SANREMO 2020: LE PAGELLE

agosto 11, 2020
Categoria: Approfondimenti

Qualche ora dopo la conclusione della Milano-Sanremo ecco a voi le pagelle dell’ultima edizione della Classicissima

Wout Van Aert: negli ultimi anni vincere le Strade Bianche è un ottimo biglietto da visita per la prima classica monumento della stagione ciclistica e così, dopo Kwiatkowski nel 2017 e Alapilippe nel 2019, anche il talentino belga vince a Siena e trionfa alla Milano-Sanremo. Vittoria netta, meritata, si fa prendere di sorpresa da Alaphilippe giusto un attimo, recupera e lo va prendere dimostrando una condizione fisica eccelsa. Nel finale dimostra un sangue freddo da veterano, non si lascia intimorire dal più esperto francese e lo batte in volata senza cadere in provocazioni. Chapeau. Prima Classica Monumento per lui, e molto probabilmente, facendo tutti gli scongiuri possibili, la prima di una lunga serie. VOTO: 10

Julian Alaphilippe: il francese della Deceuninck-Quick Step ha uno squadrone al suo fianco, degno del suo talento cristallino. La dirige perfettamente arrivando sul Poggio in posizione ideale per attaccare e quando lo fa riesce a fare il vuoto e tutto sembrava pronto per ripetere il numero del 2019. Purtroppo per lui Van Aert non si è perso d’animo e lo ha raggiunto. Sapendo di avere uno scatto meno veloce del rivale belga prova a giocare sui nervi e d’astuzia, ma nulla è servito. Ottimo secondo posto. VOTO: 9

Michael Matthews: l’australiano è sempre uno dei piazzati della classicissima di primavera, c’è sempre. Per lui il merito di non essersi perso d’animo dopo una caduta sul Poggio. Vincitore dello sprint di gruppo e gradino più basso del podio. Un terzo posto che non da merito ad un talento come lui. VOTO: 8,5

Giacomo Nizzolo: dopo le varie vicissitudini degli ultimi anni, l’italiano, velocista puro della NTT Pro Cycling, riesce ad esprimersi a buoni livelli, come dimostrato ad inizio 2020. Un quinto posto che fa ben sperare per lui. VOTO: 7,5

Peter Sagan: ormai il suo nome nei primi posti della Milano-Sanremo è una routine, come è una routine che per un motivo o per un altro non la riesca a vincere mai. Quest’anno c’è una condizione che ancora non è al top, nella speranza per il buon Peter, pluri-iridato, che riesca a trovarla subito, per lui e per i suoi numerosi fans. VOTO: 6,5

Dion Smith: la sorpresa di giornata, sesto posto per il velocista neozelandese della Mitchelton-Scott. Dopo la caduta di Trentin prende le redini di capitano e coglie un piazzamento degno di nota. VOTO: 6,5

David Aranburu: lo spagnolo dell’Astana riesce ad arrivare settimo dopo aver tenuto bene sul Poggio e sulla Cipressa. A ventiquattro anni dimostra di avere fondo e resistenza che fanno ben sperare per il futuro. VOTO: 6,5

Vincenzo Nibali: la Trek-Segafredo anima la corsa in varie occasioni, Mosca, Ciccone, Brambilla, poi parte lui, lo “Squalo”. La condizione non è quella dei giorni migliori e sul Poggio non riesce a far la differenza. Si dimostra sempre il solito ciclista coraggioso e indomito, pronto ad onorare tutte le competizioni alle quali partecipa. VOTO: 6

Mattia Bais e Fabio Mazzucco: i ragazzotti dell’Androni e della Bardiani, alla prima Classica coi grandi non sfigurano per niente andando all’attacco dopo i primi chilometri di corsa. Generosi. VOTO: 6

Mathieu Van Der Poel: tredicesimo posto per lui che era uno dei più gettonati alla vigilia. Corsa anonima, sempre nel gruppo dei migliori e mai uno spuinto degno di nota. Se in una giornata sottotono aggiungiamo anche il fatto che a trionfare sia stato il rivale Van Aert, rivale da anni nel ciclocross, per l’olandese si sarà trattato sicuramente di una giornata nera. VOTO: 5,5

Michał Kwiatkowski: lontano dal campione che conosciamo, quindicesimo posto e primo tra gli Ineos. VOTO: 5,5

Greg Van Avermaet: un ottavo posto che sa tanto di anonimato per lui, immobile sulla Cipressa e sul Poggio, come se potesse far qualcosa in uno sprint di gruppo. VOTO: 5,5

Arnaud Démare: il transalpino, ultimo velocista a vincere la Milano-Sanremo, regge sulla Cipressa e sul Poggio ma si perde sul terreno a lui più congeniale, lo sprint di gruppo, arrivando addirittura 24°. VOTO: 5

Fernando Gaviria: non erano molte le attese su di lui, in una corsa dove il fondo lo fa patire tanto. Ma vederlo rimbalzare sulla Cipressa non è mai un bel vedere. VOTO: 5

Caleb Ewan: Uno dei maggiori sconfitti di giornata, si arrende quando non si è arrivati nemmeno a metà della salita della Cipressa. L’australiano ha nelle sue corde ben altro, ma purtroppo incappa in una giornata decisamente negativa. VOTO: 4,5

Luigi Giglio

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