IL TOUR CHE VERRA’: ALL’ORIZZONTE L’EDIZIONE 2011 (VIA PINEROLO)

luglio 29, 2010
Categoria: News

Il passage du Gois, il pavè e le “routes de campagne” della Bretagna, i monti del Cantal poi i Pirenei “light” e le Alpi “strong”, per festeggiare il centenario della prima scalata al Galibier. Dovrebbe essere questo, a grandi linee, il programma della prossima edizione del Tour de France, un’edizione che tornerà a proporre la mitica arrampicata all’Alpe d’Huez dopo due anni d’assenza e una tappa in Italia, a Pinerolo.

Foto copertina: sorge il sole sul Passage du Gois e sull’edizione 2011 del Tour de France
(http://www.metrophotochallenge.com)

Il Tour de France 2010 è ancora “caldo”, ma che già chi pensa all’edizione futura, quella che scatterà sabato 2 luglio 2011 dalla Vandea. Non ci riferiamo tanto agli organizzatori, quanto ai “segugi della strada” che con le loro battute di caccia riescono a stanare le prime indiscrezioni sul tracciato e ci consentono di radunarle, giusto per farci un’idea sul tracciato che, tra dodici mesi, seguirà la Grande Boucle e che già siamo in grado di anticiparvi, seppur a grandi linee e senza conferme ufficiali.
L’ossatura del percorso prevederà, una volta lasciata la Vandea, di salire verso nord, in direzione della Bretagna e quindi di tornare verso sud, puntando prima sul Massiccio Centrale e poi sui Pirenei. Da lì ci si sposterà sulle Alpi dove, con tre-quattro frazioni, si celebrerà il centenario della prima scalata al Col du Galibier. Infine, il classico trasferimento in TGV dell’ultimo giorno deporrà il gruppo nell’hinterland parigino per la passerella conclusiva.
Di certo, al momento, c’è solo il Grand Départ, già annunciato nello scorso inverno e che farà decollare il Tour con una tappa in linea di 180 Km, tracciata tra l’isola di Noirmoutier (con le prime pedalate previste sul famigerato Passage du Gois) e Les Herbiers, dove il traguardo sarà collocato in vetta alla pedalabile ascesa del Mont des Alouettes (ultimi 3 Km al 3,6%), non lontano dal Puy du Fou, “location” del cronoprologo d’apertura nel 1993 e nel 1999.
L’indomani sul circuito di Les Essarts si disputerà una breve cronometro a squadre, prova depennata quest’anno a favore della tappa sul pavè, mentre la terza frazione prenderà le mosse da Olonne-sur-Mer, dirigendosi verso il nord della nazione. È da quella zona, infatti, che provengono molte segnalazioni di comuni che hanno alzato la manina e richiesto una tappa, come arrivo o come partenza. I nomi sono quelli di Redon, Châteaulin, Landéda (Aber Wrac’h), Dinan, Saint-Georges-de-Reintembault, Carhaix-Plouguer, Lannilis, Le Mans, Avranches e Lisieux: si può proprio dire che gli organizzatori si troveranno di fronte al classico imbarazzo della scelta!
Le indiscrezioni delle ultime ore parlano di una tappa tracciata in guisa di una “piccola Parigi – Roubaix” e, nell’impossibilità di tornare sulle troppo distanti strade dell’”Inferno del Nord”, gli esperti di percorsi francesi assicurano che dietro a questa notizia si cela l’intenzione degli organizzatori di imitare quanto fatto al Giro con le strade bianche: in pratica, si andrebbero a ricalcare le rotte del Tro-Bro Léon, gara in linea che si disputa in Bretagna ad aprile e nel corso della quale si alternano tratti in pavè ad altri sterrati. In effetti, tra le località segnalate come probabili sedi di tappa c’è il comune di Lannilis, presso il quale termina questa competizione.
Scivolando verso i Pirenei il Tour giungerà tra le montagne del Cantal, nel Massiccio Centrale, dove si soffermerà per ben tre giorni (10, 11 e 12 luglio), cominciando con l’arrivo in salita a Super Lioran, località turistica che era stata già sede di tappa nel 1975 (vittoria del belga Michel Pollentier) e che sarà raggiunta da Limoges passando per il Col de Neronne e il Puy Mary (Pas de Peyrol). Aurillac, quindi, accoglierà il primo giorno di riposo e la partenza della successiva tappa.
Probabile scalo a Lavaur prima di affrontare i Pirenei dove, come avvenuto quest’anno sulle Alpi, si dovrebbero disputare due-tre tappe per le quali sono candidate le località turistiche di Luz Ardiden, Plateau de Beille (data per certa durante la telecronaca francese della tappa di Pau) e Peyragudes: leprime due sono classici approdi del Tour, mentre la terza è una novità che è stata recentemente testata alla Route du Sud con una cronoscalata vinta dal francese David Moncoutiè davanti al connazionale Geniez e l’italiano Fortunato Baliani. Ad avvalorare ques’ultima candidatura il fatto che nella citata tappa si è affrontato un versante asfaltato poche settimane prima su richiesta del direttore del Tour de France Christian Prudhomme.
Regna ancor più l’incertezza sul fronte alpino orientale.
I “rumeurs” della prima ora parlavano di una quaterna di tappe, introdotta dall’arrivo in salita a Risoul, secondo diverse voci destinata a essere rimandata a una delle prossime edizioni della Grande Boucle (ma quest’anno si consolerà abbastanza bene poiché, dopo il recente arrivo del Delfinato, a settembre sarà nel programma del Tour de l’Avenir). Poi si parlava di Pinerolo, di Serre Chevalier nella tappa celebrativa del Galiber e, infine, dell’Alpe d’Huez. Ma col proseguire delle settimane si sono aggiunte anche le candidature di Les Orres (già sede di tappa nel 1973, quando lassù vinse la maglia gialla Ocaña), di Chamrousse – che ambisce alla riproposizione della cronoscalata disputata nel 2001 – e di Flaine, inedita località turistica dell’Alta Savoia che già si era offerta negli anni scorsi.
Se ci sarà la tappa italiana è molto probabile che si disputerà il 20 luglio 2011, un mercoledì, poiché pare che la segreteria organizzativa di ASO abbia già trasmesso una richiesta di prenotazioni alberghiere per la notte successiva.
Per quanto riguarda l’Alpe d’Huez – che attende con trepidazione sia il ritorno del Tour dopo due anni d’assenza, sia un futuro approdo del Giro d’Italia – è allo studio un finale inedito, che contempla la doppia scalata all’Alpe mediante l’inserimento dell’impegnativa appendice verso il Col de Sarenne.
L’approdo tra i monti dell’Oisans potrebbe essere il penultimo, come accaduto nel 2009 con la tappa terminata sul Mont Ventoux, prima del trasferimento in treno verso Parigi per la frazione conclusiva, che vede candidata la città di Dreux quale luogo di partenza.

Mauro Facoltosi

Commenta la notizia