ROPERO INAUGURA IL GIRO D’ITALIA UNDER23
In concomitanza con il più blasonato Tour de France ha preso il via da Urbino, la più importante corsa a tappe per gli Under23. Il successo nella città natale di Raffaello, con conseguente prima maglia di leader, è andato allo spagnolo Alejandro Roperto del Kometa-Xstra Cycling Team.
Nella sua personalissima ricerca della normalità il ciclismo non solo italiano cerca di ripartire comprimendo un calendario che altrimenti rischiava veramente di essere messo in un cassetto e tirato fuori ai primi del 2021. Proprio in questa ottica di tornare alle corse, sabato 29 Agosto per gli appassionati dello sport del pedale non c’è stato che l’imbarazzo della scelta. Per quanto riguarda i professionisti a Nizza è andata in scena la prima tappa del Tour de France, mentre a Pescara si è disputato il Trofeo Matteotti. Per quanto riguarda gli Juniores ha preso il via il Giro del Friuli Venezia Giulia, mentre per la categoria degli Under23 a Urbino ha mosso i primi colpi di pedale il Giro d’Italia riservato alla categoria. Questa corsa a tappa griffata ENEL e organizzata dalla Nuova Ciclistica Placci 2013, prevede 8 tappe e si concluderà il 5 settembre all’Aprica. Al via i sono presentati 176 tra i ciclisti Under 23 più forti a livello nazionale e internazionale, in rappresentanza di 31 team (18 italiani, e 13 stranieri) e provenienti da 11 Paesi.
La prima tappa, disegnataattorno ad Urbino per 150,5 km, prevedeva 1.300 metri di dislivello e circuito ondulato di circa 40 km da ripetere per 4 volte, con la salita dei Gualdi (GPM di 3° categoria, 458 metri slm) quale ultimo GPM a 9 km dall’arrivo.
Il successo di giornata è andato ad Alejandro Ropero Molina, corridore spagnolo del Kometa-Xstra Cycling Team al suo primo successo stagionale. Lo spagnolo ha preceduto Henri Vandenabeele (Lotto Soudal Development Team) e Antonio Tiberi (Colpack Ballan), terzetto che nel finale di gara ha saputo resistere all’inseguimento di Davide Baldaccini (Colpack Ballan), Davide Bais (Cycling Team Friuli), Matteo Carboni (Biesse Arvedi) e Manuele Tarozzi (#inEmiliaRomagna Cycling Team). Il gruppo, giunto dopo 15”, è stato regolato da Luca Colnaghi (Zalf Euromobil Désirée Fior).
L’orografia del tracciato odierno ha scatenato la fantasia dei corridori, soprattutto quelli della Casillo-Petroli Firenze-Hopplà, in avanscoperta sin dal primo giro grazie a Gabriele Benedetti ed Edoardo Faresin (figlio di Gianni Faresin (professionista dal 1988 al 2004), ai quali si sono successivamente accodati altri corridori. La situazione è mutata nel corso del secondo giro, quando al comando si sono trovati ben 23 corridori: Benedetti, Faresin, Pasquale Abenante e Marco Murgano (Casillo-Petroli Firenze-Hopplà), Samuele Zoccarato (Colpack), Matteo Carboni (Biesse Arvedi), James Fouché (Hagen Bergman Axeon), Samuele Zambelli (Iseo Serrature Rime Carnovali), Martin Nessler e Andrea Pietrobon (Cycling Team Friuli), Lorenzo Visintainer (General Store Essegibi), Harrison Wood e Daan Hoole (SEG Racing Academy), Matteo Fantoni (Velo Plus Palazzago), Reto Müller e Yannis Voisard (Swiss Racing Academy), Manuel Allori e Nicolò Garibbo (Maltinti Lampadari), Mattia Guasco (NTT Continental), Asbjørn Hellemose (Velo Club Mendrisio), Filippo Baroncini (Beltrami TSA Marchiol), Samuele Rivi (Tirol KTM) e Jokin Murguialday (Caja Rural-Seguros RGA Amateur).
Raggiunti più di 4 minuti di vantaggio è venuta a mancare la collaborazione e il feeling tra i battistrada, svanita del tutto nel corso dell’ultima tornata. L’attacco a due di Hoole e Fouché è stato il canto del cigno degli attaccanti, raggiunti a breve dagli inseguitori, guidati da Ropero. È stato proprio lo spagnolo a passare per primo sull’ultimo GPM dei Gualdi. Seguito da Tiberi e dal belga Vandenabeele, il corridore iberico li ha poi preceduto allo sprint sul traguardo, posto al termine di una breve ma ripida rampa in pavè che presentava pendenze fino al 14%.
Domani il “Giro Under” proseguirà con la tappa, Gradara – Riccione di 125 km. Dalla località marchigiana celebre per il castello nel quale Dante collocò le vicissitudini di Paolo e Francesca, il gruppo si muoverà verso l’entroterra per superare un primo GPM di 3a categoria dopo 69 km (Pietrarubbia, 5,5 km con pendenza media al 5,3% dal bivio di Frontino alla cima). Poi discesa ritornando verso l’Adriatico, superando il traguardo volante di Mercatino Conca e andando veloci all’arrivo di Riccione.
Successivamente il Giro proseguirà verso l’Emilia-Romagna (Gradara-Riccione, Riccione-Mordano) e quindi il Veneto per la quarta e la quinta tappa (Bonferraro di Sorgà-Bolca, Marostica-Rosà). Il gran finale si svolgera in Lombardia, che ospiterà ben tre tappe: la Colico-Colico, suggestivo giro del lago di Como in senso antiorario; la Barzio-Montespluga, tappa delle “tre V” (Valsassina, Valtellina, Valchiavenna) che si concluderà a oltre 1.900 metri di quota, e infine la tappa dell’Aprica con la temibile scalata del Mortirolo.
Mario Prato