LA TAPPA DEL GIORNO: ALCAMO – AGRIGENTO
ottobre 4, 2020
Categoria: Approfondimenti
La seconda tappa propone nel finale la breve e non troppo impegnativa salita attraverso la spettacolare Valle dei Templi. L’arrivo ad Agrigento arride ai finisseur e ad un corridore come Peter Sagan, alla sua prima partecipazione al Giro d’Italia
Tra le “stelle” al via di questa edizione della Corsa Rosa c’è un corridore del calibro di Peter Sagan, campione che nei primi 10 anni di professionismo mai ha preso parte al Giro d’Italia d’italia. Il direttore Mauro Vegni è riuscito ad assicurarselo al via fin dallo scorso autunno, quando era stato annunciato che la corsa sarebbe partita dall’Ungheria, non distante dalla sua Repubblica Slovacca, e ancora non si sapeva che la pandemia avrebbe stravolto il calendario e fatto slittare il Giro da maggio ad ottobre. Le prime tre tappe ungheresi sono state così cancellate e si è ritrovata a risalire in calendario dal quarto al secondo giorno di gara la frazione con arrivo ad Agrigento, che Vegni aveva disegnato anche pensando alla presenza di Sagan, vincitore dei mondiali di ciclismo per tre anni consecutivi, tra il 2015 e il 2017. Il finale ricalca in piccola parte, infatti, quello di un altro mondiale – disputato nel 1994, quando Peter aveva soli 4 anni, e vinto dal francese Luc Leblanc – e quella salita conclusiva di poco meno di 4 Km al 5.2% costituisce un succulento boccone per un corridore che in cima ad ascese simili, anche se più brevi, al Tour de France ha conquistato le tappe di Longwy (2017), Seraing e Boulogne-sur-Mer (2013). Bisognerà vedere, però, con quale condizione si schiererà al via del Giro perché da un paio di stagione la sua “stella” si è in parte eclissata e in particolare il suo bilancio di vittorie per il 2020 segnala ancora lo zero. Prima del finale in salita si dovranno affrontare una serie di saliscendi nei primi 46 Km di gara, che culmineranno con il GPM di Santa Ninfa (4.3 Km al 4.1%) e con la salita che condurrà al traguardo volante di Partanna (3.5 Km al 4.1%). Seguirà un interminabile e velocissimo tratto da percorrere su di una scorrevole superstrada prima di ritrovare la viabilità normale alle soglie di Porto Empedocle, dove si renderà omaggio alla figura di Andrea Camilleri. Infine, lo spettacolare attraversamento della Valle dei Templi anticiperà l’ascesa finale verso l’antica Akragas.
METEO
Alcamo: cielo sereno, 25.7°C, vento debole da NW (6-7 Km/h), umidità al 34%
Santa Ninfa (GPM – 37.5 Km) : cielo sereno, 27.8°C, vento debole da W (9-13 Km/h), umidità al 24%
Sciacca (84.3 Km) : cielo sereno, 26.6°C (percepiti 25°C), vento moderato da W (11 Km/h), umidità al 46%
Agrigento : cielo sereno, 30.5°C (percepiti 29°C), vento moderato da WSW (12 Km/h), umidità al 24%
GLI ORARI DEL GIRO
11.35: inizio collegamento RaiSport (un’ora e 20 minuti prima della partenza)
12.35: inizio collegamento Eurosport Player (20 minuti prima della partenza)
12.55: partenza da Alcamo
13.00: inizio collegamento Eurosport 2 (subito dopo la partenza)
13.50 – 13.55: scollinamento GPM di Santa Ninfa
14.00: inizio collegamento Rai2 (a circa 45 Km dalla partenza)
14.00 – 14.10: traguardo volante di Partanna
15.60-16.10: traguardo volante di Porto Empedocle
16.15-16.40: arrivo ad Agrigento
UN PO’ DI STORIA
È uno dei capoluoghi di provincia più meridionali d’Italia e per una corsa come il Giro che vive le sue pagine più salienti sulle salite alpine sono rare le puntate ad Agrigento, che comunque in sei occasioni ha avuto l’onore di accogliere la corsa rosa, per quattro traguardi e due partenze, sulle quali spicca quella dell’edizione del 1999, che scattò dalla Valle dei Templi con una tappa di 175 Km diretta a Modica, dove conquistò la prima maglia rosa il velocista cremasco Ivan Quaranta. Risale al 1965, l’anno dell’affermazione in classifica di Vittorio Adorni, il primo traguardo fissato nel cuore di quella che fino al 1927 si chiamava Girgenti e dove si impose Guido Carlesi, il corridore toscano noto con il soprannome di “Coppino” per la sua somiglianza con il Campionissimo. Ci si tornerà nel 1982 e, per rimanere in tema di campioni del mondo, quell’anno si imporrà un corridore che qualche stagione più tardi vestirà la maglia iridata, il veneto Moreno Argentin. Toccherà poi a un futuro vincitore del Tour de France, il danese Bjarne Riis, che nel 1993 vincerà al termine di una lunga fuga da lontano precedendo i compagni d’avventura Michele Coppolillo e Giancarlo Perini. L’ultimo a iscrive il suo nome nel ristretto albo d’oro dei vincitori ad Agrigento sarà l’emiliano Riccardo Riccò nel 2008, al termine della seconda frazione di quell’edizione.