale) e Mikkel Honorè (Deceuninck-Quick Step). Completano la top ten di giornata un deludente Peter Sagan (8°), Enrico Battaglin (Bahrain-McLaren) e Jhonatan Narvaez (Ineos Grenadiers). Démare ha completato la giornata trionfale strappando la maglia ciclamino a Peter Sagan e ora guida la classifca con 106 punti, 39 in più di Sagan.

Resta inalterata la classifica che vede sempre in testa il talento portoghese Joao Almeida con 43”su Pello Bilbao (Bahrain-McLaren), 48” su Wilco Kelderman (Team Sunweb) e 59” su Harm Vanhoucke (Lotto-Soudal). Vincenzo Nibali (Trek-Segafredo) resta in 5a posizione (ad 1’01”) davanti all’altro azzurro Domenico Pozzovivo (NTT Pro Cycling) che occupa la 6a posizione ad 1’05” e a Jakob Fuglsang (Astana Pro Team), 7° a 1’19”.
Domani 7a tappa, da Matera a Brindisi per un totale di 143 km. Si tratta di una delle tappe più semplici di questa edizione del Giro. Il percorso sarà quasi completamente piatto e si presterà ad un nuovo epilogo in volata. Le difficoltà maggiori che incontreranno i corridori sono le curve poste nel finale, poco prima dello striscione dell’ultimo km.

Pierpaolo Gnisci

Démare domina lo sprint a Mater (foto: Bettini)

Démare domina lo sprint a Matera (foto: Bettini)

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