SCONTRO TRA TITANI AL DELFINATO: “ROCCIA” GRANITICO, ROGLIČ INSCALFIBILE

agosto 14, 2020
Categoria: News

Vittoria italiana al Delfinato per opera di un mastodontico Davide Formolo, che corona con la vittoria una fuga durata quasi 130 Km, 70 dei quali in solitaria. È uno scontro tra titani quello che contrappone il fuggitivo al gruppo dei migliori, che per 33 secondi non riesce a raggiungere il corridore veneto che, per diversi chilometri, era stato anche maglia gialla virtuale. Quella vera rimane sulle spalle di un indisturbato Roglič, che sprinta davanti agli avversari e intasca anche l’abbuono del secondo posto

La terza tappa del Giro del Delfinato vede la vittoria di forza, tenacia e coraggio di Davide Formolo (UAE-Team Emirates) dopo una lunga fuga iniziata ad una trentina di chilometri dal via con altri otto compagni d’avventura, Søren Kragh Andersen (Sunweb), Maxime Chevalier (B&B Hotels-Vital Concept), Pierre-Roger Latour (AG2R La Mondiale), Bob Jungels (Deceuninck-Quick Step), Christopher Juul Jensen (Mitchelton-Scott), Guy Niv (Israel Start-Up Nation), Jasha Sütterlin (Team Sunweb) e Daniel Oss (Bora-Hansgrohe). Dopo aver notato segni di cedimento nei compagni di fuga Formolo, maglia di Campione Italiano sulle spalle, partiva in solitaria a 70 chilometri dal traguardo, praticamente all’inizio della salita del Col de la Madeleine, in cima al quale transitava con 45″ di vantaggio su Latour, quasi 3 minuti su Jungels e 5’25” sul plotone guidato da Wout van Aert (Jumbo-Visma). Sulla Madeleine si ritirava Tiesj Benoot (Sunweb) a causa del mal di schiena. Da segnalare che altri ciclisti come Juan Pedro López (Trek-Segafredo) e Daniel Martin (Israel Start-Up Nation) non avevano preso il via per colpa di una caduta avvenuta nella tappa di ieri.
Sull’ascesa finale verso Saint-Martin-de-Belleville anche Formolo mostrava segni di cedimento, mentre alle sue spalle la Jumbo-Visma di Primož Roglič controllava con enorme facilità, tanto che nel finale il leader attuale del Delfinato coglieva l’occasione per dare un’altra stoccata ai rivali. Chris Froome (Ineos), ancora lontano dalla condizione migliore, si staccava mestamente ai meno 13 chilometri all’arrivo. Formolo, intanto, andava pedalata dopo pedalata a tagliare il traguardo conquistando una vittoria davvero incredibile, dando valore al soprannome di “Roccia” che gli è stato attribuito da dilettante. Con la sua stoccata Roglič tagliava il traguardo 33 secondi più tardi, regolando allo sprint Thibaut Pinot (Groupama-FDJ) e altri cinque corridori, mentre nove secondi dallo sloveno accusavano corridore attesti come Egan Bernal (Ineos), Richiw Porte (Trek-Segafredo) e Nairo Quintana (Arkéa Samsic).
La prova odierna di Roglič e le gare fin qui disputate dalla Jumbo-Visma da quando si è ripresi a correre lasciano poco spazio alla fantasia. Togliere il Delfinato dalle mani dell’ex saltatore con gli sci sloveno sembra una cosa irrealizzabile, anche se mancano ancora due impegnative tappe di montagna da disputare. Domani si viaggerà per 153 Km da Ugine alla nota stazione turistica di Megève, affrontando strada facendo sei Gran Premi della Montagna: il più impegnativo è il penultimo, la Montée de Bisanne (13 Km al 7.7%), che precederà di circa 26 Km l’attacco della pedalabile ascesa di 7.5 Km al 4.9% diretta al traguardo di Megève.

Luigi Giglio

Davide Formolo si gode il trionfo sul traguardo di Saint-Martin-de-Belleville (foto Bettini)

Davide Formolo si gode il trionfo sul traguardo di Saint-Martin-de-Belleville (foto Bettini)

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