LA TAPPA DEL GIORNO: MILETO – CAMIGLIATELLO SILANO

ottobre 7, 2020
Categoria: Approfondimenti

Il Giro sbarca in continente e subito propone un’altra difficile tappa di montagna. In programma quella che è la seconda salita più lunga dell’edizione 2020, l’interminabile Valico di Monte Scuro, dopo l’Etna un’altro appuntamento che potrebbe riservare sorprese

Il Giro sbarca in continente e al di là dello Stretto i corridori si troveranno di fronte un’altra montagna da scalare e si non si tratta di una montagna qualsiasi. Il Valico di Monte Scuro non è un passo blasonato ma per arrivare fino ai suoi 1618 metri di quota bisognerà superare quella che è la seconda salita più lunga di questa edizione della Corsa Rosa, inferiore per solo mezzo chilometro al Passo dello Stelvio che tra due settimane si affronterà nel tappone dei Laghi di Cancano. La pendenza non è delle più ardue, ma affrontare un’ascesa di 24.2 km al 5.6% nel finale di una tappa nella quale si superano i 200 Km di gara potrebbe riservare difficoltà per qualcuno dei big in gara. Alla fine i distacchi potrebbe anche rilevarsi più rilevanti di quelli registrati nella tappa dell’Etna, soprattutto se qualche corridore decidesse di muoversi nel tratto più ripido dell’ascesa calabrese, un muro di 2 Km all’11.6% di pendenze media che s’affronterà nell’attraversamento di Spezzano della Sila, esattamente a metà salita. Spazio (non molto) per eventuali recuperi si avrà nella successiva discesa, lunga una decina di chilometri e che terminerà l’insidiosa curva a “U” che introdurrà negli ultimi mille metri in dolce ascesa

METEO

Mileto: cielo coperto, 18.8°C (percepiti 16°C), vento moderato da WNW (16-21 Km/h), umidità al 84%
Catanzaro Lido (traguardo volante – 80.2 Km) : cielo coperto, 19.8°C (percepiti 15°C), vento moderato da WNW (28-38 Km/h), umidità al 61%
Tiriolo (GPM – 111.3 Km) : cielo coperto, 17.4°C (percepiti 12°C), vento moderato da WNW (23 Km/h), umidità al 64%
Cosenza (traguardo volante – 187.5 Km): cielo coperto con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 18.9°C (percepiti 17°C), vento moderato da WSW (18-21 Km/h), umidità al 85%
Camigliatello Silano: nubi sparse con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 11.2°C (percepiti 3°C), vento moderato da W (26-33 Km/h), umidità al 86%

GLI ORARI DEL GIRO

09.35: inizio collegamento RaiSport (55 minuti prima della partenza)
10.30: partenza da Mileto
12.20-12.30: traguardo volante di Catanzaro Lido
12.25: inizio collegamento Eurosport 2 (a circa 80 Km dalla partenza)
12.35-12.40: scollinamento Catanzaro Lido
13.15-13-30: scollinamento Tiriolo
14.00: inizio collegamento Rai2 (a circa 135 Km dalla partenza)
14.55-15.25: traguardo volante di Cosenza e inizio salita del Valico di Monte Scuro
15.50-16-30: scollinamento Valico di Monte Scuro
16.05-16.50: arrivo a Camigliatello Silano

UN PO’ DI STORIA

La Sila, altopiano celebre per le sue foreste, i lupi, il brigantaggio e il parco nazionale più “anziano” della Calabria, è stata attraversata dal Giro in quattro occasioni e la prima di questa lasciò una netta impronta sulla classifica. Era il 27 maggio del 1972 e si scalavano il Monte Scuro in partenza e poi la Croce di Agnara tra Cosenza e Catanzaro, al settimo giorno di un Giro che vedeva in maglia rosa lo scalatore spagnolo José Manuel Fuente, contro il quale sulle ascese silane Merckx si scatenò assieme al vincitore uscente del Giro, lo svedese Gösta Pettersson, al quale lascerà la vittoria accontentandosi di aver staccato di più di 4 minuti tutti gli altri e di aver tolto dalle spalle dell’iberico quella maglia rosa che terrà fino a Milano. Dieci anni più tardi si tornerà tra quelle montagne per una frazione che si rivelerà, al contrario, per nulla incisiva: come quest’anno l’arrivo era fissato a Camigliatello Silano, ma si arriva dalla direzione opposta al termine di una frazione che vide il gruppo dei migliori guardingo e la fuga riuscire a raggiungere il traguardo, dove s’impose il francese Bernard Becaas – compagno di squadra del suo omonimo in maglia rosa Hinault – davanti agli italiani Giovanni Renosto e Davide Cassani. Nel 1985 si disputò un vera e propria cavalcata attraverso la Sila, da Crotone a Paola salendo prima al Monte Scuro, dal versante che quest’anno si affronta in discesa, e poi al Passo della Crocetta a ridosso del traguardo, salita che fece passare un momentaccio a Francesco Moser, staccatosi e poi aiutato inconsapevolmente dal rivale Saronni nel corso della picchiata verso Paola, dove riuscirà quasi totalmente ad annullare il ritardo subito terminando la tappa a pochi secondi dalla volata dei migliori (in rosa era Roberto Visentini), regolata dal portoghese Acacio Da Silva. S’è, infine, disputata nel 1996 l’ultima frazione silana della storia, la prima di montagna di quell’edizione della Corsa Rosa, scattata sei giorni prima della Grecia per celebrare il centenario delle Olimpiadi: poco selettiva anche quella tappa, fu conquista dal francese Pascal Hervé, che si impossessò anche della maglia rosa levandola dalle spalle di Silvio Martinello.

Il bosco dei “Giganti della Sila” a Camigliatello Silano e, in trasparenza, l’altimetria della settima tappa del Giro 2020 (www.camigliatellosilano.eu)

Il bosco dei “Giganti della Sila” a Camigliatello Silano e, in trasparenza, l’altimetria della settima tappa del Giro 2020 (www.camigliatellosilano.eu)

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