KÄMNA VINCE A VILLARD-DE-LANS, ROGLIČ RESTA IN GIALLO

settembre 15, 2020
Categoria: News

La fuga vincente era l’ipotesi più accreditata alla vigilia della sedicesima tappa ed infatti a Villard-De-Lans a trionfare è Lennard Kämna (Bora Hansgrohe), che lascia i compagni d’avventura a circa un chilometro dalla cima della salita di Saint Nizier-du-Moucherotte. Italiani attivi nella fuga con Daniel Oss (Bora Hansgrohe), Alberto Bettiol (EF Pro Cycling) e Matteo Trentin (CCC), ma ancora non sventola il tricolore sul gradino più alto del podio in questo Tour 2020. Oggi poca bagarre senza frutto tra gli uomini di classifica sullo strappo che conduceva al traguardo, domani sul Col de la Loze ci si aspetta lotta a viso aperto tra i big. Sarà ancora sfida Roglič-Pogačar?

L’ultima settimana del Tour inizia con una tappa, la sedicesima, che se non è un tappone alpino, poco ci manca. Tra La Tour-Du-Pin e Villard-De-Lans si devono percorrere solo 164 km, ma i ciclisti sono attesi dalla scalata di ben cinque GPM, il più insidioso dei quali è il penultimo, la Montée de Saint-Nizier-du-Moucherotte, sulla cui cima sono previsti anche abbuoni temporali. Si tratta di una tappa aperta a molte soluzioni, dalla fuga numerosa di uomini fuori classifica ad uno scontro tra i big. Da considerare anche la lotta per la maglia verde, visto che Sam Bennett (Deceuninck Quick Step) ha un vantaggio non proprio rassicurante su Peter Sagan (Bora Hansgrohe), il quale potrebbe far lavorare la sua squadra già dai primi chilometri, che prevedono il traguardo volante di Saint-Joseph-de-Rivière al km 44.5, che interessa e non poco al campione slovacco. Dopo la partenza il ritmo era subito vivace e iniziavano gli attacchi per portare via la fuga. Nans Peters (AG2R) transitava in prima posizione sulla Côte de Virieu, posta al km 12.5. Nella concitata prima parte della tappa vari gruppetti si alternavano in testa. Matteo Trentin (CCC) vinceva lo sprint intermedio di Saint-Joseph-de-Rivière, ottenendo così 20 punti per la classifica della maglia verde. Dopo 55 km la fuga, composta da 18 ciclisti, sembrava essersi finalmente lasciata alle spalle il gruppo della maglia gialla. I 18 ciclisti erano Trentin, Andrey Amador e Richard Carapaz (INEOS Grenadiers), Lennard Kämna e Daniel Oss (Bora-Hansgrohe), Julian Alaphilippe (Deceuninck-Quick Step), Sébastien Reichenbach (Groupama-FDJ), Alberto Bettiol (EF Pro Cycling), Winner Anacona e Warren Barguil (Arkéa-Samsic), Imanol Erviti e Carlos Verona (Movistar ), Christopher Juul Jensen (Mitchelton-Scott), Nicholas Roche, Tiesj Benoot e Casper Pedersen (Team Sunweb), Quentin Pacher e Pierre Rolland (B&B Hotels-Vital Concept). Sul Col de Porte era Rolland a transitare in prima posizione, dopo essere scattato a circa un chilometro e mezzo dalla vetta. Nella successiva discesa la fuga tornava compatta e ad essa si aggiungevano Neilson Powless (EF Pro Cycling), Pavel Sivakov (INEOS Grenadier), Romain Sicard (Total Direct Énergie), Mikel Nieve (Mitchelton-Scott) e Simon Geschke (CCC). Rolland transitava in prima posizione anche sulla successiva Côte de Revel , andando così a raggiungere in vetta alla classifica dei GPM Benoît Cosnefroy (AG2R). Sulla salita di Saint-Nizier-du-Moucherotte, mentre la fuga iniziava a perdere qualche elemento, si registrava anche la difficoltà di Egan Bernal (INEOS Grenadiers) nel tenere le ruote del gruppo maglia gialla. Il vincitore dello Tour 2019, che aveva già pagato pegno l’altro ieri sul Gran Colombier, testimoniava così ulteriormente la sua precaria forma fisica che gli ha impedito in questa stagione di ripetere gli exploit dello scorso anno, che oltre al Tour l’aveva visto vincitore del Giro di Svizzera. A 5 km dalla vetta in testa alla corsa si formava un quintetto costituito da Alaphilippe, Pacher, Kämna, Reichenbach e Carapaz. Era Kämna a rompere gli indugi ed a partire a circa un chilometro dallo scollinamento. Il tedesco della Bora restava da solo in testa a 20 km dall’arrivo e si avviava a conquistare la seconda vittoria stagionale, dopo aver vinto la quarta tappa del Criterium del Delfinato. Alle sue spalle Carapaz si piazzava secondo a 1 minuto e 27, mentre Reichenbach era terzo a 1 minuto e 46. All’arrivo del gruppo maglia gialla, giunto al traguardo quasi 17 minuti dopo la vittoria di Kämna, si assisteva a un po’ di bagarre tra i big, con un tentativo senza frutto di Tadej Pogačar (UAE-Team Emirates), al quale la maglia gialla Primož Roglič (Jumbo Visma) non concedeva nemmeno un centimetro, e un’altro all’apparenza più consistente di Miguel Ángel López (Astana), il quale però riusciva solo a precedere sulla linea d’arrivo i due sloveni, senza guadagnare nemmeno un secondo. Così tutto resta invariato in classifica con Roglič sempre al comando 40″ con secondi di vantaggio su Pogačar e 1′34″ su Rigoberto Urán (EF Pro Cycling). Domani Alpi ancora protagoniste con la Grenoble – Méribel, che proporrà due GPM “Hors Catégorie” negli ultimi 60 km. Dopo la scalata del Col de la Madeleine al km 102, il gran finale prevede l’inedita ascesa del Col de la Loze, 17 km con punte superiori al 20% negli ultimi 7 Km. Per la maglia gialla si assisterà ancora ad un duello tra Roglič e Pogačar, ma se qualcuno alle loro spalle volesse provare ad animare un po’ le cose è il benvenuto.

Giuseppe Scarfone

Lennard Kämna in fuga per la vittoria (Getty Images)

Lennard Kämna in fuga per la vittoria (Getty Images)

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