UN POZZO PIU’ VIVO CHE MAI
Si sapeva che era lui il naturale favorito della frazione regiona del Brixia Tour, ma non si pensava che potesse “maltrattare” gli avversari come ha fatto salendo verso Passo Maniva. Con una pedalata che ha anche fatto rimpiangere la mancanza di Marco Pantani, Pozzovivo ha raggiunto il traguardo con un vantaggio che rasentava il minuto sui più diretti sfidanti: la corsa è sua, oggi la tappa di Orzinuovi disegnata a favore dei velocisti sarà soltanto una formalità.
Pozzovivo-show nella 4a tappa del Brixia Tour che si concludeva ai 1900 del Passo Maniva dopo 158,5 km, gli ultimi 10 dei quali tutti in salita con una pendenza che sfiora il 10%. Lo scalatore lucano della CSF non si è limitato a difendere il primato in classifica ma ha annichilito gli avversari scattando sulle prime rampe dell’ascesa conclusiva e bissando il successo di Cima Poffe, mentre alle sue spalle Morris Possoni (Sky) e Daniel Martin (Garmin) hanno conquistato gli altri due posti del podio.
La tappa partita da Concesio è stata caratterizzata da numerosi scatti in avvio con Giovanni Visconti (ISD) tra i più attivi; il campione italiano ha però successivamente abbandonato la corsa mentre a prendere il largo al km 16 sono stati Sergio Laganà (De Rosa), l’olandese Johnny Hoogerland (Vacansoleil) – già in evidenza alla Vuelta 2009 – il campione nazionale australiano Travis Meyer (Garmin), il colombiano Edwin Carvajal (Miche) e lo spagnolo Angel Madrazo (Caisse d’Epargne), visto all’attacco anche nella frazione di Pisogne. Il gruppo, guidato dalla CSF, non ha lasciato scampo ai battistrada, ripresi a 17 km dall’arrivo, e non appena la strada ha cominciato a salire Domenico Pozzovivo ha lanciato il suo attacco involandosi verso il successo: impressionante la facilità di pedalata del lucano che, fatte le debite proporzioni, ha ricordato quella di Marco Pantani. Alle sue spalle gli altri non hanno potuto far altro che lottare per il secondo posto. All’inseguimento di Pozzovivo si è formato un quartetto con Morris Possoni (Sky), Daniel Martin (Garmin), uno strepitoso Diego Ulissi (Lampre) con indosso la maglia bianca di miglior giovane e mai così a suo agio in passato nelle lunghe salite e quindi Damiano Caruso (De Rosa), un altro tra i giovani più promettenti del nostro ciclismo. Più indietro un altro gruppetto con, tra gli altri, Matteo Carrara (Vacansoleil), Francesco Masciarelli (Acqua & Sapone), il 2° di Cima Poffe Pasquale Muto (Miche) e il 4° della generale Marco Marzano (Lampre), mentre hanno subito alzato bandiera bianca il polacco Huzarski (ISD) e Fabio Taborre (Androni) che alla partenza occupavano rispettivamente la 2a e la 5a posizione in classifica.
Al traguardo Pozzovivo pur rialzandosi nel finale ha chiuso con 53” su Martin, 54″ su Possoni, 1′05” su Ulissi, 1′23” su Damiano Caruso, 2′04” su Niemec (Miche), 2′10” su Muto, 2′15” su un positivo Chiarini (De Rosa) e 2′20” su Marzano e Carrara. In classifica generale Possoni, ragazzo indubbiamente dotato quando la strada sale ma al di sotto delle attese finora nella sua carriera da pro, balza al 2° posto a 1′50” da Pozzovivo, seguito da Martin 3° a 2′39”, da Ulissi 4° a 3′06” e da Huzarski, scivolato in 5a piazza a 3′36”. Salvo impensabili sconvolgimenti sarà questa la classifica finale del Brixia Tour che si conclude oggi con una frazione di 179,5 km da Chiari a Orzinuovi che vedrà in scena i velocisti.
Marco Salonna