VAN DER BREGGEN ILLUMINA IMOLA: BIS IRIDATO PER L’OLANDESE

settembre 26, 2020
Categoria: News

Al termine di una strepitosa cavalcata lunga oltre 40 km, Anna Van Der Breggen si laurea Campionessa del Mondo su strada per la seconda volta in carriera. L’Olandese, che aveva già vinto il mondiale in linea due anni fa ad Innsbruck, si è resa protagonista di un’irresistibile azione in solitaria partita nel corso del penultimo giro e che non ha lasciato scampo alle avversarie. Alle spalle della Van der Breggen, la battaglia per la medaglia d’argento è stata conquistata dalla connazionale Annemiek Van Vleuten che battuto allo sprint l’Italiana Elisa Longo Borghini, splendida medaglia di bronzo. La fuoriclasse di Zwolle ha così ottenuto il bis nella rassegna iridata di Imola dopo la vittoria nella prova a cronometro disputata due giorni fa.

La prova in linea femminile prevedeva 5 giri di un circuito lungo 28,8 km con partenza e arrivo all’interno dell’Autodromo “Enzo e Dino Ferrari” di Imola, per un totale di 143 km. Il percorso era uno dei più esigenti degli ultimi anni: una volta uscite dall’autodromo, le atlete dovevano affrontare il falsopiano che porta a Bergullo e quindi, dopo un breve tratto in discesa, il primo strappo del circuito, posto al km 8,8. La salita, lunga 2,7 km e con una pendenza media del 6,1%, presentava un primo tratto di 1 km al 9,6% e una seconda parte più morbida fino allo scollinamento di Mazzolano. La successiva discesa portava nel centro di Riolo Terme dove iniziava la seconda asperità del percorso, la salita di Cima Gallisterna, lunga 2,7 km e con un pendenza media del 6,4%. Lo strappo era caratterizzato da un tratto centrale di 1,4 km al 10,6%, con punte del 14%. Dopo lo scollinamento, le atlete dovevano percorrere un tratto di saliscendi prima della tortuosa e stretta discesa che precedeva il tratto finale posto all’interno dell’autodromo.

Al via della corsa iridata si sono presentate 142 atlete. Oltre al forfait della Statunitense Chloe Dygert, caduta malamente nella cronometro e gravemente infortunata, non sono partite la Bielorussa Alena Amialiusik, la Norvegese Mie Ottestad e l’Uzbeka Olga Zalelinskaya. Al via invece l’Olandese Annemiek Van Vleuten, nonostante la frattura al polso rimediata poco più di una settimana fa al Giro d’Italia.

Il nervosismo e la voglia di stare davanti sin dalle prime fasi della corsa hanno causato una caduta nel tratto di trasferimento, costringendo la direzione di corsa ad attendere le atlete attardate prima di dare il via ufficiale alla corsa. La scena si è ripetuta poco dopo il “chilometro zero”. In entrambi i casi non ci sono state conseguenze per le atlete.
Per tutto il primo giro la corsa è andata avanti senza particolari sussulti, anche se già dopo il primo passaggio sugli strappi di Mazzolano e Gallisterna, diverse atlete sono andate in difficoltà.
Al km 23, una caduta avvenuta nel tratto di discesa verso Imola ha coinvolto Anna Van der Breggen, recente vincitrice del Giro d’Italia e della Cronometro iridata. L’Olandese, aiutata dalle compagne Chantal Blaak ed Ellen Van Dijk, è riuscita a rientrare in gruppo pochi metri dopo il primo passaggio sul traguardo.

Il primo attacco di giornata è arrivato solo nel corso del secondo giro (al km 36), durante l’ascesa verso Mazzolano. A scattare dal gruppo è stata Valerie Demey. La Belga, probabilmente intenzionata a portare via un drappello, è riuscita a guadagnare 30” nel giro di pochi chilometri, grazie anche al ritmo non proibitivo del gruppo, ma è stata ripresa poco dopo lo strappo di Gallisterna.
Lungo la discesa che porta all’autodromo è giunto un secondo attacco, questa volta ad opera di Alison Jackson. La Canadese ha guadagnato qualche secondo prima di rialzarsi. Proprio quando stava per essere riassorbita dalla testa del gruppo, l’australiana Grace Brown è scattata andado a riprenderla. Il duo di testa ha proceduto di comune accordo, passando sulla linea del traguardo con 26” di vantaggio sul gruppo.

La corsa si è animata ulteriormente all’inizio del terzo giro. Ai -85, sulle due battistrada è rinvenuto un gruppetto formato da altre 9 atlete: Katia Ragusa (Italia), Amy Pieters (Paesi Bassi), Lisa Brennauer (Germania), Taylor Wiles (USA), Christine Majerus (Lussemburgo), le sorelle Alice e Hanna Barnes (Gran Bretagna), Juliette Labous (Francia) e Susanne Andersen (Norvegia). Le fuggitive hanno raggiunto rapidamente un vantaggio di circa 25”, finchè la Spagna, rimasta tagliata fuori dal tentativo, ha imposto un forcing in testa al gruppo con l’obiettivo avvicinare la fuga. L’azione delle iberiche ha consentito a Mavi Garcia di scattare e rientrare sul drappello di testa proprio all’inizio dello strappo di Mazzolano.

Lungo la salita, dal gruppo di testa hanno perso contatto la britannica Alice Barnes e l’australiana Grace Brown, mentre in coda al gruppo principale, numerose atlete si sono staccate a causa di un ritmo decisamente più alto rispetto a quello dei precedenti giri.
Le 10 battistrada sono riuscite a guadagnare un discreto margine, raggiungendo circa 1’30” di vantaggio all’inizio del terzo passaggio sullo strappo di Gallisterna. Lungo la salita il gap è cresciuto ulteriormente, superando i 2’ su un gruppo evidentemente non troppo impensierito dalla fuga. Il ritmo relativamente tranquillo ha così consentito alla slovena Eugenia Bujak di evadere all’inseguimento delle battistrada quando mancavano 67 km all’arrivo.
Al termine del terzo giro (a -57 dall’arrivo), le fuggitive sono transitate sul traguardo con 1’12” sulla Slovena e 2’28” sul gruppo tirato da Tiffany Cromwell (Australia) e composto da circa 80 atlete.

L’inizativa australiana ha provocato un deciso cambio di ritmo all’inizio del 4° e penultimo giro. Nel corso di pochi km, il gap si è ridotto notevolmente: all’imbocco dello strappo di Mazzolano, le fuggitive vantavano solo 15” su Eugenia Bujak e 50” sul gruppo principale da cui numerose atlete perdevano contatto. Proprio nel tratto più duro dello strappo, è arrivata l’accelerazione di Anne Van der Breggen che ha prodotto una evidente selezione nel gruppo. Contemporaneamente la Bujak era rientrata sulle battistrada a cui ormai restavano solo 18” di vantaggio.
Le fuggitive sono riuscite a mantenere un margine esiguo sul gruppo, finchè ai -43 è arrivato l’attacco delle Olandesi Marianne Vos e Annemiek Van Vleuten che ha neutralizzato definitivamente il tentativo delle fuggitive. Appena iniziato lo strappo di Gallisterna, la Van Vleuten ha accelerato ulteriormente distruggendo letteralmente il gruppo. Le uniche in grado di resistere al forcing sono state la danese Cecilie Ludwig, Anne Van der Breggen ed Elisa Longo Borghini.

Poco dopo, a 41,5 km dall’arrivo, Anna Van der Breggen ha piazzato un violento scatto riuscendo rapidamente a fare il vuoto. Alle sue spalle Longo Borghini, Van Vleuten e Ludwing hanno scollinato con 20” di ritardo, mentre quel che restava del gruppo inseguitore era segnalato gia ad oltre 1’.
Lungo il saliscendi successivo la Van der Breggen è risucita a guadangare ulteriormente (35” ai -38) nei confronti del trio inseguitore su cui nel frattempo era rientrata Elizabeth Deignan (Gran Bretagna). Le contrattacanti non sono riuscite a trovare un buon accordo, soprattutto a causa della presenza della Van Vleuten che non aveva intenzione di collaborare. Il vantaggio della Van der Breggen è dilagato in discesa raggiungendo 1’ ai 33 km dall’arrivo. Le quattro inseguitrici una volta entrate nell’autodromo si sono quindi rialzate facendosi riprendere dal gruppo poco prima del passaggio sulla linea d’arrivo.

Anna Van der Breggen ha continuato a guadagnare iniziando l’ultimo giro con 1’43” di vantaggio sul gruppo tirato dall’Italia. Ma l’inseguimento non ha sortito nessun effetto. Anzi, la Van der Breggen ha incrementato ulteriormente il margine, superando i 2’ ai 18 km dall’arrivo. Il gruppo inseguitore, forte di una trentina di unità, si è così rassegnato a dover lottare per l’argento.
La battaglia si è riaperta ai -12, quando lungo lo strappo di Gallisterna, Cecile Ludwig ed Elisa Longo Borghini hanno attaccato. L’Italiana ha proseguito il suo forcing facendo staccare la Danese, superata anche dalla Van Vleuten. L’olandese è rapidamente rientrata sulla Longo Borghini dando vita ad una coppia che ha subito preso un buon margine sulle altre inseguitrici.
A 5 km dall’arrivo Longo Borghini e Van Vleuten sono transitate con 1’35″ di ritardo dalla Van der Breggen e circa 30” vantaggio sul gruppo inseguitore formato da Elizabeth Deignan (Gran Bretagna), Marianne Vos (Olanda), Liane Lippert (Germania) Katarzyna Niewadoma (Polonia) e Cecilie Ludwig (Danimarca).

Anna Van der Breggen, forte dell’ampio vantaggio, si è potuta godere gli ultimi chilometri della sua lunga cavalcata vincente, tagliando il traguardo con 1’20” sulla connazionale Annemiek Van Vleuten che ha preceduto Elisa Longo Borghini nella volata per la medaglia d’argento. Lo sprint per il 4° posto è stato vinto da Marianne Vos (a 2’01”) davanti a Lippert, Deignan e Niewadoma. Cecilie Ludwig è giunta ottava a 2’41” mentre Lisa Brennauer (Germania) ha vinto la volata per il 9° posto (a 3’08”) davanti a Marlen Reusser (Svizzera).

Domani è in programma l’ultima prova dei Mondiali, la corsa in linea maschile. I corridori dovranno affrontare 9 giri del circuito iridato per un totale di 258,2 km.

Pierpaolo Gnisci

Anna Van der Breggen: bis Mondiale (foto:Getty Images)

Anna Van der Breggen: bis Mondiale (foto:Getty Images)

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