IL CICLONE VAN DER POEL SPIANA I MURI FIAMMINGHI AL BINKBANCK TOUR
Al BinckBanck Tour il Fenomeno olandese si è scatenato nell’ultima decisiva tappa della corsa che fa da antipasto alla Campagna del Nord attaccando due volte sul Muro per antonomasia e vincendo da fuoriclasse con un’azione che ha annichilito i forti avversari.
Oggi si è corsa la tappa più attesa della corsa tra Belgio ed Olanda sulla strade e sopratutto i muri in pavè della Fiandre e lo spettacolo non ha tradito le attese sempre alte quando si corre in queste zone. Van Der Poel non ha certo corso col bilancino i 183 kilometri della Ottignies-Louvain-la-Neuve-Geraardsbergen ma andiamo con ordine. I corridori che intendevano andare in fuga hanno avuto vita particolarmente dura dato che il gruppo ha annullato molti tentativi, finchè dopo 60 km di battaglia, scatti e contropiedi, otto uomini sono riusciti ad evadere di forza dal gruppo e rispondono ai nomi di Dries De Bondt (Alpecin-Fenix), Bert-Jan Lindeman (Jumbo-Visma), Christian Knees (Ineos-Grenadiers), Brian Van Goethem (Lotto Soudal), Baptiste Planckaert (Bingoal-Wallonie Bruxelles), Rasmus Tiller (NTT), Jonas Koch (CCC) e Julien Duval (AG2R La Mondiale). Il plotone comunque ha tenuto alto il ritmo facendo in modo che il vantaggio non arrivasse neanche ai due minuti. Il percorso prevedeva un circuito finale di 26 km da fare quattro volte condito da tre muri Kapelmuur, Bosberg, Denderoordberg e arrivo proprio alle pendici della celebre salita di Geraardsbergen. Van Der Poel avrebbe potuto aspettare invece al secondo passaggio sul muro più iconico della Fiandre attacca quando mancano ancora 75 km: lo seguono solo Florian Sénéchal (Deceuninck-Quick Step) e Cyril Lemoine (Cofidis, Solutions Crédits) che però cede prestissimo sul Bosberg. Dries De Bondt, compagno di squadra del neerlandese lascia andare la fuga per aiutare il suo capitano in modo che questi rientri prestissimo sulla fuga, rifiatasse per qualche kilometro col plotone esploso e tirato dalla Trek-Segafredo del leader Pedersen che accusa un distacco di circa un minuto. Al giro successivo, quando mancavano circa 50 km, Mathieu non sente proprio la catena ed attacca fortissimo nuovamente sul Muro di Grammont levandosi tutti di ruota in un lampo: inizia così il suo spettacolare volo in solitaria: pennella le curve, rilancia continuamente e percorre in posizione da crono i rettilinei come fosse un gigante che divora la strada arrivando a guadagnare fino ad 1′30″ finchè il gruppo con tutti i pretendenti alla generale si decide a dar tutto intorno ai -30km. Sull’ultimo Bosberg ai -20km attacca Kragh Andersen (Sunweb) seguito da Oliver Naesen (AG2R La Mondiale) che dimostra di essersi ripreso dalla caduta, Stefan Küng (Groupama-FDJ) e anche dal nostro ottimo Colbrelli (Bahrain-McLaren) che lancia un bel segnale in vista delle corse che ama. Il quartetto viaggia ad alti ritmi e guadagna sull’Olandese fino ad inseguire a soli 20″ poi 15″ fino a mettere nel mirino il Campione d’Olanda che però prosegue convinto in un entusiasmante braccio di ferro a distanza ravvicinata. Nell’ultimo impegnativo km Kragh Andersen da tutto ed anche di più così come fa Van Der Poel che ha le energie per resistere e vincere dopo un’azione coraggiosissima quanto spettacolare. Naesen secondo a 4″ batte un ottimo Colbrelli terzo con Andersen quarto e Stefan Küng quinto a 8″. Il Fenomeno della Alpecin-Fenix va così a prendersi l’edizione 2020 del Binck Bank Tour con soli 2″ su un tenacissimo Kragh Andersen e 23″ sullo svizzero Stefan Küng. Pedersen con la sua Trek arriva oltre il minuto e mezzo non riuscendo nel proclamato intento di difendere la maglia. Chi si rivede con piacere su queste strade è Sonny Colbrelli che dimostra di esserci e poter far bene nei prossimi importanti appuntamenti nonostante la numerosa ed agguerrita concorrenza che auspichiamo ci garantisca grande spettacolo nelle grandi classiche alle porte.
Matteo Conz