LOMBARDIA 2020: LE PAGELLE

agosto 17, 2020
Categoria: Approfondimenti

Le pagelle di una drammatica edizione del Giro di Lombardia, resa ancora più impegnativa dal caldo di agosto.

Jakob FUGLSANG: Il danese inizia a raccogliere frutti importanti e dopo la Liegi dell’anno scorso anno, conquista anche il Lombardia. Forte di un team all’altezza, mette pressione al giovane Evenepoel fin dalle prime fasi della corsa, resta con Bennett e ci gioca come il gatto fa col topo. Parte sul Civiglio e non lo prende più nessuno: grande sagacia tattica e ottima condizione fisica per Jakob che sembra aver raggiunto finalmente una maturità sportiva che gli era mancata negli anni passati. VOTO: 10

George BENNETT: La Jumbo la carrozzeria pesante l’ha portata al Delfinato, il neozelandese si deve arrangiare da solo e ci riesce alla perfezione. Sta bene, ma contro ha un Fuglsang in versione straripante. VOTO: 9

Alexander VLASOV: A 24 anni sta dimostrando di avere classe da vendere. Lavora e corre in appoggio di Fuglsang, ma ne ha così tanta da arrivare pure sul podio. VOTO: 9

Bauke MOLLEMA: Il 33enne ciclista olandese della Trek-Segafredo si ritrova capitano grazie alla strada, sulla quale dimostra di averne più dei suoi compagni. Non regge le accelerate di Bennett e Fuglsang, ma non era facile. Chiude quarto. VOTO: 7,5

Giulio CICCONE: Bene ma non benissimo. L’abruzzese arriva quinto al traguardo, si comporta bene sul Muro di Sormano, ma non riesce ad avere quella spinta per poter lottare coi primissimi di oggi. VOTO: 6,5

Vincenzo NIBALI: Sempre tra i primi, forza nella discesa del Muro di Sormano, avverte dei principi di crampi e si mette a disposizione di Mollema. Prova sufficiente. VOTO: 6

Maximilian SCHACHMANN: Arriva settimo dopo una gara generosa e lo scontro con l’autovettura di un’ignara signora. VOTO 6

Mathieu VAN DER POEL: Dopo il lockdown non abbiamo visto ancora il vero MVDP, che al Lombardia soffre sul Sormano ma non si arrende. Termina stringendo i denti decimo a 6′28” da Fuglsang. VOTO: 5,5

Richard CARAPAZ: Dopo il buon 2019 si attendono segnali diversi dal vincitore in carica del Giro d’Italia. VOTO: 5,5

Michael WOODS: Il canadese è lontano anni luce dalla sua forma fisica migliore. Salta alle prime pendici del Muro di Sormano. VOTO: 5

Fabio ARU: Non dovrebbe più far notizia, forse dovremmo abituarci all’idea che questo sia il vero Aru. VOTO: 4

Remco EVENEPOEL: Era il principale favorito, era l’osservato speciale, tutti contro di lui e lui sente la pressione. Non mostra la consueta lucidità e ne paga le conseguenze nella discesa del Muro di Sormano. Poteva andare peggio. VOTO: S.V

RCS: Il punto dove cade Evenepoel sembrerebbe tutto tranne che un punto messo in sicurezza o ben segnalato. La signora che con la sua macchina colpisce Schachmann è la ciliegina sulla torta mentre l’UCI pensa di multare l’organizzazione. VOTO: 2

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