ROGLIČ VINCE ANCORA, SUO IL TUOR DE L’AIN 2020, RIMANDATI BERNAL E INEOS.
Lo sloveno e la sua Jumbo-Visma volano anche nella terza ed ultima tappa della corsa francese riuscendo nell’impresa di mettere in seria difficoltà la Ineos ed il suo capitano Bernal, che si difende stoicamente finchè puo. Male Aru che non conferma i segnali di ieri.
L’ultima tappa del Tour de l’Ain partiva con vari punti d’interesse in quanto ricalca quella che sarà la quindicesima del Tour de France, perché c’era curiosità nel vedere la risposta del Team Ineos dopo la brutta prestazione di ieri e per vedere se corridori come Fabio Aru (UAE-Team Emirates) e soprattutto Nairo Quintana (Arkéa-Samsic) avrebbero confermato i segnali di ripresa. Si parte da Saint-Vulbas per arrivare dopo 144,5 km ai 1498 metri del colle del Grand Colombier (17,4 km al 7,1%). La fuga, composta da dodici elementi, parte dopo circa 40 km ed è composta da Romain Seigle e Léo Vincent (Groupama-FDJ), Romain Sicard (Total Direct Énergie), Andrea Bagioli e Mauri Vansevenant (Deceuninck-Quick Step), Julien Bernard (Trek-Segafredo), Carl Fredrik Hagen (Lotto Soudal), Will Barta, Joey Rosskopf e Georg Zimmermann (CCC), Mads Würtz Schmidt (Israel Start-Up Nation) e Thymen Arensman (Sunweb). Il migliore di questi è il nostro Bagioli, primo in vetta al Col de Biche e ultimo ad essere ripreso a 14 Km dall’arrivo da un gruppo poco numeroso, “decimato” dal gran lavoro della Ineos, tirata da Andrey Amador e che ha visto impegnati nello sforzo anche Chris Froome e Jonathan Castroviejo, oltre al capitano Egan Bernal. Pure la Jumbo-Visma del leader della corsa Primož Roglič ha conservato tre corridori accando al capitano. Nel gruppo infine ci sono anche Quintana, Daniel Martin (Israel Cycling), Bauke Mollema e Richie Porte (Trek-Segafredo), João Almeida (Deceuninck-Quick Step) e Guillaume Martin (Cofidis), mentre Aru salta praticamente ad inizio salita. Continua il lavoro della Ineos con un buon Froome che fa una lunga trenata, proseguita da Castroviejo che a sorpresa mette in difficoltà Bernal. Lo spagnolo cala il ritmo e fa rientrare il suo capitano, mentre Mollema ed altri si staccano. La Jumbo non approfitta subito della situazione ed il gruppo procede senza scossoni fino alla progressione di Porte ai -3 km che rimette Bernal in difficoltà. Stavolta Sam Bennet (Deceuninck-Quick Step) rilancia ma il colombiano è tenacissimo, resiste e a sorpresa nel finale tenta un attacco, subito annullato da Roglič, che in vista del traguardo scatta secco e va a vincere con 4’’ su Bernal e 6’’ su un Quintana che si conferma in crescita. Ad 8’’ giungono Martin e Porte, con via via tutti gli altri. Si conclude così un Tour de l’Ain combatutto e che ha lasciato l’impressione che la Jumbo-Visma sia al momento superiore alla Ineos, la quale ha però altri corridori di prima fascia impegnati altrove e che al Tour schiererà la solita corazzata. Avremo ulteriori elementi d’analisi la prossima settimana durante il Giro del Delfinato.
Matteo Conz