L’ÉTAPE DU JOUR: SISTERON – ORCIÈRES-MERLETTE
settembre 1, 2020
Categoria: Approfondimenti
Arriva il giorno del primo arrivo in salita, non durissimo ma nemmeno una “passeggiata” come sono stati, per esempio, i traguardi a Montevergine del Giro d’Italia. Orcières-Merlette è poi un traguardo storico, che immediatamente richiama alla memoria l’insperata impresa dello spagnolo Luis Ocaña al Tour del 1971, quando si presentò su questo traguardo con nove minuti di vantaggio su Eddy Merckx
Un arrivo in salita è all’orizzonte, il primo dei sette previsti in questa edizione del Tour, anche se ufficialmente sono sei perché non è stato stranamente considerato come tale quello previsto tra un paio di giorni sul Mont Aigoual. Il primo arrivo con GPM “incorporato” sarà quello che riporterà la corsa francese dopo ben 31 anni di lontananza sul mitico traguardo di Orcières-Merlette, mitico non certo per le inclinazioni che saranno offerte dall’ascesa finale. Negli ultimi 10 Km s’incontrerà una pendenza media né esaltante, né del tutto trascurabile (6%) e, con la prospettiva di un Tour molto più duro del solito, c’è da attendersi attacchi tra i big solamente nei chilometri conclusivi di questa frazione che in precedenza vedrà i corridori affrontare quattro pedalabili salite, assolutamente non temibili e distanti da quella conclusiva.
METEO TOUR
Sisteron : poco nuvoloso 25.1°C (percepiti 26°C), vento debole da S (8 Km/h), umidità al 37%
Serres (Km 33): poco nuvoloso, 22.9°C, vento debole da NNW (8 Km/h), umidità al 40%
Saint-Disdier (Km 81.5): cielo sereno, 18.2°C, vento debole da WSW (5-6 Km/h), umidità al 43%
Orcières-Merlette*: nubi sparse, 17.5°C, vento debole da WSW (8 Km/h), umidità al 43%
* previsioni relative al centro di Orcières (1395 m), dal quale si transita a 6 Km dall’arrivo (previsto a quota 1825 m)
GLI ORARI DEL TOUR
13.20: inizio trasmissione Eurosport 1 (dieci minuti prima del via)
13.30: partenza da Sisteron
14.00: inizio trasmissione RAI2 (all’incirca a 25 Km dal via)
14.40 – 15.20: traguardo volante di Veynes e scollinamento Col du Festre
16.50 – 17.10: scollinamento Côte de Saint-Léger-les-Mélèzes
17.20 – 17.50: traguardo a Orcières-Merlette
UN PO’ DI STORIA
La storia di Orcières-Merlette al Tour iniziò nel 1971 e iniziò con il botto. La giovane stazione di sport invernali, inaugurata nove anni prima, in quell’edizione ospitò l’arrivo dell’unica vera frazione alpina di un Tour che, in salita, non era stato disegnato con mano troppo pesante. Nei giorni precedenti tutti si erano accorti che il grande favorito per il successo finale Eddy Merckx non stava attraversando un periodo di forma ottimale e lo dimostrava il fatto che dopo le prime due tappe di montagna l’olandese Joop Zoetemelk vestiva la maglia gialla con 1” sullo spagnolo Luis Ocaña, mentre il “cannibale” era quarto ad un minuto. Nessuno, però, poteva immaginare che nella non temibile tappa di Orcières-Merlette Ocaña si scatenasse di brutto, riuscendo ad arrivare al traguardo con un vantaggio di quasi nove minuti su Merckx che sembrava incolmabile e che sarà vanificato solamente dalla brutta caduta che, qualche giorno più tardi, costringerà lo spagnolo al ritiro da un Tour che aveva praticamente in tasca a chiusura ermetica. Forte di questo precedente, l’anno successivo gli organizzatori rimetteranno l’arrivo a Orcières-Merlette nel tracciato, ma stavolta non ci saranno sorprese perché Merckx stava decisamente meglio rispetto al 1971, Ocaña stavolta non riuscì a schiodarsi di ruota il rivale mentre a cogliere la vittoria fu il belga Lucien Van Impe. In seguito altre due occasioni si tornò nella piccola stazione di sport invernali realizzata sulle pendici del massiccio degli Écrins, nel 1982 con una tappa vinta dal francese Pascal Simon e nel 1989 con una cronoscalata che vide l’olandese Steven Rooks far registrare il tempo migliore.
Mauro Facoltosi