COLPI D’ALA AL TOUR: CAPOLAVORO DI JULIAN, LA MAGLIA GIALLA TORNA IN FRANCIA
La stella di Julian Alaphilippe (Deceuninck Quick Step) risplende nella seconda tappa di Nizza del Tour 2020 grazie ad un deciso attacco all’inizio del Col des Quatre Chemins, a 13 km dall’arrivo. Al francese hanno la forza di rispondere soltanto Marc Hirschi (Sunweb) e Adam Yates (Mitchelton Scott), che pur collaborando nell’azione vengono battuti dal transalpino sulla Promenade des Anglais. Alaphilippe, alla prima vittoria stagionale, indossa la maglia gialla e si candida ad un ruolo di primo piano nel prosieguo della corsa
Si riparte nuovamente da Nizza per la seconda tappa del Tour de France 2020. Questa volta la capatina verso l’entroterra sarà più esigente dal punto di vista altimetrico, visto che si scaleranno due salite di prima categoria. I ciclisti troveranno, infatti, nella prima metà di tappa – lunga complessivamente 186 km – due asperità ben note e già proposte alla Parigi Nizza, il Col de la Colmiane d il Col de Turini. La parte finale della tappa vedrà, invece, le scalate al Col d’Èze, di seconda categoria, e al Col de Quatre Chemins, il cui scollinamento assegnerà degli abbuoni temporali. Le condizioni meteo dovrebbero essere completamente opposte a quelle di ieri, quando cui pioggia e cadute sono state le grandi protagoniste della tappa. Alexander Kristoff (UAE-Team Emirates) riparte in maglia gialla ma sa che al termine della tappa odierna dovrà cederla a qualcun altro, forse un finisseur, forse un fuggitivo o forse a un vero e proprio uomo di classifica. Da Nizza non partivano in tre, John Degenkolb (Lotto Soudal) per aver sforato il tempo massimo nella prima tappa, Philippe Gilbert (Lotto Soudal) e Rafael Valls (Bahrain McLaren) a causa delle conseguenze della cadute di ieri (frattura della rotula per il belga e del femore per lo spagnolo). Nei primi chilometri si registrava un attacco di 8 ciclisti: Peter Sagan e Lukas Pöstleberger (Bora-Hansgrohe), Benoît Cosnefroy (AG2R-La Mondiale), Kasper Asgreen (Deceuninck-Quick Step), Toms Skujiņš (Trek-Segafredo), Anthony Perez (Cofidis), Michael Gogl (NTT Cycling) e Matteo Trentin (CCC). Dopo 9 km il loro vantaggio era di 20 secondi. Trentin si aggiudicava il traguardo intermedio del Lac du Broc, posto al km 16, poi si fermava per un problema meccanico e veniva ripreso dal gruppo. Al comando della corsa restavano così sette ciclisti, i quali aumentavano incrementavano il loro vantaggio, attestatosi a 3 minuti all’inizio della salita della Colmiane, quando il gruppo maglia gialla era tirato dall’UAE-Team Emirates. Era Cosnefroy a scollinare in prima posizione, trainando con sé Asgreen, Gogl e Perez. Il gruppo aveva in vetta un ritardo di 2 minuti e 12 secondi. Nella successiva discesa in testa alla corsa i fuggitivi si ricompattavano, mentre il gruppo inseguitore era ora tirato dal Team Jumbo Visma. Salendo al Col de Turini Sagan si staccava dal gruppo di testa. Perez scollinava in prima posizione ravvivando la lotta per la classifica dei GPM. Il gruppo a sua volta scollinava con 2 minuti e 10 secondi di ritardo mentre i velocisti, tra i quali la maglia gialla Kristoff, erano segnalati ancora più dietro. A 80 km dall’arrivo il gruppo, una volta ripreso Sagan, aveva guadagnato ulteriormente sui sette di testa. Nella discesa del Turini una foratura rallentava Tadej Pogačar (UAE-Team Emirates), che era costretto ad un lungo inseguimento per rientrare. Il gruppo raggiungeva i fuggitivi proprio all’inizio del Col d’Èze, a 40 km dall’arrivo. Erano in particolare Jumbo Visma, Deceuninck-Quick Step e INEOS Grenadiers a fare l’andatura. Una caduta di Lennard Kamna (Bora Hansgrohe) aumentava la tensione in un gruppo composto da non più di una cinquantina di unità. Nicolas Roche (Sunweb) scollinava per primo quando mancavano poco più di 33 km all’arrivo. La Jumbo Visma continuava a fare l’andatura. In discesa una caduta metteva fuori gioco Daniel Martínez (EF Education First) e anche Alejandro Valverde (Movistar) restava attardato nelle retrovie a causa di una foratura. Intanto il gruppo si impegnava in una sorta di sprint per prendere a tutta il Col des Quatre Chemins dopo essere transitato per la prima volta dal traguardo di Nizza. Sia Valverde, sia Martínez rientravano in gruppo, proprio al pasaaggio sulla linea d’arrivo. Era Julian Alaphilippe (Deceuninck-Quick Step) a rompere gli indugi quasi subito ed a partire ai meno 13. L’unico che riusciva a stargli dietro era Marc Hirschi (Sunweb), mentre in una curva verso sinistra Tom Dumoulin (Jumbo Visma) era vittima di una caduta. Mentre l’olandese rientrava in seno al gruppo nel giro di qualche decina di metri, Adam Yates (Mitchelton Scott) ne usciva e raggiungeva la coppia di testa. A 10 km dall’arrivo il vantaggio dei tre al comando era di una decina di secondi sul gruppo, nel quale era l’INEOS Grenadier a condurre l’inseguimento. Yates scollinava per primo sul Col des Quatre Chemins e si intascava gli 8 secondi di abbuono. In discesa il terzetto di testa portava a 23 secondi il vantaggio e andava a giocarsi la vittoria di tappa. Era Alaphilippe a vincere da favorito su Hirschi e Yates, mentre il gruppo in forte rimonta era regolato dopo due secondi da Greg Van Avermaet (CCC). Alaphilippe ottiene così la prima vittoria stagionale, dedicandola al padre scomparso due mesi or sono. Il francese indossa anche la maglia gialla con 4 secondi di vantaggio su Yates e 7 secondi di vantaggio su Hirschi. Domani è in programma la terza tappa da Nizza a Sisteron, che presenta quattro GPM, di cui tre di terza e uno di quarta categoria: saranno 198 km con una prima metà del percorso senza ombra di pianura, se si escludono i primi 7 km. È ipotizzabile la prima fuga vincente del Tour 2020, purchè abbastanza consistente e composta da uomini scafati, visto che la seconda parte della tappa favorisce l’inseguimento del gruppo e qualche velocista potrebbe far lavorare la propria squadra per giocarsi la vittoria in volata.
Giuseppe Scarfone