UN ARCOBALENO A ZABRZE: PEDERSEN VINCE IN VOLATA ED È LA NUOVA MAGLIA GIALLA
Il campione del mondo Mads Pedersen (Trek Segafredo) si improvvisa velocista di lusso e batte a Zabrze Pascal Ackermann (Bora Hansgrohe) e Davide Ballerini (Deceuninck-Quick Step). Il danese è la nuova maglia gialla e dovrà difenderla domani nella terza tappa che prevede oltre 200 km infarciti di GPM (ben sette).
Dopo le polemiche della prima tappa dovute al tumultuoso finale con la spaventosa caduta in volata di Fabio Jakobsen (Deceuninck-Quick Step) e la successiva inevitabile squalifica del suo carnefice Dylan Groenewegen (Jumbo-Visma), il Giro di Polonia prova a ripartire con la seconda tappa, la più corta dell’edizione 2020. Sono 151.5 i km da percorrere da Opole a Zabrze, con un finale che presenta un circuito di 6 km da percorrere tre volte. Un’altra volata, speriamo più tranquilla di quella di ieri, sembra stagliarsi all’orizzonte di una corsa che riparte senza un leader in classifica generale, visto che Jakobsen si trova in ospedale in gravi condizioni, anche se stabili. Dopo la partenza da Opole si formava la fuga di giornata composta da due ciclisti, già protagonisti della fuga di ieri, ovvero Maciej Paterski (Nazionale Polacca) e Julius van den Berg (Team EF Education First). Dopo 30 km il vantaggio della coppia di testa superava abbondantemente i 5 minuti. Era la Bora Hansgrohe a guidare la testa del gruppo. Van den Berg transitava in prima posizione al GPM di Góra Swiety Anny posto al km 60.6. Era invece Paterski ad aggiudicarsi i due successivi traguardi intermedi, posti rispettivamente al km 74.8 ed al km 93. Il duo di testa iniziava il circuito finale di Zabrze con circa un minuto di vantaggio sul gruppo in forte rimonta. La fuga veniva infine raggiunta a 16 km dal termine. L’ultimo tentativo di contrattacco, peraltro abbastanza velleitario, era portato da Piotr Brozyna (Nazionale Polacca), ma il gruppo lo inghiottiva immediatamente dopo avergli dato meno di un chilometro di vantaggio. La Trek Segafredo preparava la volata per Mads Pedersen, che partiva lungo e manteneva la testa fino alla linea d’arrivo nonostante il disperato tentativo di Pascal Ackermann (Bora Hansgrohe), che doveva arrendersi per meno di mezza ruota. Al terzo posto un buon Davide Ballerin (Deceuninck-Quick Step) chiudeva il podio di giornata, mentre si segnalava nella top ten anche il quinto posto di Alberto Dainese (Sunweb). Una volata a conti fatti molto più tranquilla e lineare di quella di ieri, che vede quindi la prima affermazione stagionale del campione del mondo in carica. Pedersen è la nuova maglia gialla, con 4 secondi di vantaggio da gestire Ackermann e Kamil Małecki (CCC Team). Non è detto che la versatilità del ciclista danese non possa permettergli di mantenere il primato anche nella tappa di domani, che viene riproposta dopo le edizioni del 2018 e del 2019 ed in cui a trionfare furono Michał Kwiatkowski e Luka Mezgec, a dimostrazione che servirà fondo e resistenza per domare gli oltre 200 km ed i sette GPM in programma. Nel dettaglio la tappa di domani da Wadowice a Bielsko Biała è la più lunga del Giro di Polonia 2020 con i suoi 203 km. Sono ben sette i GPM che i ciclisti dovranno affrontare, ai quali si aggiunge un circuito finale di 7 km e 200 metri che dovrà essere affrontato tre volte e che non ha un metro di pianura. Naturalmente sarà un esame importante non solo per i cacciatori di tappe ma anche per coloro i quali il Giro di Polonia lo vogliono vincere.
Giuseppe Scarfone